Monza, svelata la targa per le vittime dei "Moti del pane"
La stele è stata posizionata accanto all'ingresso dell'oratorio di Santa Marta, di fronte alla ex caserma militare
Inaugurata questa mattina, sabato, in centro a Monza la targa commemorativa in piazza San Paolo dedicata ai caduti dei "moti del pane" del 1898.
Monza, la targa in piazza San Paolo
Questa mattina, accanto all'ingresso dell'oratorio di Santa Marta, essere commemorate sono state le sette vittime monzesi dei cosiddetti “moti del pane”. Sette le vittime, in città, di quella serie di sollevamenti e proteste che si svilupparono in tutta Italia dal gennaio 1898 e che perdurarono fino a luglio dello stesso anno, innescati dall’aumento dei costi del grano, e quindi del pane, causante un ulteriore aggravamento delle condizioni sociali già gravi in precedenza.
Fu il generale Fiorenzo Bava Beccaris, nei giorni dal 6 al 9 maggio 1898, a dare l’ordine di sparare ai rivoltosi, per fare rientrare la protesta, facendo uccidere in tutto più di 80 persone.
I caduti monzesi
Monza, insieme a Milano, è stata l’unica città in cui ci sono state vittime. I cittadini caduti della nostra città erano disarmati e protestavano davanti alla Caserma militare di piazza San Paolo quando sono stati colpiti dai militari. Tra di loro anche una donna e un bambino.
I loro nomi, riportati sulla targa, sono quelli di Gerardo Assi (27 anni), Giacomo Castoldi (44 anni), Teresa Meroni (49 anni), Carlo Piatti (20 anni), Antonio Sala (14 anni), Pasquale Vergani (29 anni) e Carlo Villa (18 anni).
L'inaugurazione della stele
Il Comune ha deciso di affiggere una stele di questo drammatico evento, proprio nella piazza in cui avvennero gli spari sui civili. La proposta in Consiglio comunale, votata all’unanimità, è stata presentata della consigliera della lega Laura Capra.
Questa mattina il vicesindaco Simone Villa, il presidente del Consiglio comunale Filippo Carati, l’assessore alla sicurezza Federico Arena, l’assessore alle Politiche sociali Désirée Chiara Merlini, il consigliere comunale Cesare Maria Gariboldi.
La targa che posiamo oggi è un punto di riferimento della nostra storia. Anche solo passare qui davanti, servirà a fare memoria delle vittime cadute in questo luogo.
Presenti alla cerimonia anche il consigliere regionale della Lega Alessandro Corbetta, l’Associazione mazziniana italiana con la presidente Gianna Parri, il vicesindaco di Desio Andrea Villa, e lo storico locale Ettore Radice.
A distanza di 123 anni è ancora vivo lo sconcerto per quell'atto di violenza, un’offesa alla vita democratica e alle richieste dei cittadini dell'epoca.
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