Street art monzese, dopo 39 anni Felice Terrabuio torna in strada FOTO
Segni gestuali e rituali, strutture di ripetizione differente, foreste di simboli che tracciano labirinti, solo in apparenza spontanei, dove perdersi per conoscersi
Street art monzese, dopo 39 anni Felice Terrabuio torna in strada
Segni in cammino
A distanza di 39 anni, Felice Terrabuio ritorna a Brugherio per riproporre i suoi segni “maturi” in un contesto diverso, ma egualmente forti e che dialogano con la città. "Due murales (12,3 metri x 3,9 metri e 6,9 metri x 2,7 metri) visibili all’aperto - ha raccontato l'artista - all’ingresso di un complesso residenziale realizzato dalla "cooperativa Brugherio 82" in via Santa Margherita, da sempre attenta ad arricchire le proprie unità abitative con opere di artisti del territorio".
1978 - 2017
Alla metà degli anni ‘70, le amministrazioni comunali della Brianza, acquisiscono al patrimonio pubblico le molte ville mobiliari in disuso e in disfacimento, per ridare nuova vita pubblica attraverso radicali ristrutturazioni che consentono di consegnare ai cittadini patrimoni artistici al loro utilizzo quotidiano. Primo fra questi, il comune di Brugherio acquisisce l’ex Villa Fiorita, ex ospedale psichiatrico, in cui soggiornò per diverso tempo il grande Filippo Luigi De Pisis.
Restauro conservativo
Questo ricco complesso architettonico urbano con il suo ampio parco, diventa dunque sede del Comune e dunque la casa dei cittadini brugheresi. L’intervento di ristrutturazione ad opera dello studio Cappato-Merati-Rocca, puntò soprattutto al mantenimento della struttura esistente, preservando con volontà dichiarata, serramenti, infissi, pavimenti, ancorché ammalorati in una opera di restauro assolutamente conservativo.
I primi passi del giovane Felice
Accanto a questa scelta, l’involucro storico esistente sulla piazza chiusa diventa all’interno completamento svuotato, aula consiliare modernissima per i tempi, con l’utilizzo di travi lamellari e copertura in legno. All’interno di questo complesso, la sala giunta/sala riunioni a piano terra, mantenuta nella sua struttura, si è voluto caratterizzarla con un forte “segno artistico” di modernità, attraverso l’opera del giovane Felice Terrabuio (2,8 metri x 4 metri). Purtroppo questa opera assolutamente di “rottura”, ad oggi non è più visibile, perché rimossa durante interventi urgenti di manutenzione al locale.