Coinvolti 150 dipendenti

La Riello pensa ad un trasferimento dei lavoratori da Lecco alla Brianza. I sindacati "Serve un confronto"

"In questo trasferimento verranno coinvolti 150 dipendenti con il rischio di una dispersione di professionalità, oltre che una ricaduta socio economica per il territorio lecchese"

La Riello pensa ad un trasferimento dei lavoratori da Lecco alla Brianza. I sindacati "Serve un confronto"
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Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil chiedono un tavolo di confronto istituzione urgente per discutere con la direzione della Riello il piano di riorganizzazione aziendale territoriale annunciato il 4 aprile. Come riportano i colleghi di PrimaLecco.it, lo hanno fatto con lettera inviata a Mauro Gattinoni, sindaco di Lecco, e ad Alessandra Hoffman, presidente della Provincia di Lecco. In gioco il futuro dei lavoratori lecchesi destinati ad essere trasferiti in Brianza.

Riello, lavoratori lecchesi trasferiti in Brianza: "Serve un confronto"

"La società ci ha comunicato la propria intenzione trasferire tutte le attività compresa la Ricerca e sviluppo da Lecco a Villasanta entro la fine del 2023 – è scritto nella lettera -. La direzione aziendale ha motivato la decisione che è loro intenzione sviluppare un investimento strutturale presso un’area già di loro proprietà, oggi dismessa. L’investimento di 16 milioni di dollari si pone l’obiettivo nel breve e medio termine di realizzare ex novo una struttura di circa 6.000 mq in grado di ospitare i lavoratori di ricerca e sviluppo e tutta l’area amministrativa proveniente da Lecco".

Secondo la dirigenza, l’obiettivo è realizzare un polo europeo di ricerca per lo sviluppo tecnologico di pompe di calore e delle nuove tecnologie per caldaie residenziali a basso impatto ambientale.

"Sottoponiamo alla vostra attenzione questa delicata situazione – è scritto nella nota indirizzata a sindaco e presidente della provincia -. Come più volte ribadito alla direzione aziendale, riteniamo che l’attuale sito lecchese abbia tutte le necessarie caratteristiche utili e funzionali per adattare gli attuali laboratori di ricerca e sviluppo dove già peraltro si realizza parte di questa attività". Una sfida che, a parere di Fim, Fiom e Uilm, potrebbe essere proficuamente giocata insieme al polo universitario del Politecnico di Milano.

"In questo trasferimento verranno coinvolti 150 dipendenti con il rischio di una dispersione di professionalità, oltre che una ricaduta socio economica per il territorio lecchese – conclude Pier CapelliFim Cisl Mbl -. Chiediamo pertanto l’apertura di un tavolo di confronto istituzionale sul piano di riorganizzazione".

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