Risultato storico

Accordo storico per i lavoratori del più grande consorzio di appalto in Rovagnati

Risultato importante frutto di anni di rivendicazioni da parte dei sindacati confederali

Accordo storico per i lavoratori del più grande consorzio di appalto in Rovagnati
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Un accordo che conquista un premio di risultato per circa 200 lavoratori dipendenti del più grande consorzio di appalto in Rovagnati per il triennio 2024-2026 di 3.700 euro, un riconoscimento economico di integrazione per il 2023 pari a 200 euro in prestazioni welfare sotto forma di buono spesa in aggiunta al premio già maturato nell’anno da riconoscere entro il 31 dicembre, un primo aumento del ticket-pasto con la disponibilità a discutere ulteriori incrementi.  L’accordo è stato sottoscritto da Work Group, Leader Consorzio e i rappresentanti territoriali di Flai Cgil, Filt Cgil, Fai Cisl e Fit Cisl, con la Rappresentanza Sindacale Aziendale.

Accordo storico per i lavoratori del più grande consorzio di appalto in Rovagnati

Un risultato storico frutto di un lungo lavoro di contrattazione sindacale e ottenuto grazie alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori organizzati e rappresentati da Cgil e Cisl. Un risultato che dà un po’ di respiro ai lavoratori alle prese con l’aumento dei prezzi in un periodo in cui il carrello della spesa è sempre più costoso.

“Finalmente, dopo un lungo percorso e una faticosa trattativa siamo riusciti a dare dignità all’operato dei lavoratori e delle lavoratrici negli appalti di Rovagnati: abbiamo conquistato un buon accordo che dal punto di vista economico riconoscerà un premio produzione a obiettivi variabili nel triennio con un montante di 3.700 euro e il riconoscimento del ticket del valore di 4,40 euro da gennaio 2024” spiegano Moreno Rezzano, segretario generale della Flai Cgil Monza Brianza, e Stefano Bosisio, segretario generale della Fai Cisl Monza Brianza Lecco.

“Un accordo importante che affonda le proprie radici in anni di rivendicazioni sindacali”, affermano Matteo Casiraghi, segretario della Cgil di Monza e Brianza, e Roberto Frigerio, segretario Cisl Monza Brianza Lecco, che spiegano:

“Come sindacato confederale siamo sempre intervenuti per migliorare la condizione contrattuale di chi lavorava negli appalti e, negli anni, abbiamo ottenuto il riconoscimento delle stesse tutele e degli stessi diritti per lavoratori che svolgevano le stesse identiche mansioni. Alcuni mesi fa molti di questi lavoratori hanno finalmente visto riconoscersi l'applicazione del Contratto Collettivo Nazionale della Industria alimentare svolgendo mansioni e attività non di logistica. Diversamente da altri, il sindacato confederale si occupa di tutte e tutti senza tollerare distinzioni e privilegi per pochi”.

Un punto di svolta nel 2020

L’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori organizzati nel sindacato ha poi portato alla sottoscrizione di un protocollo, quello del febbraio 2020, che per la prima volta ha definito un sistema entro il quale provare a sviluppare una contrattazione di sito:

“Quello è stato un punto di svolta”, confermano i sindacalisti, che spiegano: “Quell’accordo ha consentito di costruire una
negoziazione per tutte le lavoratrici e i lavoratori che operano all’interno dei tre siti brianzoli di Rovagnati, a prescindere dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato e della tipologia di contratto”.

Negli anni, infatti, il noto gruppo alimentare con sede in Brianza ha esternalizzato molto lavoro, a tal punto che oggi meno della metà dei lavoratori è alle dirette dipendenze perché la maggioranza di loro è sotto contratto dei consorzi.

L'obiettivo è spingere verso le internalizzazioni

“L’obiettivo a lungo termine è quello di permettere il passaggio di tutti i lavoratori sotto il corretto contratto e spingere verso le internalizzazioni”, affermano Giovanni Riccardi, segretario generale della Filt Cgil Monza Brianza, e Ferdinando Sannino, segretario Fit Cisl Monza Brianza Lecco, che aggiungono: “Il settore della Logistica sta vivendo una crescente espansione grazie alla tecnologia robotica e all’informatica è essenziale restare un passo avanti per affrontare le sfide future. Per questo si sottoscrivono questi accordi, oltre a intervenire positivamente sul potere di acquisto dei lavoratori, si rende meno conveniente per la committenza esternalizzare e, a lungo andare, questo processo porta a raggiungere l’internalizzazione dei lavoratori con Committenze che possono investire sul futuro. Questo accordo – concludono – porta anche ad eliminare trattamenti unilaterali dell’azienda e a distribuire in modo equo le premialità per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori anche attraverso maggior welfare aziendali”.

“Lavoratori che fanno lo stesso lavoro, stanno fianco a fianco e hanno inquadramenti diversi, chiaro che una situazione di questo genere alla lunga crea tensioni e rappresenta una diseguaglianza inaccettabile”, sottolinea Rezzano. Una ingiustizia alla quale si è posto rimedio proprio grazie alla contrattazione e all’impegno dei lavoratori che in questa azienda si sono organizzati per ottenere un giusto riconoscimento.

Risultato storico

Come spiega Jessica Roxana Grados, RSA Flai Cgil di Rovagnati dal 2016:

“Un percorso lungo che ha richiesto molta fatica, tenacia e ha visto anche momenti critici, quando per farci ascoltare eravamo pronti anche allo sciopero. Ma alla fine non è stato necessario – spiega la rappresentante sindacale - siamo riusciti a mettere tutto in ordine e oggi il risultato ottenuto è storico! È una vittoria anche come lavoratrici donne, che qui rappresentiamo l’80 per cento della forza lavoro: abbiamo sempre dato il massimo con la massima serietà ma vogliamo anche il rispetto e oggi ci viene riconosciuto il duro lavoro frutto anche dell’impegno sindacale”.

Le fa eco Tania Turone, dipendente dal 2015 presso l’azienda appaltatrice nel sito Rovagnati di Villasanta e da un anno RSA Fit Cisl: “Ci siamo messe in gioco, abbiamo svolto svariati incontri con l’azienda datoriale e con la committente, firmando così per la prima volta un accordo di sito. Partivamo da punti di vista differenti, ma con l’impegno dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali siamo riusciti a raggiungere il risultato: siamo contenti, ma sappiamo anche che c’è ancora molto lavoro da fare per definire i dettagli e per garantire un futuro migliore a tutti i dipendenti dell’appalto”.

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