La Canali nega qualsiasi trattativa. Dipendenti in sciopero

La Canali, dopo l'incontro con i sindacati, conferma la chiusura dello stabilimento di Carate Brianza e il licenziamento dei 134 dipendenti

La Canali nega qualsiasi trattativa. Dipendenti in sciopero
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La Canali Spa nega la trattativa e conferma i licenziamenti

I sindacati hanno chiesto l'immediato ritiro della procedura di licenziamento collettivo e l'apertura di un tavolo di discussione. Ma la Canali Spa ha negato qualsiasi trattativa confermando la chiusura dello stabilimento di Carate Brianza e il licenziamento dei 134 dipendenti.

La notizia è arrivata pochi minuti fa al termine dell'incontro che si è svolto questa mattina in Confindustria tra i vertici aziendali e i sindacati, dopo che ieri l'annuncio della chiusura era arrivato come una doccia fredda tra gli operai dello stabilimento.

La condanna dei sindacati

"Condanniamo fermamente il vergognoso comportamento dell'azienda Canali" - fanno sapere in una nota congiunta i sindacati e l'RSU, Organismo collettivo interno rappresentativo di tutti i lavoratori. "Solo un mese fa si chiudeva un periodo di utilizzo di un anno del contratto di solidarietà, con la successiva uscita attraverso una procedura di mobilità di 75 lavoratori e la riduzione dell'orario per altri 39".
"Eravamo convinti - proseguono in una nota i sindacalisti - che questo percorso di riorganizzazione doloroso per tutti i lavoratori avesse raggiunto l'obiettivo del risanamento del sito ma così non è stato".

L'incontro in Confindustria

Nell'incontro odierno i sindacati hanno chiesto l'immediato ritiro della procedura di licenziamento collettivo e la contestuale apertura di un tavolo di discussione per mantenere i posti di lavoro.

"L'azienda però ha negato la possibilità continuando irresponsabilmente con la volontà licenziare 134 lavoratori di cui 130 donne".

Le richieste

Sindacati e lavoratori ora chiedono a gran voce un passo indietro e un cambio di rotta e annunciano uno sciopero di 8 ore per la giornata di domani, mercoledì 18 ottobre, e un presidio davanti ai cancello dello stabilimento di via Del Valà.
"Ci vediamo costretti ad aprire un percorso di mobilitazione con tutte le conseguenze che comporta. Percorreremo tutte le iniziative idonee e non lasceremo nulla di intentato per raggiungere una soluzione della vertenza che possa evitare la chiusura del sito Canali di Carate Brianza. Coinvolgeremo la cittadinanza, le Istituzioni e i mass media con il massimo impegno - concludono i sindacati.

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