A spasso nella storia

La love story tra Re Umberto e la duchessa di Vedano

Il Re d'Italia, insieme alla sua amante ufficiale, quando abbandonava la corte viveva nella storica Villa Zendali

La love story tra Re Umberto e la duchessa di Vedano
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Una vera e propria love story, sbocciata tra Vedano al Lambro e Monza, tra il Re d'Italia e una delle nobildonne più influenti della sua epoca.

Una love story "reale"

C’è stato un periodo in cui era Vedano al Lambro, e non la vicina e più regale Monza, ad essere il centro dei pettegolezzi di corte.

Già a partire dalla seconda metà dell’Ottocento la vedanese Eugenia Attendolo Bolognini, moglie del duca Giulio Litta, era l’amante ufficiale di Umberto prima principe ereditario e poi Re d’Italia.

Vedano al Lambro, la duchessa Eugenia Litta detta "la bella Bolognina"
Vedano al Lambro, la duchessa Eugenia Litta detta "la bella Bolognina"

La coppia, che si era conosciuta a un ballo al Palazzo Reale di Milano, scelse proprio Vedano come «nido d’amore».

Lei abitava a Vedano, lui alla Reggia di Monza

Se la duchessa con il marito viveva nella sontuosissima Villa Litta di piazza Bonfanti, con il sovrano (che invece risiedeva con la moglie la regina Margherita e l’erede Vittorio Emanuele nella Villa Reale di Monza) aveva preso residenza nell’antichissima Villa Zendali che oggi si trova nel cortile dell’oratorio San Luigi.

Vedano al Lambro Villa Zendali
Vedano al Lambro, Villa Zendali acquistata da Re Umberto dove "viveva" con la duchessa Litta

Qui i due, insieme all’adorato figlio Alfonso (nato nato nel 1870 e poi riconosciuto dal Duca Litta per evitare uno scandalo e la cui somiglianza con il fratellastro Vittorio Emanuele era evidente), vivevano un’esistenza semplice e lontana dai fasti della corte sabauda.

Le scappatelle di Re Umberto

Il sovrano, per raggiungere l’amata, ogni sera all’ora di cena dopo essersi congedato dalla moglie e attraverso un passaggio segreto nel suo guardaroba nella Reggia, saliva in sella al suo cavallo e raggiungeva il villino vedanese dove trascorreva la notte con la sua «seconda famiglia».

La love story, però, si concluse tragicamente il 29 luglio del 1900. Quel caldissimo giorno d’estate Re Umberto, rientrando da un saggio ginnico alla Forti e Liberi di viale Cesare Battisti, fu colpito mortalmente dall’anarchico Gaetano Bresci.

Il sovrano, a causa del caldo torrido, non indossava la camicia antiproiettile che solitamente portava sotto alla divisa. Inutile era stata la corsa alla Villa Reale dove la regina Margherita lo attendeva. Mossa da un gesto di grande umanità, la sovrana fece chiamare la duchessa Eugenia Litta per pregare insieme davanti alla salma del Re. La vedanese morì poi il 6 aprile del 1914.

La duchessa sepolta a Vedano

La «Bella bolognina», come era conosciuta la duchessa Eugenia Litta, è ancora oggi sepolta nel mausoleo di famiglia all’interno dell’oratorio di Santa Maria delle Selve al confine tra Vedano e Biassono.

Vedano al Lambro, l'oratorio di Santa Maria delle Selve
Vedano al Lambro, l'oratorio di Santa Maria delle Selve

La nobildonna è inumata in una cappella insieme al marito Giulio Litta e ai figli Pompeo e Alfonso, quest’ultimo figlio naturale avuto con Re Umberto I d’Italia.

A poche decine di metri dall’oratorio - oggi purtroppo chiuso al pubblico e di proprietà del Policlinico di Milano - sorge un’altra piccola cappella dove sono sepolti anche il nipote e unico erede della «Bella bolognina» il conte Gian Giacomo Morando Bolognini e la moglie Lydia Caprara famosa all’epoca per la sua passione per l’esoterismo e la magia.

Perchè non inserire la tappa in Ville Aperte?

Nel 2007 e poi nel 2011, bande di ignoti avevano preso di mira i due sarcofagi sollevando le pesantissime lastre in pietra e derubando i corpi delle gioie e dei preziosi contenuti nelle bare. Le salme, invece, non erano state toccate.

Il piccolo oratorio di Santa Maria delle Selve e l’attiguo mausoleo Bolognini-Caprara oggi sono chiusi al pubblico in attesa - si spera - di poter essere riaperti, magari in occasione della kermesse Ville Aperte promossa dalla Provincia di Monza e della Brianza.

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