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Business PMI 1000, è stata presentata l’edizione della provincia di Monza e Brianza

Un omaggio alle Piccole e Medie Imprese del nostro territorio, realizzato dal gruppo Netweek

Business PMI 1000, è stata presentata l’edizione della provincia di Monza e Brianza

Quella di giovedì 30 gennaio è stata una serata molto speciale per gli imprenditori della provincia di Monza e Brianza: a Villa Tittoni di Desio si è svolta la presentazione ufficiale della nuova edizione della rivista Business PMI 1000, realizzata dal gruppo editoriale Netweek e appartenente a una collana composta da 7 pubblicazioni nelle province lombarde e 3 in quelle piemontesi. Si tratta di un volume che valorizza le tante realtà imprenditoriali dei nostri territori, che esalta il mondo delle Piccole e Medie Imprese, ovvero le realtà che hanno reso prospera la nostra zona e negli anni hanno garantito alla sua popolazione benessere e ricchezza.

Presentato Business PMI 1000

Dopo i saluti istituzionali è intervenuto Riccardo Galione, Direttore Commerciale e membro del Consiglio di Amministrazione di Netweek: «Siamo nati con i giornali, oggi abbiamo anche siti internet e televisioni – ha affermato – la nostra volontà è far emergere le realtà locali, dando visibilità multicanale, in modo permanente e strutturato, alle imprese. In particolare siamo entusiasti di questa pubblicazione, è un vero successo». In seguito è toccato a Sergio Nicastro, direttore del Giornale di Monza, Giornale di Seregno, Giornale di Vimercate, Giornale di Desio, Giornale di Carate e PrimaMonza.it: «Per noi questo è un progetto importante, che si affianca ai racconti presenti sui nostri settimanali cartacei e sui quotidiani online. Diamo una visione di data journalism, evidenziando una serie di numeri ma accompagnandoli con le storie di aziende del territorio».

Il ruolo delle Piccole e Medie Imprese

A presentare nel dettaglio la rivista Business PMI è stato Giuseppe Pozzi, responsabile dell’ufficio comunicazione di Netweek e curatore del volume: «In Italia abbiamo 4,4 milioni di imprese, di queste oltre il 95% sono microimprese con meno di 10 dipendenti. Del 5% restante, lo 0,1% sono grandi imprese con oltre 250 dipendenti, mentre il 4,8% sono PMI che danno lavoro al 31% di tutti gli occupati del settore privato, realizzando oltre il 40% del fatturato dei 4,4 milioni di imprese». L’analisi è partita dai numeri, quelli dei bilanci delle PMI della provincia di Monza e Brianza relativi all’anno 2023: dal fatturato ai dipendenti, dall’Ebitda e dall’Ebit fino ai dati del patrimonio aziendale. Il tutto inquadrato in classifiche: quella, naturalmente, del fatturato complessivo, ma anche quelle di alcuni valori e di diversi settori che più sono rappresentativi in quest’area, come il commercio, la manifattura leggera e quella pesante. A fornirli è Cribis, società specializzata nelle informazioni commerciali su aziende italiane ed estere, in grado di raccogliere i numeri utili per realizzare analisi e ragionamenti. All’interno di Business PMI troveremo dunque la top ten delle aziende per fatturato, ma anche la graduatoria dei Comuni più ricchi, dati relativi al numero delle aziende per settore e relativi dipendenti, con approfondimenti legati ai diversi comparti.

«Uno strumento per comprendere il territorio»

«Numeri che, se da una parte evidenziano il buono stato di salute della maggior parte di loro, perché hanno saputo innovarsi, specializzarsi e affrontare sempre nuovi mercati in tutto il mondo, dall’altra non nascondono la fatica che devono fare per restare sul mercato e le difficoltà che ogni giorno si trovano ad affrontare. Insomma, avete in mano uno strumento che davvero permette di conoscere approfonditamente le realtà imprenditoriali del nostro territorio». Alcune imprese hanno poi scelto di raccontarsi, mettendo in mostra la loro storia, evidenziando i passaggi generazionali, i fattori di successo e tante altre peculiarità. Conclude Pozzi: «Infine consiglio la lettura di due interviste presenti, quella a Guido Guidesi, assessore regionale allo Sviluppo Economico, da sempre attento alle PMI; e quella a Marina Puricelli, Tenure Lecturer del Dipartimento di Management e Tecnologia presso l’Università Bocconi e docente senior presso SDA Bocconi School of Management».

Da Luca Santambrogio a Gigi Ponti

Ad aprire la serata di presentazione di Business PMI è stato Luca Santambrogio, presidente della provincia di Monza e Brianza e sindaco di Meda: «Un prodotto del genere rappresenta senza dubbio un fatto positivo, perché la nostra provincia vanta sicuramente grandi imprese, ma le PMI rappresentano l’ossatura dell’economia brianzola. Pensate che in territorio di 400 km quadrati si trovano ben 75mila imprese, praticamente una ogni 12 abitanti». Spazio poi a Fabrizio Figini, membro del Consiglio Regionale della Lombardia: «La politica deve regolamentare senza lacci e lacciuoli, sopratutto per le Piccole e Medie Imprese. Regione Lombardia intende valorizzarle e ha messo loro a disposizione un fondo». In seguito ha preso parola Gigi Ponti, anch’egli membro del Consiglio Regionale: «È assolutamente evidente che il tema dell’impresa sia identitario per la nostra provincia, che è proprio nata su questo presupposto. L’idea che ci accompagna ora è quella di svolgere un ragionamento di prospettiva, guardando ai prossimi vent’anni».

