"In Brianza il 15% dei lavoratori a rischio povertà"
Lo dice un'indagine compiuta da Cgil Brianza e Cisl Mbl.
"Molti lavoratori a rischio povertà". Secondo una ricerca condotta da Cisl e Cgil, anche in Brianza, il 15% dei lavoratori è in condizione di vulnerabilità.
"Molti lavoratori a rischio povertà"
A volte avere il lavoro non è sufficiente a preservare dalla povertà: anche in Brianza i dipendenti rischiano di cadere in questa spirale. Lo dice un'indagine, compiuta da Cgil Brianza e Cisl Mbl, secondo la quale il 15% dei lavoratori vive in condizioni di vulnerabilità economica pur avendo un'occupazione stabile.
"Anche nella nostra zona, che è certamente una delle più ricche - spiega Sergio Venezia che ha curato la ricerca per conto della Cisl Mbl - molte famiglie vivono sul filo del rasoio: basta che la moglie perda il lavoro o che un debito si aggiunga ad altri debiti, che la situazione si deteriora e si rischia di cadere nel vortice della povertà".
La ricerca di concentra nel Caratese
L'indagine si è focalizzata sul Caratese e ha riguardato una decina di aziende private e un Comune. Ai lavoratori sono stati distribuiti dei questionari. Seicento quelli restituiti compilati. "Un dato positivo - sottolinea Venezia - che ha permesso di fare un'analisi seria e attendibile. Ebbene, il 15% dei lavoratori è in condizioni di vulnerabilità economica. E stiamo parlando di lavoratori di realtà consolidate, che non hanno conosciuto la crisi - spiega Venezia.
La figura del delegato sociale
"Come sindacato - conclude Venezia - puntiamo molto sulla figura del delegato sociale". Sostanzialmente si tratta di una persona in grado di monitorare le situazioni più delicate all'interno dell'azienda. Deve conoscere i servizi offerti dal settore pubblico e del terzo settore sul territorio. Solo così può indirizzare le persone in difficoltà e aiutarle a risolvere i loro problemi economici".