Il teatro di Maria Sardella parla del mondo di oggi
Le sue opere teatrali raccolte in tre volumi: ""Spesso le mie storie esplorano in maniera impietosa il lato oscuro dell’essere umano, ma confido molto nei giovani, nella loro capacità di pensare che il mondo possa cambiare in meglio".
Un teatro che parla del mondo di oggi. Maria Altomare Sardella è una desiana, oggi in pensione, che ha insegnato Lettere in istituti di scuola media superiore della zona. Ha scritto poesie, racconti, ma soprattutto testi teatrali. In particolare la pièce "Quel 10 dicembre 1252" ha ricevuto il premio "Philobiblon Italia Medievale" nel 2020, è stata messa in scena a Meda in occasione di Ville Aperte nella provincia di Monza Brianza ed è stata pubblicata nell’antologia "Italiae Medievalis Historiae XI" quest’anno.
Nelle opere di Maria Sardella protagonisti i giovani
Le sue opere teatrali sono state recentemente pubblicate in tre volumi dalla Casa Editrice Transeuropa. Il terzo volume contiene "Indossando il vestito", una commedia surreale in due atti e "Il principe calzolaio", una fiaba in un atto unico. "Spero di vedere presto la loro messa in scena, ma scrivo i miei testi teatrali in modo che si possano leggere anche come romanzi" ha affermato l’autrice. "Indossando il vestito" è la storia di tre giovani tra i 20 e i 30 anni che vivono il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. "La società ci impone i binari sui quali dobbiamo viaggiare, che ci piaccia o meno - ha spiegato Sardella - Questo testo nasce anche dalla mia esperienza come insegnante. Ho sempre lavorato in mezzo ai giovani e ho conosciuto tante loro storie, capisco i loro sogni, conosco le loro paure e le domande che si pongono sulla vita. Il mondo ha regole che occorre rispettare, per potersi integrare, ma i giovani, molti di loro, spesso trovano il coraggio di metterlo in discussione in maniera costruttiva e su queste loro scelte coraggiose si fonda l’evoluzione positiva delle società di ogni tempo".
Storie che raccontano "di quanto accade sulla nostra Terra"
"Il principe calzolaio", invece, è una storia ambientata su un pianeta alieno, Alberosa, che, però, racconta molto di quanto accade sulla nostra Terra. Il pianeta è governato dalla forte regina Brida, che si oppone alle ingiustizie nella Galassia. Un giorno la regina provoca, a causa di un irrefrenabile scatto d’ira, un incidente al figlio dodicenne, il principe Auro, che sopravvive, restando però deforme. I sensi di colpa di Brida faranno precipitare il pianeta nel caos politico e nella povertà. Auro, divenuto adulto, ripristinerà l’antico splendore, ma potrà accettare la propria diversità solo quando qualcuno saprà vederlo oltre il suo apparire. "Spesso le mie storie esplorano in maniera impietosa il lato oscuro dell’essere umano, ma confido molto nei giovani, nella loro capacità di pensare che il mondo possa cambiare in meglio e tutto il mio teatro, infine, è un incoraggiamento per il raggiungimento di questo obiettivo" ha concluso la scrittrice.