Abb: siglato il contratto dopo un anno di trattativa
"Accordo positivo anche perché arriva dopo un lungo periodo di vacanza contrattuale e una trattativa veramente dura"
E’ stato siglato il rinnovo del contratto aziendale di gruppo tra Fim Fiom Uilm e Abb, che in Italia conta più di 5.000 dipendenti, oltre la metà in Lombardia (Sesto San Giovanni, Vittuone, Tremezzina, Garbagnate Monastero, Bergamo, Dalmine, Lodi). “Si è chiusa una trattativa che durava da più un anno – fa sapere la Cisl Monza Brianza Lecco – Il rinnovo è giunto dopo una riorganizzazione interna che ha impegnato le parti negli anni passati. Anni che saranno coperti da 224 euro di una tantum erogati sotto forma di welfare”.
Abb: siglato il contratto
L’Abb è una multinazionale svizzera che occupa oltre 100mila dipendenti a livello mondiale. È uno dei colossi dell’industria di componenti elettrici. Produce motori, interruttori, armadi elettrici, trasformatori, ecc. Recentemente è diventata famosa anche per la sponsorizzazione della Formula E, la Formula Uno delle auto elettriche.
«Prosegue positivamente la stagione dei rinnovi contrattuali – commenta Andrea Donegà, segretario generale della Fim Cisl Lombardia e coordinatore nazionale Fim del gruppo Abb-. Siamo soddisfatti per l’incremento salariale raggiunto che verrà spinto ulteriormente, con una quota aggiuntiva, per chi sceglierà, liberamente, di convertire una parte o la totalità del premio in welfare. Va inoltre sottolineata l’importanza di aver costruito uno spazio di confronto per monitorare e gestire i cambiamenti che Industria 4.0 sta già producendo, per consentirci anche di condividere percorsi formativi che sviluppino le competenze dei lavoratori e rafforzino la loro professionalità».
L’accordo
La nuova intesa, che scadrà nel 2021, porterà a regime un aumento di 620 euro e la possibilità di convertire il premio in welfare ricevendo un contributo ulteriore pari al 15% della cifra convertita. In aggiunta alla parte economica ci saranno ulteriori 170 euro, erogati con le modalità dei flexible benefit previsti dal contratto nazionale, che verranno consolidati anche per il futuro. Per sottolineare l’importanza del welfare viene aumentato a 200 € annui il contributo aggiuntivo per gli aderenti al fondo previdenziale Cometa e si è concordato il pacchetto aggiuntivo di Metasalute.
“Per quanto riguarda il sistema di orari e flessibilità sono previste importanti indennità economiche e riposi compensativi. Particolare attenzione è stata dedicata alla formazione con la costituzione di una commissione che potrà valutare, proporre e condividere interventi formativi che saranno certificati. La stessa commissione dovrà monitorare l’impatto che le trasformazioni di Industria 4.0 stanno producendo all’interno di Abb, in particolare per quanto riguarda le ricadute sulla professionalità dei lavoratori, sul loro coinvolgimento, sull’organizzazione del lavoro e sulla costruzione di un’efficace e adeguata formazione continua che dovrà, sempre più, essere coerente con le traiettorie di sviluppo dell’impresa in modo da migliorare le competenze dei lavoratori e stimolare la competitività dell’impresa stessa, con l’obiettivo di produrre benefici per tutti”.
Il ruolo delle Rsu
Con la partecipazione delle Rsu, verrà effettuata la mappatura delle competenze e professionalità presenti all’interno delle singole unità produttive in modo da rendere più efficace la programmazione delle attività formative e renderle coerenti con il fabbisogno aziendale e con le modifiche e novità introdotte dall’innovazione tecnologica. Importante anche il potenziamento delle misure a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori come, a esempio, i break formativi effettuati nei reparti e il coinvolgimento degli Rls (rappresentanti dei lavoratori per al sicurezza) nella rilevazione dei «quasi infortuni», fondamentale per rafforzare l’azione di prevenzione. Infine, verranno regolamentate anche le ferie solidali.
«L’accordo è certamente positivo – conclude Pier Angelo Arnaboldi Fim Cisl Mbl – anche perché arriva dopo un lungo periodo di vacanza contrattuale e una trattativa veramente dura che è iniziata nel novembre 2017 per terminare oggi. Un’intesa che offre buone condizioni economiche, di welfare e che guarda al futuro».