Il commento

Manovra economica 2025, la Cisl MB "Molte conferme e poche novità"

La Segretaria Annalisa Caron: "È urgente dare certezze a chi è già in pensione e un progetto chiaro e sostenibile per le nuove generazioni"

Manovra economica 2025, la Cisl MB "Molte conferme e poche novità"
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"La manovra votata per l’anno 2025 non porta grandi modifiche all’assetto previdenziale. Molte conferme e poche novità. L’entità delle risorse complessivamente a disposizione non hanno permesso di varare nuove flessibilità in uscita e tanto meno di delineare quella riforma strutturale necessaria per garantire a giovani e donne, maggiormente interessati da carriere discontinue, una dignitosa prospettiva al raggiungimento della quiescenza".

Manovra economica 2025, la Cisl MB "Molte conferme e poche novità"

Queste le considerazioni della Cisl Monza Brianza Lecco, su quanto previsto in tema di previdenza nella Manovra Economica 2025. Entra nel dettaglio la Segretaria Annalisa Caron:

"Opzione donna, quota 103 e APE Sociale vengono rinnovate alle medesime condizioni per un’ulteriore annualità. Nulla di nuovo rispetto all’anno precedente ma va evidenziato come i dati forniti dall’INPS, sia a livello nazionale che territoriale, confermino che i requisiti stringenti e il calcolo totalmente contributivo per quota 103 disincentivano le richieste riducendo drasticamente la platea dei possibili beneficiari".

"Un’ulteriore conferma è la volontà di premiare lavoratrici e lavoratori che, pur potendo andare in pensione con Quota 103, decidono comunque di restare a lavoro. Si tratta di un incentivo al posticipo pensione già presente nel 2024: chi sceglie di proseguire l’attività lavorativa dipendente può rinunciare all’accredito della quota a proprio carico (circa il 9%) della contribuzione previdenziale e ritrovarla nella propria busta paga. Da quest’anno le somme erogate a questo titolo non sono soggette a imposizione fiscale. Anche chi aveva già chiesto in precedenza il bonus da quest’anno potrà beneficiare dell’esenzione".

Sanità e pubblica amministrazione

"Nel settore sanitario e della pubblica amministrazione la carenza di medici e di personale trova una risposta parziale nella possibilità di mantenere attivo il rapporto di lavoro fino a 67 anni e anche oltre previo accordo per il trattenimento in servizio fino al compimento del 70mo anno di età - prosegue Caron. La premialità per chi decide di restare a lavorare nel privato, così come la possibilità di prorogare la carriera nel pubblico, sono misure che non possono che farci riflettere sull’urgenza di porre in essere correttivi a un mercato del lavoro che da un lato non può permettersi di perdere figure professionali qualificate e dall’altro non riesce a coinvolgere e formare quote non trascurabili di giovani".

Positività

"Sicuramente positivo l’aumento dello 0,8% per i trattamenti pensionistici entro quattro volte il trattamento minimo (€2.394,44 per il 2024) grazie al meccanismo della rivalutazione (perequazione automatica). È sicuramente un riconoscimento di quanto richiesto con grande determinazione dalla Cisl e dalla Fnp Cisl nel proteggere i diritti dei pensionati e nel salvaguardare il potere d'acquisto delle pensioni, diminuito in maniera evidente a causa dell’inflazione e dei blocchi dell'indicizzazione di questi anni" - aggiunge Caron.

"Se fino a qui l’attenzione è stata per coloro che vedono approssimarsi il termine della vita lavorativa o sono da tempo in pensione, concludiamo questa breve disamina guardando alle misure per chi questo orizzonte è ancora lontano.
L’accesso alla pensione di vecchiaia o anticipata con il sistema contributivo, quindi di persone che hanno iniziato a lavorare dal 1996, potrà tener conto del computo di una o più prestazioni di rendita da previdenza complementare per raggiungere l’importo soglia necessario. Misura dalla portata molto limitata nell’efficacia per questa annualità poiché le persone interessate saranno pochissime proprio per ragioni temporali".

"Unica disposizione innovativa è stata rappresentata dalla condizione che dal 2025 si consentirà di utilizzare la pensione integrativa al fine di raggiungere il requisito di importo minimo di 3,2 volte la pensione sociale, per il pensionamento anticipato. Tale condizione riguarderà le pensioni interamente contributive, accessibili a chi non ha contributi prima del 1996, e di conseguenza il suo utilizzo, per ragioni anagrafiche, interesserà pochissimi nei prossimi anni".

Novità

"Novità: per chi inizia a lavorare nel 2025 è prevista la possibilità di pagare una maggiore aliquota contributiva, non più del 2%, al fine di incrementare il montante contributivo e garantirsi una migliore rendita futura - aggiunge Caron. Attendiamo le modalità attuative, che dovranno essere definite con apposito decreto, per capirne effettività ed e potenzialità. Anche su questo fronte la direzione poteva essere più coraggiosa puntando sull’obbligatorietà della previdenza complementare. Un’altra occasione mancata.
Nella sostanza, una manovra che sul versante previdenziale ha di fatto contenuto i danni ma manca di visione. Non è più tempo di misure a tempo determinato e di corto respiro. È urgente dare certezze a chi è già in pensione e un progetto chiaro e sostenibile per le nuove generazioni".

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