L’anno finisce e ricomincia con Calend’Arte
Quest'anno a firmare l'opera è stato il celebre artista Alberto Casiraghy
«Il calendario è un piccolo oggetto, ma ha una sua magia perché scandisce il tempo e tiene compagnia». Con queste parole è stata presentata l’edizione 2024 di quello che è diventato un must imperdibile per Monza: il Calend’arte.
L’anno finisce e ricomincia con Calend’Arte
Quest’anno a firmare il piccolo capolavoro è Alberto Casiraghy, il «Leonardo da Vinci» della Brianza, artista a tutto tondo, ma è anche artigiano, poeta ed editore. L'iniziativa editoriale a cura di Totem Immobiliare è giunta quest'anno alla 26esima edizione.
«Siamo orgogliosi di quanto fatto fino a oggi - ha spiegato Corrado Catania, parlando a nome di tutta la famiglia - La nostra pubblicazione annuale, sempre dedicata a un artista del territorio, è un appuntamento consolidato sul panorama monzese, tanto che le persone ormai ci fermano per strada chiedendoci quali saranno gli autori che valorizzeremo in futuro. Per noi approntare il Calend’Arte è una fatica ma anche una grande soddisfazione, un modo per restituire qualcosa a una città che ci ha dato tanto, perché è proprio a Monza che la Totem affonda le radici».
Non per caso, dunque, quest'anno è stata aperta una nuova sede di Totem in centro, in via Vittorio Emanuele, dove una volta si trovava lo storico negozio Borse e Valigie. A esprimere il plauso per l’iniziativa anche l’assessora alla Cultura Arianna Bettin, che per il Comune ha patrocinato anche questa edizione.
Ecco come sono nati gli scatti
Come sono nati gli scatti dei 12 mesi che sono chiaramente disegni che si rifanno alla corrente pittorica del surrealismo? A raccontarlo proprio il 70enne artista osnaghese Alberto Casiraghy, legato a Monza in quanto è la città in cui ha studiato.
«I disegni sono stati realizzati “su misura” e con gioia da parte mia. Perché con gioia? Perché sono consapevole che la mia è una vita da privilegiato. In un periodo difficile e travagliato come quello attuale poter scrivere poesie o disegnare, aver avuto la fortuna di stampare oltre 11 mila titoli di autori tra cui Alda Merini o Fernanda Pivano, avere una galleria d’arte di riferimento qui a Monza, la Leo Gallery, grazie alla quale ho conosciuto Corrado Catania... Ebbene tutto questo è sicuramente un vero privilegio».
Il Leonardo da Vinci della Brianza
«Guardando le immagini del Calend’Arte 2024 - ha commentato invece il critico Luca Tommasi - si scorgono elementi e accostamenti di particolari che si trovano talvolta in contesti nei quali uno non se li aspetta. Definire Alberto Casiraghy è difficile: in lui scorgo una sorta di Leonardo da Vinci della Brianza: ha molteplici interessi, non una carriera univoca, legata esclusivamente all'aspetto pittorico».
Una poesia pittorica, insomma quella di Casiraghy, dai cui disegni emerge sempre una nota fanciullesca e fantastica. Ricordi di bambino, una voglia di aggrapparsi a temi dell'infanzia... «Come l'occhio ricorrente nei suoi disegni - conclude Tommasi - l'occhio che ti protegge, quello della provvidenza cristiana, oppure gli occhi richiamati nella poesia di Alda Merini intitolata Non mettetemi accanto».
Come ritirare la copia
Per ritirare una copia del Calend’Arte 2024 suggeriamo di passare nelle sedi Totem di via Vittorio Emanuele II 24 e via Carlo Porta 6 a Monza (fino a esaurimento scorte), oppure in via Leopardi 36 a Sesto San Giovanni.