Crisi

Carrefour apre la procedura di licenziamento per 35 dipendenti in Brianza

Si tratta di dipendenti occupati negli ipermercati di Giussano e Limbiate e dei supermercati di Monza (via Boito) e Bovisio.

Carrefour apre la procedura di licenziamento per 35 dipendenti in Brianza
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Carrefour ha aperto la procedura di licenziamento per 765 dipendenti in 94 punti vendita su tutto il territorio nazionale. Tra questi anche 35 lavoratori in Brianza.

Carrefour licenzia 35 dipendenti in Brianza

Si tratta, come riportato dai colleghi di PrimaLecco.it, di dipendenti occupati negli ipermercati di Giussano e Limbiate e dei supermercati di Monza (via Boito) e Bovisio. "Sono 35 sui 440 occupati in Brianza – spiega Francesco Barazzetta, segretario generale Fisascat Cisl Mbl -. Un duro impatto sull’organico anche se la direzione ha annunciato che procederà a esodi incentivati".

L’annuncio degli esuberi è parallelo a quello della cessione da parte di Carrefour di 106 negozi (24 market e 82 express). Non si conosce il numero di quanti ne saranno ceduti in Brianza e nel Lecchese. Al momento è stato comunicato al sindacato che ne saranno venduti o dati in affitto 41 in tutta la Lombardia.

"In questo contesto – osserva Barazzetta -, i lavoratori sono molto preoccupati. Quanti dipendenti accetteranno l’esodo volontario? Quali punti vendita saranno ceduti? Negli incontri a livello nazionale e territoriale chiederemo alla dirigenza di presentarci un piano di rilancio dell’azienda. Questo è il quarto piano di tagli del personale negli ultimi dieci anni. Carrefour non può andare avanti ridimensionando gli organici senza un programma che fissi le linee di una ripresa della società".

La nota di Carrefour

L'azienda ha spiegato il perché della decisione in una nota ripresa dal sindacato Fisascat:

“I motivi alla base della situazione di eccedenza   sono da individuarsi nella grave situazione economico gestionale. Il complessivo calo del fatturato e dei clienti da un lato, e l’incidenza del costo del lavoro dall’altro, hanno determinato una situazione di grave squilibrio che ormai non è più sostenibile e costringe la società a  un intervento strutturale volto a riequilibrare il rapporto tra personale e fatturato”.

Nel Piano prospettato dalla direzione aziendale anche la dismissione di 106 negozi della rete vendita diretta, di cui 82 Express e 24 Market, con il trasferimento a terzi imprenditori della rete in franchising. Quarantuno di questi sono in Lombardia, 18 in Campania, 17 in Liguria, 16 nel Lazio, 6 in Toscana, 4 in Emilia, 3 in Piemonte e uno in Abruzzo.

Licenziamenti su base volontaria

Carrefour ha poi spiegato come funzionerà il piano di esodi:

"Con riferimento al piano di trasformazione e rilancio per il 2022 annunciato da Carrefour Italia lo scorso 1° ottobre e discusso nuovamente nel corso di un incontro con i sindacati l’11 novembre scorso, Carrefour ha confermato che il piano di esodi incentivati presentato ai sindacati sarà gestito su base esclusivamente volontaria tramite l’attivazione di una procedura formale come previsto dalla legge, e coinvolgerà circa 600 collaboratori dei punti vendita diretti su tutto il territorio nazionale e 170 collaboratori della sede centrale. L’azienda conferma l’impegno, nell’ambito del confronto con i sindacati e con le istituzioni preposte, ad assicurare ad ogni collaboratore coinvolto la migliore soluzione possibile, favorendo il ricollocamento interno e percorsi per l’imprenditorialità. Con il piano di rilancio Carrefour conferma la volontà dell'azienda di restare e continuare ad investire in Italia, con l'obiettivo di tornare alla profittabilità e ad una crescita duratura e sostenibile".

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