Dopo quattro giorni di intenso negoziato si è giunti, nel tardo pomeriggio di sabato 22 novembre, alla firma per il rinnovo del CCNL 2025-28 che avranno gli oltre milione e mezzo di metalmeccanici in busta paga.
Firmato il rinnovo, ecco le novità del contratto dei metalmeccanici
Il contratto scaduto a giugno 2024 è stato rinnovato dopo 17 mesi durante i quali si è consumato una rottura del tavolo di trattativa, ripreso il 15 luglio 2025, grazie alla mobilitazione di tutti i metalmeccanici con 40 ore di sciopero e manifestazioni in tutt’Italia. Questo ha consentito di ottenere la definizione degli aumenti contrattuali pari al 9,64%, superiore al tasso di inflazione Ipca previsto del 7,20%.
L’aumento mensile al livello medio (C3 ex 5°liv.) è di 205,32 euro, di cui la prima rata è stata già erogata per 27,70 euro il 1 di giugno 2025, a cui seguiranno le rate per i prossimi anni: 53,17 € il 1° giugno 2026; 59,58 € il 1°giugno 2027; 64,87 € il 1° giugno 2028.
I Flexible benefit aumentano da 200 euro a 250 euro da erogare entro febbraio 2026.
Le novità
Oltre agli aumenti salariali, il nuovo contratto porta rilevanti miglioramenti sulle parti normative nel dettaglio:
• Nuove tutele per le persone con patologie oncologiche e con disabilità;
• Ridotto di 8 ore l’orario di lavoro per il personale coinvolto sui 21 turni;
• Introdotta la clausola di stabilizzazione per i contratti a termine pari al 20%
• Per lo Staff-leasing, è stato introdotto il diritto di assunzione dopo 48 mesi;
• Definite contrattualmente le causali soggettive e oggettive per i contratti a tempo determinato e somministrato;
• Politiche di genere, rafforzamento ruolo RSU nell’ambito del rapporto biennale;
• Rafforzata la formazione degli RLS con ulteriori 8 ore, istituito obbligo dell’analisi incidentale infortuni e delle segnalazioni dei quasi infortuni nonché delle segnalazioni di rischio;
• In materia di Appalti è stato introdotto l’obbligo in capo alle aziende con più di 400 dipendenti di fornire alle Rsu uno schema informativo contenete informazione su ditte in appalto, normativa su cambio appalto e appalta di lunga durata;
• Rafforzato il diritto soggettivo alla formazione e strutturato lo strumento “Metapprendo” con contributo strutturale;
• Migliorata la normativa in materia di PAR (permessi retribuiti) attraverso la riduzione del preavviso e della percentuale di assenza, introducendo 3 episodi di assenze senza preavviso;
• Per la malattia figlio fino a 4 anni, numero 3 giorni di permesso retribuito;
• Previsto un periodo da 1 mese a due di astensione per i lavoratori migranti per favorirne il ricongiungimento familiare;
“Ora far vivere il contratto nelle fabbriche”
“Ottime notizie per gli oltre 70 mila lavoratori metalmeccanici delle province di Monza Brianza e Lecco” è il commento del Segretario Generale della FIM Monza Brianza Lecco, Enrico Vacca dopo la firma del contratto. “Dopo 17 mesi di lotta, che anche sul nostro territorio ha visto una partecipazione assidua e forte da parte di lavoratrici e lavoratori, abbiamo ottenuto un risultato che dal punto di vista economico bisogna considerare assolutamente soddisfacente, superiore all’IPCA, e che per la prima volta apre la strada anche ad alcune importanti innovazioni normative. Ora diventa assolutamente fondamentale far vivere il contratto dentro le fabbriche metalmeccaniche del territorio perché averlo firmato è certamente il passo fondamentale, ma il contratto vive nelle fabbriche accanto ai lavoratori e lavoratrici ogni giorno, questo è il compito delle organizzazioni sindacali e delle rappresentanze sindacali all’interno delle fabbriche metalmeccaniche del territorio di Monza e Lecco”.
(foto archivio)