Carrefour annuncia nuovi tagli: coinvolti anche dei punti vendita in Brianza

Per la Filcams insostenibile il piano di ristrutturazione prospettato dall’azienda. Se la multinazionale non tornerà sui propri passi, sarà necessario il coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico.

Carrefour annuncia nuovi tagli: coinvolti anche dei punti vendita in Brianza
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Carrefour annuncia nuovi tagli: potrebbero essere coinvolti anche i punti vendita di Giussano e Limbiate. Sarebbero una ventina i dipendenti a rischio. La procedura per gli esuberi tuttavia non sarebbe stata ancora aperta.

Carrefour annuncia nuovi tagli

Si parla di possibili tagli, 590 esuberi per la precisione, di cui 440 nel canale ipermercati e 150 in sede. Di questi 590, 93 sarebbero in Lombardia. Una ventina in Brianza: si parla di 11 tagli a Giussano e 9 a Limbiate. A farlo sapere è la Filcams Cgil.

In Gruppo Carrefour ha infatti annunciato la possibilità dell'apertura di due nuove procedure di licenziamento collettivo, dopo le due già avviate nel 2017 che hanno coinvolto più di 600 lavoratori.

Una vertenza, quella annunciata (ma ancora la procedura per gli esuberi non sarebbe stata aperta) che, secondo quanto dichiarato in un comunicato dalla Filcams Cgil, rischia di assumere una portata sovranazionale e a cui occorre trovare una soluzione al più presto proprio per evitare tagli al personale.

L'annuncio durante l'incontro che si è tenuto lo scorso 15 febbraio tra Carrefour Italia, alla presenza dell’Amministratore Delegato, e i sindacati, al fine di approfondire i termini del piano di ristrutturazione predisposto dall’impresa per il prossimo quadriennio.

Iper più piccoli e possibilità del franchising

Un piano che prevede anche la riduzione delle metrature di alcuni ipermercati e l'apertura di circa 300 nuovi punti vendita più piccoli con la possibilità, per i dipendenti, di prendersi il negozio in franchising.

"Chiediamo un confronto per tutelare l'occupazione"

"L'azienda in questi mesi ha iniziato a tagliare il personale con contratti di somministrazione, per esempio a Monza dove hanno licenziato 4 lavoratrici di cui una presente da più di 3 anni in azienda. Siamo stanchi di tagli all'occupazione e che il prezzo delle ristrutturazioni venga sempre pagato dalle lavoratrici e dai più deboli. Chiediamo si apra un confronto vero a livello nazionale per tutelare l' occupazione - ha detto Matteo Moretti della Filcams Cgil. 

“Riteniamo di estrema gravità l’ennesima messa in discussione dell’occupazione da parte dell’azienda”, ha invece spiegato Fabrizio Russo, della Filcams Cgil Nazionale, “dopo i diversi accordi, siglati anche nell’ultimo periodo a livello nazionale e territoriale, con i quali la società si era impegnata a garantire la salvaguardia occupazionale, e dopo anni di sacrifici da parte dei lavoratori.”

“Per quanto ci riguarda”, continua Russo, “ribadiamo l’indisponibilità a definire, per questa e altre aziende, deroghe o sospensioni rispetto ad istituti della Contrattazione Nazionale e confermiamo la richiesta a Carrefour di non avviare procedure di licenziamento collettivo ma di aprire piuttosto un confronto per discutere nel merito delle problematiche poste, definendo soluzioni di carattere organizzativo a tutela dell'occupazione.”

Possibile coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico

“La situazione di difficoltà in cui continua a versare il Gruppo desta, se possibile, ancora maggior preoccupazione che in passato”, sostiene Russo, “e se l’azienda dovesse confermare l’intenzione di adottare soluzioni insostenibili non escludiamo di prevedere il coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico, che già si è fatto carico di approfondire i termini di altre vertenze del comparto distributivo.”

Una vertenza di portata sovranazionale

“Peraltro ci risulta”, conclude il sindacalista della Filcams, “che Carrefour stia adottando misure altrettanto drastiche anche in altri paesi, dichiarando la necessità di attuare una forte e diffusa riduzione degli organici; la vertenza sta assumendo evidentemente una portata sovranazionale, motivo per cui solleciteremo l’interessamento oltre che del CAE anche di UNI Global e di UNI Europa Commerce.”

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