Costruire una casa in legno con l’ecobonus 110%: guida agli incentivi

Costruire una casa in legno con l’ecobonus 110%: guida agli incentivi
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Quello della bioedilizia è un vero e proprio boom: il settore dell’edilizia in legno sta conoscendo una crescita continua in varie regioni italiane, che si modellano a immagine di alcune zone del Nord Europa, dove le abitazioni in legno dominano da sempre il panorama.

Le case in legno come quelle offerte da https://www.pineca.it, leader nel settore della bioedilizia, si vanno dunque diffondendo sempre di più in alcune regioni del Nord Italia (con punte in Trentino-Alto Adige, Veneto e Lombardia), così come anche in alcune zone del Sud, offrendo ai loro abitanti tutta una serie di vantaggi, oggi accentuati da agevolazioni finanziarie come quelle costituite dall’ecobonus 110%.

I bonus per le case in legno

Costruire una casa in legno – scoprendo tutti i vantaggi legati alla qualità del materiale e della struttura – è oggi più facile e conveniente grazie a tutta una serie di bonus che agevolano molto chiunque possieda un terreno su cui edificare un’abitazione in bioedilizia.

Nel dettaglio, il super ecobonus 110% permette di riedificare una casa demolita, a patto di migliorarne l’efficienza energetica e mantenere invariate le dimensioni rispetto all’abitazione abbattuta. Per quel che riguarda il primo fattore, un tecnico professionista dovrà rilasciare un Attestato di Prestazione Energetica (il certificato A.P.E.) prima della demolizione e dopo la riedificazione, così da dimostrare il salto di categoria energetica dell’abitazione stessa. Nello specifico, è necessario che la nuova casa in legno sia di almeno due classi energetiche migliore della precedente, mantenendo al contempo invariato il proprio volume (secondo fattore).

Altri due bonus invece sono stati pensati per migliorare ulteriormente i vantaggi di cui una casa in legno è già dotata. Il sisma bonus e l’eco bonus, nello specifico, sono pensati per essere validi fino a Dicembre 2021, e fanno riferimento, rispettivamente, al miglioramento delle proprietà antisismiche e all’avanzamento della classe energetica della casa in questione.

L’ecobonus consiste in una detrazione pari fino al 65% delle spese necessarie alla riqualificazione energetica dell’abitazione in bioedilizia (di per sé già dotate, grazie al materiale isolante di cui sono costituite, di ottime prestazioni in fatto di isolamento termico e dunque di risparmio energetico). Il sisma bonus, dal canto suo, consiste in un’agevolazione – in termini di detrazioni fiscali – che va dal 50% all’85% per tutti quei lavori che hanno lo scopo di migliorare le proprietà antisismiche di una costruzione in legno (con conseguente aumento della sicurezza per i suoi abitanti).

Non solo bonus: finanziamenti europei e mutui green

La bioedilizia – va da sé – è una forma di edilizia che ha particolarmente a cuore l’ambiente: a supporto di questa affermazione vanno tutti gli elementi che costituiscono l’iter di costruzione di una casa in legno, dal reperimento dei materiali, fino alla loro lavorazione, passando per le ottime prestazioni energetiche garantite a edificazione conclusa. In questo senso, la costruzione di una casa in legno va incontro a tutte quelle politiche europee che hanno come obiettivo il risparmio energetico, l’ambiente e l’uso intelligente e green delle risorse ambientali.

Rivolgendosi a un professionista e proponendogli – o mettendo a punto con lui – un progetto green ed ecosostenibile, sarà possibile avere una possibilità per ottenere un ulteriore finanziamento a livello europeo per la costruzione di una casa in legno (pur non esistendo nel dettaglio fondi europei espressamente dedicati alla bioedilizia). 

La costruzione di una nuova casa in legno non è oggetto di particolari bonus (il superbonus, infatti, si riferisce unicamente alla demolizione e riedificazione di un’abitazione già esistente). Tuttavia, per l’edificazione della prima casa (compresa una in bioedilizia), è prevista un’aliquota IVA pari al 4%, che conferisce un vantaggio economico nell’immediato. Le detrazioni fiscali, invece, tendono a dare un vantaggio sul più lungo periodo.

Ulteriori detrazioni IRPEF (fino al 50%) coprono invece la spesa legata all’acquisto di mobili ed elettrodomestici a ridotto impatto energetico, a patto tuttavia che l’acquisto sia effettuato in un’ottica di ristrutturazione e riqualificazione energetica dell’intero immobile.

A questi bonus e alle detrazioni IVA e IRPEF, infine, si somma oggi un più facile accesso a tutti quei mutui green pensati, appunto, come finanziamenti a interesse ridotto destinati a un’edilizia ecologica e “verde”, sempre più attenta all’ambiente e alle migliorie volte a ridurre il consumo energetico (a patto, tuttavia, che il miglioramento dei consumi sia pari ad almeno il 30% o che la casa acquistata sia di classe energetica A o B).

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