Linkra-Compel: presidio ad Agrate contro i tagli al personale dopo l'acquisizione di Cordon

Linkra-Compel: presidio ad Agrate contro i tagli al personale dopo l'acquisizione di Cordon
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Linkra-Compel: presidio ad Agrate contro i tagli al personale dopo l'acquisizione di Cordon. Come annunciato questa mattina fuori dai cancelli della ditta c'erano sindacati, lavoratori e anche il sindaco Ezio Colombo.

Linkra-Compel: presidio contro i tagli al personale

Si è tenuto questa mattina, come annunciato, il presidio fuori dai cancelli della ditta Cordon - ex Linkra Compel - organizzato dai sindacati a seguito dell'annuncio, pochi giorni fa, dei tagli al personale.

Come già spiegato nel dettaglio in questo articolo nell'incontro tra vertici aziendali e sindacati dello scorso giovedì 4 aprile, per la definizione dell’acquisizione di ramo d’azienda da parte della francesce Cordon, la società d’oltralpe aveva annunciato a sorpresa di essere interessata ad acquisire solo 97 dei 147 addetti ceduti da Linkra-Compel

Una doccia gelata per i sindacati e soprattutto per i lavoratori che questa mattina si sono riuniti in assemblea sindacale per decidere come procedere e le eventuali iniziative di mobilitazione necessarie a difesa dei posti di lavoro.

Il sindaco di Agrate Brianza al presidio questa mattina

Lavoratori e sindacalisti hanno poi incontrato fuori dai cancelli anche il sindaco di Agrate Brianza, Ezio Colombo, che ha ascoltato i dipendenti e le loro preoccupazioni.

In attesa di un nuovo incontro tra le parti, già fissato per venerdì 12 aprile, resta dunque grande tensione tra i lavoratori che hanno appreso la notizia dei licenziamenti all'improvviso e che ora temono per il loro futuro lavorativo.

La vicenda

Una vicenda complicata quella di Linkra-Compel. Le due società, con sedi come detto ad Agrate e Cornate, sono in amministrazione controllata dall'inizio del 2017. A seguito della chiusura si era fatta avanti Cordon che, con il meccanismo dell’affitto del ramo d’azienda (e dello stabilimento di Agrate), aveva “salvato” 147 dei quasi 450 lavoratori. Per gli altri si era aperta la cassa integrazione straordinaria. Gli accordi prevedevano una successiva acquisizione definitiva del ramo d’azienda. Ed è quanto è avvenuto in questi giorni, con l’annuncio beffa però del taglio di 50 dei 147 addetti.

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