Il commento

Chiusura ex "Valli&Valli", Ponti "Duro colpo per la Brianza"

"Ho depositato una richiesta di audizione urgente alla IV Commissione Attività Produttive della Regione Lombardia, sperando che l’amministratore delegato  di Assa Abloy Italia, possa ripensare a questa drammatica e ingiustificata scelta"

Chiusura ex "Valli&Valli", Ponti "Duro colpo per la Brianza"
Pubblicato:

“L’inaspettata decisione di chiudere in tempi rapidissimi lo stabilimento della Valli&Valli di Renate (un tempo Valli&Colombo), ha colto di sorpresa anche gli stessi dipendenti della multinazionale svedese Assa Abloy e getta quasi 40 famiglie nell’ avvilimento e nell’incertezza”. A dirlo è Gigi Ponti, consigliere regionale del Pd, il quale ha poi precisato: “Ritengo che una tale decisione sia da contrastare con assoluta risolutezza, tenendo conto del valore storico e sociale di un’azienda che ha contribuito a far crescere il made in Brianza nel mondo.

Auspico che tutte le forze politiche, le Istituzioni dalla Provincia alla Regione e ai rappresentanti brianzoli al Parlamento, facciano quadrato con lavoratori e sindacati per scongiurare un amaro epilogo a quella che è una eccellenza del territorio”.

Chiusura ex "Valli&Valli",  il commento di Gigi Ponti

Aggiunge il consigliere: “Proprio all’alba dei 90 anni di attività, l’azienda che per decenni è stata leader di mercato, grazie alle intuizioni imprenditoriali delle famiglie Valli e Colombo e dagli anni ‘90  da quelle di Carlo Edoardo Valli - imprenditore noto in Brianza che ha guidato per anni l’Associazione Industriali e la Camera di Commercio - viene rubricata con una lettera inviata a clienti e fornitori a semplice ramo secco da tagliare al più presto. E se non ci fossero di mezzo le vite e il futuro di decine di famiglie, si potrebbe definire questa situazione come surreale”.

Per il consigliere Gigi Ponti, “la gestione del management della multinazionale svedese e le discutibili scelte commerciali hanno eroso a dismisura i ricavi in un mercato che, al contrario, si mantiene florido. Si tratta di errori che vengono quindi scaricati sulle lavoratrici e lavoratori dello stabilimento di Renate, senza alcun ripensamento o piano di rilancio”.

La richiesta di una audizione in Regione

Conclude Ponti: “Per parte mia, ho depositato una richiesta di audizione urgente alla IV Commissione Attività Produttive della Regione Lombardia, sperando che l’amministratore delegato  di Assa Abloy Italia, possa ripensare a questa drammatica e ingiustificata scelta.  Le organizzazioni sindacali, infatti, hanno evidenziato con enorme rammarico il rifiuto di esplorare percorsi alternativi che potrebbero portare, senza particolari interventi, al rilancio di questa realtà riconosciuta in tutto il mondo e alla salvaguardia dei posti di lavoro. Per questo motivo rinnovando l’invito, senza distinzione alcuna, a Istituzioni e partiti di lavorare insieme a favore delle lavoratrici e dei lavoratori alle quali si sta cambiando la vita con una comunicazione annunciata il 5 settembre in modo improvviso, sbrigativo e a mio parere irrispettoso”.

( in copertina Gigi Ponti - foto archivio)

Seguici sui nostri canali
Necrologie