Parola a Riccardo Fornaro e Gianni Caimi

Dopo il saluto di Carlo Abbà, assessore al Lavoro, Commercio e Attività Produttive del Comune di Monza, è intervenuto Riccardo Fornaro, Direttore Generale di Gelsia: «Quando ho visto questa iniziativa ho notato l’attenzione al territorio e riconosciuto l’imprenditorialità e l’innovazione tipiche della Brianza. Ho pensato che fosse un evento che facesse al caso nostro, a cui abbiamo voluto contribuire. Oggi Gelsia ha circa 70 dipendenti, con un fatturato di 250 milioni di euro e una ricaduta importante sul territorio dal punto di vista economico e ambientale. Facciamo parte del gruppo A2A ma siamo fortemente radicati sul territorio, il nostro focus è la Brianza». Gianni Caimi, presidente Assolombarda Monza e Brianza, è partito da un dato interessante: «Le prime mille aziende di Monza e Brianza fatturano 71 miliardi di euro. Siamo bravi, ma possiamo migliorare: l’ultimo scorcio di 2024 non è stato eccezionale, ci ha sostenuto l’esportazione, però il 2025 si prospetta più interessante. Guardiamo ancora oltre: stiamo cercando di capire cosa sarà la Brianza fra trent’anni, quali potranno essere le strade da percorrere».

Alessandro Corbetta e Federico Romani

Tra gli intervenuti non è mancato Alessandro Corbetta, membro del Consiglio Regionale della Lombardia: «La Brianza è un settore vivo, forte e dinamico, e se Netweek parla di PMI è un segnale positivo. Questo territorio ha insegnato al mondo come fare imprese, contiene storie pazzesche per una terra che è stata in grado di creare solidità industriale, microsistemi e filiere che oggi continuano nonostante tutto. Spero che questo magazine possa servire anche come strumento di comunicazione, contribuendo a far parlare più mondi, cittadini, istituzioni e imprese». Infine ecco le parole di Federico Romani, presidente del Consiglio Regionale: «Noi istituzioni abbiamo il dovere di essere dalla parte di queste storie imprenditoriali, che hanno alla base impegno, passione, dedizioni e competenze difficilmente replicabili».

«Continuità aziendale. Esperienze di vita vissuta»

In occasione della presentazione di Business PMI è intervenuto uno speaker d’eccezione, ovvero Dario Righetti, ex partner Deloitte Italia, consulente aziendale, amministratore indipendente e membro di Collegio sindacale di gruppi quotati e non, esprimendosi sul tema «Continuità aziendale. Esperienze di vita vissuta». «Vorrei avere 40 anni di meno perché davanti a me vedo solo grandi opportunità. Negli ultimi decenni le PMI hanno dimostrato di saper affrontare grandi difficoltà. Prendiamo la pandemia: i due anni seguenti sono stati un boom di produttività e crescita. In merito al ritorno di Donald Trump non sono particolarmente preoccupato, sia per le relazioni storiche fra Europa e Stati Uniti, sia per quelle tra States e Italia: penso che il nostro paese possa fare la sua parte, anche su a livello globale di aspetto un allentamento da parte dei fondi d’investimento su tematiche ESG».

I prossimi dieci anni e la governance

Dopo l’analisi di scenario, Righetti si è concentrato poi sulle aziende: «A livello mondiale nei prossimi 10 anni circa 60mila miliardi di euro cambieranno la governance, ci sarà una grossa ridefinizione che riguarderà anche le piccole e medie imprese, ovvero le realtà che in alcuni paesi sono aziende famigliari. Le PMI sono sempre la struttura portante e devono ovviamente andare incontro ad un ricambio generazionale, molte non sopravvivono al proprio fondatore, altre vanno in crisi per dissidi fra parenti, per decisioni conflittuali. E in mezzo a tutto questo c’è anche l’arduo compito dei manager». A fronte di una situazione del genere il nocciolo della questione è proprio il ricambio generazionale: «Seguo grandi gruppi internazionali ma sono radicato in Brianza e so che passaggio generazionale e continuità aziendale sono fra le principali preoccupazioni degli imprenditori – ha continuato – ma nel fornire consigli va però ricordato che ogni caso è differente dall’altro, c’è molta soggettività. Certamente posso suggerire di affrontare le fasi con maggiore pragmatismo, partendo dalla domanda “l’imprenditore ha più amore per l’ego personale o per l’azienda?”. Da questa risposta cambia il processo, la valutazione di figli e successori e parecchio altro, va fatto un ragionamento su cosa deve restare, cosa è necessario cambiare e come attuare le modifiche».

L’importanza dei talenti

Infine i talenti: «Di certo è fondamentale guardare al passato e immaginare il futuro; per fare ciò servono i talenti e di conseguenza è opportuno valutare se investire su familiari, su manager oppure su entrambi. Di certo attrarre, gestire e mantenere talenti è una bellissima sfida, la più importante che abbiamo davanti». Dopo l’intervento di Righetti, in conclusione della serata, i Maestri del Lavoro Marco Cantù e Lorenzo Simonassi hanno premiato il direttore Sergio Nicastro e la redazione dei Giornale di Seregno e di Desio «perché danno voce alla nostra attività. Noi ci inseriamo fra scuola e mondo imprenditoriale, portando la nostra testimonianza formativa».