La città ha premiato i suoi Angeli d'oro
A ricevere il premio, nel teatro di Palazzo Terragni, sono stati Paolo Mussi, don Ambrogio Colombo e Alfredo Pozzi (alla memoria)

La città di Lissone ha consegnato le ormai tradizionali benemerenze civiche.
La città premia i benemeriti
Ieri pomeriggio, domenica 16 marzo, a Palazzo Terragni si è tenuta la tradizionale cerimonia di consegna del Premio Angelo d’Oro, un riconoscimento istituzionale che celebra l’impegno e il valore di cittadini e associazioni che hanno contribuito in modo significativo alla crescita e al prestigio della città.
L’evento si è svolto in occasione della Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera, alla presenza del sindaco Laura Borella e dell’Amministrazione comunale
La premiazione è avvenuta nel corso del tradizionale Concerto di Primavera del Corpo bandistico Santa Cecilia di Lissone, che ha accompagnato la cerimonia con la sua esibizione.
Anche quest’anno i premiati sono stati scelti da un’apposita Commissione, incaricata di valutare le candidature e di individuare coloro che, con il proprio operato, hanno lasciato un segno tangibile nella comunità lissonese.
I riconoscimenti
A ricevere il premio sono stati Paolo Mussi, don Ambrogio Colombo e Carla Pozzi che ha ritirato il premio alla memoria conferito al padre Alfredo Pozzi.
Con questo riconoscimento, la nostra città esprime gratitudine a chi, con passione, altruismo e dedizione, ha saputo lasciare un’impronta significativa nella vita della comunità. I cittadini e le associazioni ogni anno premiate sono esempio di impegno concreto, di valori profondi e di un senso di appartenenza alla nostra comunità. Auspico che il loro operato possa essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni, perché ogni gesto di generosità e partecipazione può contribuire a costruire un futuro migliore per la nostra città.
Ha evidenziato il sindaco Laura Borella durante la cerimonia.
Il premio a Paolo Mussi
Il Premio Angelo d'Oro è andato a Paolo Mussi:
Storico Presidente dell’Associazione sportiva Calcio Lissone, oggi ancora in carica con il ruolo di presidente onorario. Per il suo costante e profuso impegno assunto in tutti questi anni con dedizione, profonda passione e attenzione non solo per l’attività sportiva, ma anche per la formazione e la crescita personale delle nuove generazioni.
Nata nel 1975 grazie ad un gruppo di sportivi amanti della disciplina del calcio, la società sportiva dilettantistica Ac Lissone è cresciuta nel tempo instaurando un forte legame con il territorio e tenendo ben saldo e chiaro lo scopo sociale: diffondere e propagandare la pratica sportiva ed in particolare il gioco del calcio, partecipando ad iniziative con altre organizzazioni italiane e straniere dagli stessi condivisi ideali.
Ancora oggi, dopo 30 lunghi anni di presidenza, Paolo Mussi dedica il proprio tempo con lo stesso fervore e con gli stessi sacrifici di allora alla società sportiva che ha visto nascere e che negli anni 2011-2012 ha conquistato importanti risultati “balzando” agli onori della cronaca sportiva sulla stampa locale.
Ispirato da una profonda vocazione educativa per i ragazzi, Paolo Mussi ha saputo trasformare la società in un centro formativo nel quale insegnare non soltanto il gioco del calcio, ma soprattutto la solidarietà e il rispetto reciproco quali regole fondamentali nel gioco e nella vita di ogni giorno.

Alla memoria di Alfredo Pozzi
Il Premio Angelo d'Oro alla memoria è stato conferito a Alfredo Pozzi (1921-2002):
Scrittore, giornalista, studioso e profondo conoscitore della storia del nostro territorio. Negli anni Settanta affrontava già l’importante tema della trasformazione della città nel campo dell’artigianato locale, del design e del commercio del mobile, ancora oggi in continua evoluzione.
Le sue capacità relazionali gli hanno permesso di instaurare forti legami con il mondo artistico contribuendo a far conoscere la Città di Lissone a livello nazionale e internazionale. I suoi preziosi contatti nel settore del mobile e del design sono stati essenziali per la buona riuscita di eventi come la mostra "Affinità Elettive", un progetto nato negli anni Settanta segnato dalla collaborazione della Città di Lissone, considerata Capitale del Mobile, e la Triennale di Milano, Capitale del Design: un dialogo tra 21 grandi architetti e artigiani del territorio della Brianza sul tema utopico dell'abitare che ha portato la città di Lissone alla ribalta nel panorama internazionale dell’arte e del design.
Nell’anniversario della sua scomparsa, lo ricordiamo per il suo importante impegno civico anche nelle istituzioni locali, dove ha ricoperto per molti anni il ruolo di consigliere comunale. Ma non solo, Pozzi è stato senza dubbio un infaticabile “animatore” nel panorama lissonese dell’artigianato del mobile, nonché fondatore e tra i soci più attivi della longeva Famiglia artistica lissonese. Tra le sue più note pubblicazioni si annoverano anche “La Brianza in un secolo di storia d’Italia (1848-1945)” e “Pro Lissone ottant’anni di sport”.

Don Ambrogio Colombo
Il riconoscimento è andato anche a don Ambrogio Colombo:
Festeggiato di recente in città per i suoi 50 anni di sacerdozio, ha trascorso un ventennio a Lissone tra gli anni Settanta e Novanta, coinvolgendo con passione i ragazzi e le loro famiglie nella vita oratoriana, promuovendo un forte senso di comunità e di collaborazione fraterna.
Per aver seminato tanto senza mai risparmiarsi. Per la sua amorevole attenzione alla crescita dei giovani e per aver unito l’oratorio femminile con l’oratorio maschile, creando spazi di partecipazione dedicati a esperienze sportive, culturali, musicali e aggregative capaci di interpretare appieno il profondo desiderio di espressione molto sentito in quel periodo nelle nuove generazioni.
Diverse sue iniziative hanno dato vita a progetti e associazioni ancora oggi simbolo della vivacità del mondo associazionistico lissonese, come per esempio La Lisunada e La Brianzola, le fiaccolate con partenza da città italiane importanti; la rassegna musicale del Canta quartiere e l’attività teatrale sfociata poi nella costituzione del Teatro Instabile. E ancora: la cura delle rassegne cinematografiche e di cineforum formando molti ragazzi all’uso delle macchine da presa, fino alla costituzione del gruppo Cine-teatro Excelsior. Senza dimenticare il campeggio estivo delle famiglie e la proposta di gruppi di riflessione a tema spirituale e anche sociale, che hanno maturato in molti giovani un impegno politico, caritativo e sensibile alle tematiche ambientali.
L'ascolto, il dialogo e il confronto, sempre ricercati e attuati, hanno contribuito alla formazione di quel senso di responsabilità verso il bene comune quale impegno tangibile e visibile ancora oggi nella nostra comunità.

La notizia anche sul Giornale di Monza in edicola domani, martedì 18 marzo 2025.
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