Patrimonio librario di quasi 90mila titoli per la Biblioteca Civica di Seregno
L'assessore Perelli "La costante revisione del patrimonio librario è un indice di valore e regola fondamentale nell’attività di una biblioteca di pubblica lettura".
“La costante revisione del patrimonio librario è un indice di valore e regola fondamentale nell’attività di una biblioteca di pubblica lettura”. Così Federica Perelli, Assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Seregno, a margine del dibattito tenutosi in Consiglio Comunale mercoledì 3 novembre.
Patrimonio librario di quasi 90mila titoli per la Biblioteca Civica di Seregno
“Per dare alcuni elementi di riflessione, la Biblioteca Civica Ettore Pozzoli ha un patrimonio librario di circa 88 mila titoli - ha proseguito la Perelli. Ovviamente, per fornire un servizio di qualità ai propri utenti, procede all’acquisto di circa 3 mila titoli ogni anno: banalmente, per trovare posto sugli scaffali ai nuovi titoli occorre eliminare libri non più attuali. Per una mera questione geometrica… I libri che, per usare un termine tecnico, non sono solo quelli consunti (anzi, questi ultimi può capitare che vengano rimpiazzati con nuove copie, se sono ancora attuali). Vanno a scarto i libri che, per contenuto, non sono più attuali, quelli superati da nuove edizioni oppure quelli che da
molto tempo non vengono richiesti per il prestito. Chiaramente, c’è attenzione a non eliminare titoli che possano avere comunque un interesse: per esempio, assicurandosi che lo stesso titolo rimanga comunque disponibile all’interno del catalogo del Sistema Bibliotecario di BrianzaBiblioteche, di cui la Biblioteca di Seregno fa parte”.
Donazioni e volumi scartati
Quindi, anche le donazioni dei privati devono essere giustamente collocate: “chi dona i libri, di solito ha “fatto posto” nella sua libreria: se un libro non è più di interesse di chi lo ha acquistato, è immaginabile che non abbia una attualità per la generalità degli utenti della Biblioteca”.
Circa la sorte dei volumi scartati, occorre comunque distinguere: “testi troppo obsoleti o troppo consunti hanno come inevitabile destino il macero, mentre quelli ancora attuali e in buono stato possono essere destinati ad associazioni che se ne avvalgono per finalità sociali”.