E’ in programma venerdì, nella sede di Assolombarda, il primo incontro tra le rappresentanze sindacali e la dirigenza della «Stäubli Italia», multinazionale svizzera, che ha aperto una procedura di licenziamento collettivo per 45 dei 150 dipendenti dello storico sito produttivo di via Rivera a Carate Brianza.
I sindacati: ritiro deli licenziamenti e confronto
Lo hanno reso noto le rappresentanze di Fiom Cgil e Fim Cisl Brianza che hanno ribadito la propria ferma posizione: ritiro dei licenziamenti e apertura di un reale confronto, funzionale a gestire la crisi in cui versa la società e finalizzato a ridurre quanto più possibile l’impatto sulle lavoratrici e sui lavoratori.
L’incontro inizialmente programmato per lo scorso venerdì è stato ricalendarizzato per la mobilitazione nazionale indetta da Unione Sindacale di Base (Usb) e Cgil dopo il blocco della missione Global Sumund Flotilla per Gaza da parte di Israele.
Il gruppo, con sede in Svizzera specializzato nel settore della robotica e della meccatronica, ha annunciato 45 esuberi e un piano per spostare in Francia una parte dell’attività produttiva del sito di Carate Brianza aperto nel 1984. All’origine dei licenziamenti – annunciati dopo un anno e mezzo di cassa integrazione ordinaria degli addetti – ci sarebbero un’importante riduzione dei volumi e un significativo rallentamento della produzione specie per quel che riguarda il settore dell’industria tessile.