Cattivi pagatori: tutto ciò che c’è da sapere sulla segnalazione ai SIC

E qual è il modo migliore di agire con i Sistemi di Informazioni Creditizie

Cattivi pagatori: tutto ciò che c’è da sapere sulla segnalazione ai SIC
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Chi sta attraversando un periodo negativo dal punto di vista economico può ritrovarsi in una situazione tale da compromettere il pagamento puntuale delle rate del mutuo o di altri tipi di finanziamento e in questi casi, purtroppo, è molto probabile finire sulla lista dei cattivi pagatori. Prima di allarmarsi, però, è necessario informarsi al meglio e avere piena consapevolezza di ciò che accade: innanzitutto è meglio chiarirsi le idee leggendo su Facile.it quali sono i tempi di prescrizione di un prestito , così da sapere in quali casi il debito in questione non deve essere più corrisposto, e approfondire poi la questione della segnalazione ai SIC per comprendere qual è il modo migliore di agire.

Cosa sono i SIC e quando si viene segnalati?

I SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie) sono dei veri e propri registri nei quali vengono raccolte tutte le informazioni sulle richieste e sul rimborso dei finanziamenti in corso. In genere il creditore segnala il debitore ai SIC nel momento in cui quest’ultimo non paga (oppure paga in ritardo) una o più rate di un finanziamento, ma solitamente c’è una certa tolleranza, soprattutto se è la prima volta che avviene il ritardo del pagamento. Le informazioni del debitore vengono infatti trasmesse ai SIC solo nel caso in cui la rata in questione non viene pagata per più di 2 mesi consecutivi e dopo un ulteriore sollecito da parte della banca. Essere registrati all’interno di questi sistemi vuol dire andare incontro ad alcune difficoltà, soprattutto se si ha intenzione di richiedere altri prestiti o finanziamenti, come vedremo più avanti, quindi è bene cercare sempre di evitare una situazione di questo tipo.

Come funziona la cancellazione?

La segnalazione al SIC non dura per sempre: dopo 36 mesi dall’iscrizione, infatti, si viene automaticamente cancellati, a patto che si provveda al pagamento dei debiti pendenti; in alcuni casi i tempi di cancellazione possono essere anche minori, ma tutto dipende dalla gravità della morosità. Inoltre è possibile richiedere al Crif anche la cancellazione manuale dei propri dati, ma solo in determinate circostanze, ad esempio in caso di errore o di dati positivi; per quanto riguarda i dati negativi, infatti, la cancellazione avviene esclusivamente secondo la procedura automatizzata.

Cattivi pagatori e strade alternative

Comparire nei registri del SIC può rappresentare un problema per il debitore, soprattutto se si ha necessità di richiedere un nuovo prestito: gli istituti di credito, infatti, tendono a respingere le richieste di finanziamento dei cattivi pagatori. In queste condizioni, dunque, non sarà semplice ottenere un nuovo finanziamento, ma esistono delle opzioni alternative come la cessione del quinto dello stipendio o della pensione: in tal caso la rata viene prelevata direttamente dalla busta paga e il pagamento è praticamente garantito, motivo per il quale l’istituto di credito accetta il più delle volte le richieste con questo tipo di modalità di pagamento.

Altre opzioni che si dimostrano più che valide in questi casi sono i finanziamenti con delega (detto anche doppio quinto), con fideiussione o cambializzati; bisogna però fare estrema attenzione a questi ultimi, in quanto la firma delle cambiali autorizza l’istituto a procedere al pignoramento dei beni in caso di mancato pagamento.

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