Dibattito

Villa Reale, proposta choc: «Giardini a pagamento e il Mirabellino sia un albergo»

Secondo il direttore della Reggia Corsini «privatizzare» è l’unico modo per riqualificare

Villa Reale, proposta choc: «Giardini a pagamento e il Mirabellino sia un albergo»
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«La Reggia di Monza è un posto meraviglioso ma al tempo stesso fragile, che va difeso».
Tanti i suggerimenti snocciolati dal direttore generale della Reggia di Monza, Bartolomeo Corsini, ospite al settimo Meeting del Lions Club Brianza Colli.

Villa Reale, proposta choc

Tra le proposte anche la possibilità di istituire un ingresso a pagamento ai giardini della villa per i non residenti e trasformare il Mirabellino in un albergo. Oltre al sogno di girare una fiction sulla regina Margherita.
Corsini, professore universitario, manager nel settore culturale, milanese di origine con una solida formazione in Italia e all’estero, presiede la Fondazione Guelpa di Ivrea e siede nel Consiglio di Amministrazione della Torino Piemonte Film Commission.

"Un luogo da valorizzare"

Dottore di ricerca in Marketing e Comunicazione d’Impresa allo Iulm di Milano, si è laureato in Scienze politiche a Milano dopo il conseguimento di una maturità internazionale a Singapore.

«Sono direttore di un consorzio che ha 13 dipendenti ma, per il lavoro che c’è da fare, ne dovrebbe avere almeno quaranta - ha sottolineato Corsini durante la conviviale - Il luogo è enorme: abbiamo l’autodromo, il Golf Milano che è tra i più grandi d’Italia, 36 edifici oltre alla Villa Reale, un fiume e un milione e duecentomila piante. Soltanto nell’estate del 2023, quando c’è stato il violento nubifragio, ne sono cadute ben 35mila. Purtroppo è sempre stato un luogo di predazione, mai di valorizzazione».

"Recuperare l’identità di questo luogo"

«Quello che stiamo cercando di fare è recuperare l’identità di questo luogo, la Reggia, che è composta da tre anime: la Villa Reale con 722 stanze, i giardini e un parco di 724 ettari - ha sottolineato il direttore - Abbiamo fatto un accordo con il Quirinale e ci stanno restituendo degli arredi per ricostruire le ambientazioni e far sì che rinascano passioni per quel luogo. In questi tre anni di mandato cercherò di invertire la tendenza ovvero di trasformarlo da luogo di predazione a luogo di valorizzazione. Sicuramente è un lavoro immane, di difficile governance, perché i proprietari sono tanti. E’ come se fosse un grande condominio e a presiederlo è il sindaco. Durante un Consiglio comunale in cui ho illustrato passato, presente e futuro della Villa e del Parco, i progetti in corso, i sogni da realizzare, mi sono permesso di proporre un ticket di ingresso ai Giardini della Villa Reale ma non l’hanno presa bene».

"Giardini a pagamento e il Mirabellino sia un albergo"

Una Monza con il ticket per entrare nei giardini super curati, un po’ come già funziona nelle grandi Regge europee:

«Ho chiarito che quando avremo la possibilità di ristrutturare i giardini, allora come succede altrove potremo pensare di chiedere un contributo per l’ingresso. Che però continuerà a rimanere gratuito per i residenti. L’obiettivo madre rimane quello di aumentare l’identità di questo luogo per proteggerlo, valorizzarlo e farlo conoscere: un luogo che ha ville di delizia, scuole, un centro di produzione Rai, una fattoria, quella dell’azienda agricola Fratelli Colosio, che produce yogurt che potremmo chiamare “Yogurt della Reggia”, per fare un esempio. E poi vanno creati dei bagni pubblici, va rimosso l’amianto e creato un pronto soccorso che attualmente non esiste. Le cose da fare sono tante. Gli introiti arrivano da Enti e concessioni: il bilancio supera i tre milioni di euro ma ce ne vorrebbero almeno venti».

Da appassionato di cinema, il direttore sogna di poter realizzare una fiction di sei puntate sulla storia della regina Margherita, «che sicuramente aiuterebbe a valorizzare la Villa» ha commentato Corsini.
Intanto le forze adesso sono concentrate sulla trasformazione della Villa in un Museo. Nel 2029, inoltre, scadrà il Consorzio e si pensa anche a una trasformazione in Fondazione o in Ente di valorizzazione dei beni culturali.

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