Cgil, Cisl e Uil

A Monza lavoratori metalmeccanici in sciopero. I sindacati ricevuti dal Prefetto

Pietro Occhiuto (Fiom Cgil): "Abbiamo esposto le nostre motivazioni sullo sciopero al prefetto di Monza e Brianza, sulla necessità di aprire un confronto con il Governo per un piano di sviluppo per il lavoro metalmeccanico"

A Monza lavoratori metalmeccanici in sciopero. I sindacati ricevuti dal Prefetto
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Anche sui territori di Monza Brianza e Lecco lo sciopero nazionale indetto per nella giornata di ieri, venerdì 7 luglio, dalle categorie sindacali dei metalmeccanici FIM CISL, FIOM CGIL e UILM UIL ha avuto ottimi risultati con adesioni che, nelle aziende con particolari problematiche aziendali, hanno toccato il 70/80%.

A Monza lavoratori metalmeccanici in sciopero

“Si tratta di un risultato assolutamente positivo - afferma Enrico Vacca, Segretario Generale Fim CISL Monza Brianza Lecco - Le metalmeccaniche e le metalmeccaniche hanno recepito l’importanza dei temi che riguardano le politiche industriali e le situazioni di crisi a livello nazionale e sui territori che FIM, FIOM e UILM hanno voluto mettere al centro di questa mobilitazione. Per quanto riguarda i nostri territori, quelli di Monza Brianza e Lecco, siamo stati ricevuti nelle due Prefetture che hanno recepito sia i documenti presentati dalle categorie sindacali sullo sciopero e hanno voluto ascoltare le ragioni del sindacato per la protesta di oggi, cogliendone gli spetti più importanti e impegnandosi a trasferire al Ministero del Made in Italy, che è quello più direttamente coinvolto, le ragioni delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici. Nel complesso possiamo considerare la giornata di oggi un risultato positivo e un punto di partenza per mettere al centro dell’azione sindacale e politica la categoria dei metalmeccanici e il mondo industriale senza i quali non si può pensare di proseguire un discorso di sviluppo economico e sociale del Paese".

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I sindacati ricevuti dal Prefetto

"Abbiamo esposto le nostre motivazioni sullo sciopero al prefetto di Monza e Brianza, sulla necessità di aprire un confronto con il Governo per un piano di sviluppo per il lavoro metalmeccanico. Il prefetto ha preso in carico le richieste con l'impegno di fare una comunicazione al governo: ci sono settori importanti anche qui in Brianza che necessitano di politiche industriali e di piani di sviluppo. Altrimenti c'è il rischio che la recessione che si sta vivendo in Germania da qualche trimestre ricada anche sulle nostre aziende nel nostro territorio" - sono state le parole di Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom Cgil Brianza all'uscita dall'incontro di delegazione delle organizzazioni sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm di Monza e Brianza ricevute in prefettura mercoledì durante l'agitazione proclamata dai metalmeccanici.
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I temi sul tavolo

La centralità del lavoro metalmeccanico, il rilancio industriale, l’occupazione, gli investimenti per la transizione sostenibile e la soluzione delle tante crisi aperte. Sono queste le motivazioni che hanno portato le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici a proclamare 4 ore di sciopero nazionale, uno sciopero che si è svolto anche sul nostro territorio.

"Uno sciopero che rivendica la necessità di rimettere al centro il lavoro dell’industria metalmeccanica", ha concluso Occhiuto che ha aggiunto: "Uno sciopero che parla tanto del sistema produttivo brianzolo e delle sue eccellenze:  la maggioranza delle industrie metalmeccaniche brianzole sono parte di settori produttivi strategici del Paese, si va dalla microelettronica al settore dell’automotive e dell’elettrodomestico, e per valorizzare questo patrimonio chiediamo che ci siano politiche industriali e finanziamenti pubblici e privati. Abbiamo necessità che si aprano tavoli di confronto reali per definire piani di sviluppo dei vari settori".
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