BCC lombarde: risultati in crescita nel primo semestre 2024
Le banche crescono in raccolta e impieghi, con una riduzione delle sofferenze. Il convegno a Firenze pone il focus sull'intelligenza artificiale e sul futuro delle banche di relazione
Nel primo semestre del 2024, le Banche di Credito Cooperativo (BCC) della Lombardia hanno registrato risultati positivi, confermando il loro ruolo di sostegno all’economia reale e alle comunità locali. I dati parlano chiaro: la raccolta diretta ha superato i 36 miliardi di euro (+6% rispetto all’anno precedente), mentre gli impieghi hanno raggiunto i 24 miliardi. A questi si aggiungono oltre 13 miliardi di raccolta indiretta, in forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2023 (+26%).
"Le BCC continuano a rappresentare un punto di riferimento cruciale per le comunità locali," ha dichiarato il presidente della Federazione Lombarda delle BCC, Alessandro Azzi, "soprattutto in un contesto in cui l'industria bancaria tradizionale sta riducendo la sua presenza territoriale."
La Presenza delle BCC nei Comuni Lombardi
Le BCC si dimostrano fondamentali soprattutto nelle aree periferiche: sono presenti in 522 Comuni della Lombardia e in 147 di essi rappresentano l’unica istituzione bancaria. Questo dato è in controtendenza rispetto alla riduzione della presenza fisica delle banche tradizionali.
"Già oggi in molti Comuni lombardi le BCC sono l’unico supporto creditizio disponibile per famiglie e imprese locali. Questo aspetto è cruciale per evitare la cosiddetta desertificazione bancaria, un fenomeno che colpisce sempre più aree marginali" ha aggiunto Azzi.
Oltre alla crescita dei volumi, le BCC lombarde hanno registrato un significativo miglioramento nella qualità del credito. Le sofferenze bancarie sono diminuite del 18,1%, una riduzione nettamente superiore alla media dell’industria bancaria (-2,4%). Il rapporto sofferenze/impieghi delle BCC si attesta ora all’1,3%, inferiore rispetto all’1,4% della media bancaria.
Questo risultato sottolinea l'efficacia delle politiche di gestione del rischio adottate dalle BCC, soprattutto in settori chiave come l'agricoltura, il turismo e le costruzioni, in cui la quota di mercato detenuta dalle BCC supera quella delle banche tradizionali.
Il Convegno sulle Sfide dell’Intelligenza Artificiale
A Firenze, ha preso il via oggi il Convegno annuale della Federazione Lombarda delle BCC, dal titolo "Est modus in rebus: intelligenza artificiale e centralità della persona nelle banche di relazione." L'evento, che si svolgerà tra il 18 e il 19 ottobre, ha riunito oltre trecento partecipanti, tra cui esponenti del Credito Cooperativo lombardo e nazionale.
L’obiettivo del convegno è esplorare il ruolo dell'intelligenza artificiale (AI) nel futuro delle banche di comunità, mantenendo però al centro la relazione umana. Secondo Azzi,
"il futuro del Credito Cooperativo, nell’era dell’intelligenza artificiale, si giocherà tutto nella sfida di mantenere e rafforzare la vicinanza alle persone."
L’AI come Strumento di Prossimità
L'intelligenza artificiale può diventare un alleato strategico per il modello mutualistico delle BCC, abilitando nuovi livelli di relazione e prossimità.
"Sì a una tecnologia che abiliti nuovi e ulteriori livelli di prossimità e relazione tra le BCC e le comunità in cui operano," ha ribadito Azzi.
Questo approccio mira a coniugare l’innovazione tecnologica con i valori di solidarietà e mutualità che caratterizzano il Credito Cooperativo. L'AI non è vista solo come un mezzo per ottimizzare i processi interni, ma anche come uno strumento inclusivo che può facilitare lo scambio intergenerazionale e il coinvolgimento delle diverse fasce della popolazione, soprattutto nelle aree meno servite.
Le BCC lombarde si confermano un pilastro dell’economia reale e del benessere territoriale. Con una strategia che coniuga innovazione tecnologica e centralità della persona, le Banche di Credito Cooperativo guardano al futuro con ottimismo, pronte ad affrontare le sfide dell’intelligenza artificiale senza rinunciare ai loro valori fondanti.
"Il nostro obiettivo è evolverci mantenendo saldi i principi mutualistici. L'intelligenza artificiale sarà una risorsa per continuare a ridurre le disuguaglianze territoriali e supportare in modo inclusivo le comunità che serviamo" ha concluso Azzi.