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"Quadri viventi" nella Reggia di Monza

#SocialCafeVerri e Il Verro d'Oro tornano in Villa Reale per una bellissima performance organizzata insieme alle studentesse del liceo artistico "Nanni Valentini".

"Quadri viventi" nella Reggia di Monza
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L’Illuminismo torna a rischiarare la Reggia di Monza con la prorompente forza innovatrice dei tableaux vivants: quadri viventi che riproducono tele di grandi artisti e si raccontano al pubblico attraverso personaggi in carne e ossa, ospitati sabato 20 aprile negli spazi del Bistrot Reale.

Quadri viventi

Il progetto “Illuminismo qui e ora” nasce dall’idea di Andrea Sciffo e Sara Alessandrello, docenti del Liceo Artistico “Nanni Valentini”, nonché redattori insieme a Marco Migliorini e Alberto Caspani de “Il Verro d’Oro”, periodico erede de “Il Caffè” dei fratelli Verri  di Biassono e degli intellettuali di spicco dell’Illuminismo lombardo. Nel giugno di quest’anno ricorrono infatti i 260 anni dalla nascita del foglio da cui prese forma l’Italia moderna e il Bistrot Reale della Reggia di Monza ha deciso di aprire la strada, ospitando iniziative a tema per le celebrazioni. Con i tableaux vivants, inoltre, viene rievocato lo spirito della Reggia ai tempi del vicerè Eugenio di Beauharnais, di cui sempre nel 2024 cadono i 200 anni dalla morte. Per l’occasione, sarà possibile degustare il “Cafè à la Beauharnais”, speciale tributo in tazza all’uomo che donò a Monza il parco recintato più grande d’Europa.

Andrea Sciffo, Sara Alessandrello e Marco Migliorini
Andrea Sciffo, Sara Alessandrello e Marco Migliorini

Coinvolte le studentesse del liceo artistico

Ben 24 le studentesse coinvolte. Dopo aver affrontato il pensiero e la vita di alcuni tra i più grandi intellettuali, pensatori e filosofi dell’Età dei Lumi, la classe 4a G ne vestirà i panni rappresentando tre dipinti settecenteschi: “L’Accademia dei Pugni”, “La Bottega del Caffè” e “La cena dei filosofi”.

“Il progetto si configura come percorso multidisciplinare - spiegano Andrea Sciffo e Sara Alessandrello - perché mette in relazione discipline umanistiche (italiano, storia, filosofia e storia dell’arte) con un approccio scenico e teatrale, in grado di favorire, attraverso le potenzialità offerte dagli strumenti propri del teatro e dell’arte performativa, l’immedesimazione e la comprensione di un periodo storico foriero di mutamenti”.

Il luogo prescelto

C’è stato un momento, infatti, in cui il lume della ragione - come un occhio di bue - ha rischiarato uno a uno i tavoli dei caffè d’Europa; da questi sono poi scaturite idee così potenti da condizionare il flusso della storia nel corso del Settecento. Prima in Inghilterra e Francia, poi in Italia, quando le idee illuministe cominciarono a farsi largo nella cultura europea grazie al successo dei caffè e della loro bevanda rivoluzionaria.

“Il luogo prescelto è non a caso il Bistrot Reale della Reggia di Monza - aggiungono i due docenti e redattori - sia per la splendida cornice neoclassica che per il legame dell’Illuminismo al caffè come luogo fisico di discussione, condivisione e libera circolazione di idee: una vocazione oggi rilanciata dal progetto culturale #SocialCafeVerri, anche attraverso il periodico Il Verro d’oro”.

Evento aperto a tutti

Gratuito e aperto a tutti, l’evento è in programma a partire dalle ore 11.30 di sabato 20 aprile, presso il Bistrot Reale della Reggia di Monza. Gli ospiti della caffetteria e le persone interessate ad assistere potranno affacciarsi negli spazi di rappresentazione per osservare le scene, facendosi eventualmente fotografare nei tableaux vivants del liceo artistico “Nanni Valentini”: una “prima” assoluta per le scuole monzesi, invitate a partecipare a ogni livello. Che Gino Paoli abbia preso ispirazione proprio dal Secolo dei Lumi quando cantava di “quattro amici al bar” - o al caffè, per essere precisi - “che volevano cambiare il mondo”?

Il servizio sarà pubblicato anche sui Giornali di Carate e Monza in edicola a partire da martedì 16 aprile 2024.

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