Lissone, Desio e Seregno ricordano

Salvarono due donne ebree dai fascisti, la loro storia sarà un docufilm

La desiana Agostina Tagliabue ha raccontato la storia dei suoi nonni ai ragazzi dell'Europa Unita di Lissone e del Parini di Seregno

Salvarono due donne ebree dai fascisti, la loro storia sarà un docufilm
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Salvarono due donne ebree, in fuga da Milano e ricoverate all’ospedale di Lissone, nascondendole nella loro soffitta di Desio.

Salvarono due donne dai rastrellamenti

Ora, la storia di Luigi e Angela Tagliabue - che dal 1989 sono riconosciuti come Giusti tra le Nazioni e i loro nomi sono iscritti nello Yad Vashem di Gerusalemme - diventerà un docufilm prodotto dagli studenti e dalle studentesse dell’istituto superiore Europa Unita-Enriques insieme ai compagni del liceo Parini di Seregno e Lissone.

Il Progetto Memoria, che da anni vede impegnati i due istituti, quest’anno ha l’obiettivo di ripercorrere la storia di chi ha rischiato la vita per salvare quella di due persone innocenti.

La storia raccontata dalla nipote

Mercoledì scorso docenti e ragazzi hanno incontrato nella biblioteca di Lissone la professoressa desiana Agostina Tagliabue, nipote dei due «eroi», per conoscere dalle sue parole la storia dei nonni.

I miei nonni erano due persone umili e molto semplici, ma anche estremamente generosi. Mio nonno era un maestro elementare di idee socialiste e per questo non era ben visto dal regime fascista, mia nonna invece era una semplice casalinga.

Ha ripercorso e raccontato la donna, ex insegnante proprio a Desio.

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La fuga da Milano, a Lissone e poi a Desio

Una famiglia come tante che, però, ha dovuto fare i conti con la tragedia dell’olocausto e della persecuzione degli ebrei a seguito delle leggi razziali volute dal fascismo.

Un giorno i miei nonni incontrarono due donne di origine e religione ebraica che fuggivano da Milano, erano madre e figlia. La madre, essendo malata, era ricoverata all’ospedale di Lissone e la figlia l’accudiva - ha spiegato - Solo che il personale religioso dell’ospedale (l’ex Ospedale della Carità di via Bernasconi, Ndr) aveva chiesto loro di convertirsi al cattolicesimo e, non avendo voluto fare questa scelta, erano state dimesse e lasciate in mezzo alla strada.

Ed è proprio qui che, in maniera totalmente disinteressata, sono entrati in gioco i nonni di Agostina Tagliabue.

Le due donne erano state messe in contatto coi miei nonni che, con spirito di generosità, le avevano ospitate fino alla fine della guerra nascondendole nella soffitta della loro casa di Desio - ha continuato - I nostri vicini di casa, pur sapendo delle nostre “ospiti”, non hanno mai fatto le spie con i gerarchi.

I due desiani, proprio grazie a questo gesto d’amore, sono stati inseriti tra i Giusti tra le Nazioni nel 1989.

Il progetto insieme a Gpg Film

Il progetto sarà portato avanti grazie anche al prezioso contributo della Gpg Film, la storica casa cinematografica lissonese.

E’ un progetto che abbiamo abbracciato sin da subito, saranno gli stessi ragazzi e ragazze a fare le interviste e a “montare” il prodotto finale che sarà un docufilm - ha spiegato il regista Filippo Grilli - Ho trovato dei ragazzi interessati e, soprattutto, coinvolti. Per loro è un progetto trasversale che rientra nel Pcto, la ex alternanza scuola lavoro.

Mercoledì erano presenti anche i presidi Roberto Crippa per l’Europa Unita-Enriques e Gianni Trezzi per il liceo Parini.

L’obiettivo è quello di fare memoria, passando anche dall’impegno dei nostri ragazzi. E’ un tema che li ha colpiti particolarmente e che li porterà anche a visitare un campo di concentramento alla fine di questo percorso - ha spiegato la vicepreside Giovanna Salatino - Il progetto è trasversale e coinvolge studenti e studentesse dalle prime alle quinte. Siamo convinti che la memoria su quanto accaduto in passato debba partire proprio dalle scuole. E poi per loro è sicuramente anche l’occasione per conoscere ragazzi di altre scuole per discutere e approfondire il tema dell’olocausto.

Il docufilm sarà girato e montato tra la primavera e l’estate e sarà pronto per il prossimo anno scolastico.

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