Monza arte diffusa

L'arte dove non ti aspetti, in piazze e luoghi insoliti

Grazie a Leo Galleries sculture ed installazioni d’arte contemporanea dal centro alla periferia, si serviranno di contesti urbani inusuali

L'arte dove non ti aspetti, in piazze e luoghi insoliti
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M@d significa Monza Arte Diffusa, ma in realtà è un acronimo che strizza l’occhio alla parola inglese «mad», che significa matto, folle. E forse un po’ pazzerello e sicuramente molto creativo è il progetto di arte contemporanea promosso dal Comune di Monza in collaborazione con Leo Galleries per fare dialogare gli ambienti della città con l’arte contemporanea.

Monza Arte diffusa

M@D - Monza Arte Diffusa arriva alla terza edizione e, come nelle precedenti manifestazioni, sculture ed installazioni d’arte contemporanea tornano ad abitare la città, dal centro alla periferia, servendosi di contesti urbani inusuali. L’esposizione diffusa è a cura del critico d’arte Matteo Galbiati e della storica dell’arte Francesca Cazzaniga. Questa volta, però, la manifestazione è completamente rappresentata dal gruppo Koinè, un collettivo di artisti nato nel 1995 che si muove come un’unica entità pur non avendo vincoli stilistici e tematici comuni.

Sono artisti che da circa trenta anni lavorano insieme portando l'arte al di fuori dai luoghi e dai canoni tradizionali. Il loro linguaggio espressivo copre ogni aspetto dell’arte, dalle installazioni, alle performances, dalla scultura alla fotografia, senza trascurare musica e poesia.

La loro filosofia di vita li porta ad esporre in luoghi non canonici e, spesso, non deputati all’arte, lontani dalle logiche di mercato, dall’ufficialità e dalle mode. Questo loro approccio si è perfettamente combinato con il progetto del Comune e di Leo Galleries, portando tutte le realtà coinvolte a collaborare e a dar vita a un'edizione ancora più ricca delle precedenti.

Gli artisti e i luoghi

Sono tanti i nomi degli artisti del gruppo Koinè che espongono le loro opere in città, così come sono numerose le location coinvolte: Daniele Arosio espone in Villa Archinto Pennati, via Frisi; Enzo Biffi ai Musei Civici (torre di vetro) e nel Centro Civico Cederna; l’arte di Chiara Anna Colombo è ai Musei Civici (chiostro) e nei Giardini del Duomo di Monza; Angelo Caprotti firma le opere installate alla Cappella Espiatoria e nel Parco di Monza, Mulini Asciutti; Beppe Carrino è alla Leo Galleries, via de Gradi 10.
Mariangelo Cazzaniga espone all’interno del Comune di Monza (ingresso Piazza Trento e Trieste); Valeria Codara porta l’arte all’Ufficio Anagrafe, Piazza Carducci; Piero Macchini nei Giardini del Duomo di Monza.

mad monza

E ancora: Giovanna Monguzzi espone al Santuario di Santa Maria delle Grazie e all’Oasi di San Gerardo; Michele Salmi nel parcheggio di Piazza Trento e Trieste. Le opere di Stefano Ghesini Salvadori sono presenti nei centri civici cittadini: Centro Civico S.Rocco, S.Biagio / Cazzaniga, Cederna / Cantalupo, Libertà, Regina Pacis/ S.Donato, Centro San Gerardo, S.Fruttuoso.
Stefania Sangalli espone all’Oasi San Gerardo; Armando Riva al Santuario di Santa Maria delle Grazie; Silvia Tenenti al MiMuMo Micromuseo Monza (da agosto 2024).
All’allestimento hanno collaborato anche gli studenti di una classe dell’Accademia Santa Giulia di Brescia, coinvolta dal curatore Matteo Galbiati.

Opere insolite

I ragazzi hanno potuto interloquire direttamente con gli artisti e hanno realizzato le schede esplicative delle opere che accompagnano le installazioni e che permetteranno a chiunque – anche e soprattutto ai non addetti ai lavori - di «leggere» l’opera e scoprire qualcosa in più.

Insomma, l’edizione 2024 di M@d è stata un lavoro a più voci ed è il risultato di una collaborazione tra diverse realtà, come è stato sottolineato venerdì in occasione dell’inaugurazione ufficiale della manifestazione, presso i Musei Civici, alla quale hanno partecipato, l'assessora alla Cultura Arianna Bettin, il curatore della mostra Matteo Galbiati, Daniela Porta di Leo Galleries ed Enzo Biffi, uno dei fondatori del collettivo artistico Koiné.

«L’arte sarà la protagonista in tutta la città, e non solo in luoghi simbolo convenzionali, ma anche tra gli spazi del vivere e del lavorare quotidiano, come gli uffici anagrafici e i centri civici. A tanta eterogeneità nei luoghi si accompagna altrettanta diversità negli stili artistici, per cui Koinè si contraddistingue, a sottolineare la multiformità e pluralità dei volti di Monza» ha detto l’assessora Bettin.
Non resta che girovagare per la città e scoprire, una a una, le opere che rimarranno installate e fruibili per tutta l’estate, fino a settembre 2024.

Mappa e visite guidate

È disponibile anche una mappa in cui sono indicati i luoghi delle installazioni, per facilitare i visitatori. Nelle prossime settimane verranno organizzate anche delle visite guidate: chi desidera maggiori informazioni più rivolgersi alla Leo Galleries (tel. 039.5960835).
L’idea di avere una mostra a cielo aperto, fruibile da tutti gratuitamente, in un luogo poco convenzionale, inoltre, è «piaciuta» anche al Comune  di Brugherio.

Il percorso artistico e culturale, fruibile gratuitamente, da Monza si è esteso anche alla sua provincia: a seguito dell’attenzione e dell’interesse suscitato dalle edizioni precedenti di M@a, a fine giugno 2024, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Brugherio, è stata inaugurata la prima edizione di B@d, Brugherio Arte Diffusa, che vede 15 sculture monumentali dell’artista Claudio Borghi collocate all’interno del Parco Increa.

Tutti sono quindi invitati a scoprire le bellezze artistiche che coloreranno sia questa estate monzese, sia quella brugherese.

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