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Chimica verde: Regione lancia un premio da 25mila euro

Un progetto ambizioso che all'interno di MIND favorirà la ricerca di soluzioni innovative nel campo della chimica verde

Chimica verde: Regione lancia un premio da 25mila euro
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Ricerca e innovazione per accompagnare la chimica verde e la Lombardia come capofila di una rete dei territori della chimica europea. Regione Lombardia, su iniziativa dell’assessore allo Sviluppo economico e presidente dell’ECRN (European Chemical Regions Network) Guido Guidesi, ha deciso di intraprendere un percorso volto alla valorizzazione e sostegno concreto al comparto della chimica.

La Lombardia capofila nel campo della chimica green

Sono diversi i progetti messi in campo per le aziende del settore così da favorire un comparto chiave per la nostra economica, considerato che la Lombardia è la prima regione manifatturiera d’Europa e il 98% dei prodotti manifatturieri ha derivazioni dalla chimica.

“L’Europa – è la riflessione di Guidesi - sarà competitiva in futuro se avrà ancora sul suo territorio imprese manifatturiere, la cui base parte dal settore chimico, per cui senza una prioritaria attenzione alla chimica rischia anche il comparto produttivo. Supportare innovazione, ricerca e strategia settoriale ci consentirà di guardare al futuro con ottimismo e opportunità anche per le nuove generazioni, sostenibile e innovativa ma la chimica deve tornare ad essere protagonista delle politiche industriali ed economiche”.

Del resto, con oltre 45.000 addetti e un fatturato pari a 27 miliardi di euro nel 2022 (dati Federchimica), la Lombardia mostra una vera e propria vocazione nei confronti della chimica, tanto da identificare un distretto tecnologico di vitale importanza non solo per l’Italia, ma per l’intero panorama continentale: risulta infatti tra le prime sei Regioni europee per numero di addetti. In termini di export, la chimica lombarda ha prodotto 18,3 miliardi di euro nel 2022, ben il 42% dell’export chimico nazionale (la media manifatturiera è pari al 26%). La Lombardia, nel contesto nazionale ed europeo, fa quindi la parte del leone nel campo della chimica verde.

Il progetto "Chimica verde per un futuro sostenibile"

I prodotti generati dal comparto green del settore chimico sono utilizzati da imprese di diversi settori, creando un ecosistema di aziende interconnesso che spazia dall’agroalimentare al tessile. Regione Lombardia sta lavorando esattamente per consolidare e sviluppare queste interconnessioni virtuose. In quest'ottica si inserisce il programma "Chimica verde Lombardia per un futuro sostenibile 2024" presentato lunedì al Mind di Milano. Si tratta del frutto di un protocollo di intesa siglato da Regione Lombardia e Federated Innovation @MIND, ovvero il modello collaborativo pubblico-privato nato nel 2021 come driver di innovazione del distretto MIND Milano Innovation District.

L’incontro è stato anche un momento importante di confronto anche con Pierangelo Metrangolo, Professore ordinario del Politecnico di Milano e Igor De Biasio, Amministratore Delegato Arexpo che ha sottolineato quanto

“Pubblico e privato siano impegnati insieme per lo sviluppo di progetti comuni per affrontare insieme le sfide del futuro in un settore strategico come quello della chimica. Questa è la strada maestra per lo sviluppo della nostra Regione e dell’intero Paese e per Arexpo è anche la dimostrazione che aver puntato su MIND e sulla collaborazione tra soggetti diversi sia stata una scelta giusta e lungimirante”.

 

L’obiettivo è favorire una collaborazione virtuosa tra le aziende dell’industria chimica sostenibile e i protagonisti dell’ecosistema dell’innovazione come spinoff universitari e startup. Il programma favorirà la ricerca di soluzioni innovative nel campo della chimica verde il cui contributo, in un mercato caratterizzato da una competizione globale, risulta fondamentale per consentire agli attori del settore della Regione Lombardia di accedere a talenti, brevetti e tecnologie e di attivare percorsi di sviluppo industriale anche attraverso l’attrazione di capitali pubblici e/o privati.

Il progetto nel concreto

Il piano si articola in tre fasi. La prima consiste in una manifestazione d’interesse da parte di imprese che operano in Lombardia nei settori delle materie prime organiche, inorganiche e biomasse, della chimica di base e della chimica fine e specialistica e anche le imprese dei settori utilizzatori. Queste aziende dovranno indicare le aree di innovazione prioritarie sulle quali intendono individuare soluzioni innovative.

La seconda fase prevede l’entrata in scena di spinoff universitari e startup che, attraverso una ‘Call for Ideas’, presenteranno le loro proposte di innovazione.

Dopodiché, come terza e ultima fase, i progetti delle startup selezionati da una giuria qualificata parteciperanno a un ‘Matching Day’, previsto a ottobre a Palazzo Lombardia, con un premio da 25mila euro messo a disposizione da Regione Lombardia e la possibilità di usufruire di una giornata di servizio di tutoring gestito da Federated Innovation, con il supporto di Cariplo Factory, per valutare una potenziale collaborazione con le imprese che hanno preso parte alla manifestazione di interesse.

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