Braccia incrociate

Lunedì sciopero dei mezzi pubblici di 4 ore

Possibili disagi durante tutta la mattinata

Lunedì sciopero dei mezzi pubblici di 4 ore
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Sciopero dei mezzi pubblici lunedì mattina indetto dai sindacati. I lavoratori incroceranno le braccia per chiedere il rinnovo del contratto e maggiore sicurezza durante il turno di lavoro.

Sciopero dei mezzi pubblici

Per lunedì 8 febbraio, con distinte proclamazioni, le segreterie nazionali delle OO.SS. FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FAISA CISAL, UGL e la O.S. FAST CONFSAL, hanno proclamato, a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale, uno sciopero di 4 ore, cui ha aderito anche la segreteria territoriale di Milano della O.S. ORSA Trasporti, che interesserà anche i lavoratori del Gruppo ATM. Per le linee gestite da NET - Nord Est Trasporti - l’agitazione è possibile nella città di Monza solo nella fascia oraria dalle ore 9 alle 11,50 per il servizio urbano. Per il servizio extra urbano l’agitazione è possibile solo nella fascia oraria dalle 8,45 alle 12,45.

Le recriminazioni dei sindacati

“I motivi dello sciopero sono molti e si sommano a quelli che quotidianamente devono affrontare i nostri autisti - dichiara Sara Tripodi, segretario generale Filt Cgil Monza e Brianza -; una volta il mestiere dell’autista era riconosciuto anche dalla collettività, oggi non sono altro che numeri, capro espiatorio da parte della collettività di tutte la inefficienze del servizio. I carichi di lavoro e le responsabilità sono maggiori e non corrisposte da un salario dignitoso. Il traffico cittadino ed extraurbano è triplicato e senza una rete infrastrutturale adeguata, Tutti i giorni bisogna fare i conti con il traffico, con il rispetto del codice della strada, con percorrenze non realistiche che caricano di stress il personale. A questo si aggiunge la scelta scellerata di alcune società quali Autoguidovie di attuare la digitalizzazione a discapito della sicurezza di chi viaggia sul mezzo, infatti secondo nuove disposizioni aziendali durante la propria attività lavorativa (la guida) dovrebbe controllare l’app aziendale per verificare eventuali variazioni della viabilità. Crediamo che sia necessaria un’inversione di tendenza ed una riforma di un sistema davvero ancora troppo frammentato soprattutto nella nostra provincia. Per queste e molte altre ragioni la mobilitazione è l’unica strada percorribile!”

L'appello a scuola e studenti

Le organizzazioni sindacali del territorio, consapevoli del possibile disagio, soprattutto al mondo della scuola, il 4 febbraio hanno inviato una lettera aperta ad insegnati, genitori e studenti con l’obiettivo di sensibilizzare rispetto ai motivi dello sciopero ed ai problemi irrisolti della mobilità in Brianza e che la pandemia non ha fatto altro che aggravare.

"Le organizzazioni sindacali, quindi chiedono la solidarietà agli utenti del servizio di trasporto pubblico e soprattutto del mondo delle scuole, sottolineando l’importanza della riapertura delle scuole e della volontà da parte del comparto di trasportare le persone in sicurezza, sicurezza che include anche il personale autista - hanno affermato Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - In questi mesi di emergenza sanitaria le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale hanno continuato a fornire il loro indispensabile contributo e alcune di queste persone si sono ammalate. Altri dipendenti sono stati posti in cassa integrazione vedendo, come molti altri lavoratori nel Paese, drasticamente ridotto il proprio reddito. Per questo bisogna superare il diktat delle aziende del settore, che vorrebbero negare il rinnovo del contratto, azzerando il triennio 2018/2020. Prima della pandemia il personale di trasporto pubblico era oggetto di aggressioni, per un brevissimo periodo è stato considerato un eroe, ma solo a parole. E’ necessaria una riforma del settore, che anche nella nostra provincia garantisca una mobilità sostenibile, capillare ed universale, ma soprattutto coordinata in una logica di sistema in cui le istituzioni e l’agenzia di bacino devono fare la propria parte! La paura dei sindacati è che se non si interviene immediatamente con un coordinamento complessivo, l’offerta di trasporto pubblico verrà ulteriormente indebolita".

 

 

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