La Regione Lombardia ha presentato oggi a Palazzo Lombardia le Zone di Innovazione e Sviluppo (ZIS), una nuova strategia territoriale che punta a rafforzare la competitività del sistema produttivo lombardo valorizzando le specificità economiche di ciascuna area. L’iniziativa, promossa dal governatore Attilio Fontana e dall’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, è stata illustrata durante l’evento conclusivo di “Lombardia Protagonista – Qui Puoi”, il tour che ha toccato tutte le province della regione per intensificare il dialogo con gli attori del territorio.
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Perché fare le ZIS
Il progetto intende favorire la collaborazione tra imprese, università, enti pubblici, realtà formative e sociali per creare ecosistemi locali riconoscibili a livello nazionale e internazionale. Come ha spiegato il presidente Fontana, l’obiettivo è “valorizzare le specializzazioni produttive e tecnologiche di ciascun territorio”.
“Ogni singola area eccelle in determinati settori economici: come Regione intendiamo dare ulteriore impulso al ‘sistema lombardo’ e alla sua capacità di fare rete. Le Zone di Innovazione e Sviluppo potranno rappresentare un esempio virtuoso di politica industriale che metteremo a disposizione del Paese. La Lombardia è la prima regione manifatturiera d’Europa: mettiamo in campo ogni strumento utile per mantenere e implementare questa nostra peculiarità” ha spiegato.
La Regione assumerà il ruolo di coordinatore tra i diversi soggetti, pubblici e privati, per creare le condizioni che favoriscano la crescita delle imprese, la nascita di startup innovative, lo scambio di conoscenze, la creazione di lavoro qualificato e l’attrazione di investimenti.

Un percorso in due fasi
La realizzazione delle ZIS prevede un iter articolato in due momenti. Nella prima fase, attraverso una manifestazione di interesse che sarà pubblicata nelle prossime settimane, i soggetti interessati potranno presentare congiuntamente un Masterplan preliminare. Il documento dovrà indicare la specializzazione territoriale prescelta, i partecipanti e la governance, gli spazi e i servizi esistenti o da sviluppare, oltre alle prospettive di sostenibilità del progetto. Potranno candidarsi gruppi misti pubblico-privati composti da imprese e startup in qualità di capofila, enti pubblici come Comuni e Province, università, centri di ricerca, enti formativi e realtà del terzo settore. Ogni proposta dovrà essere accompagnata da una lettera di sostegno della Provincia competente.
I progetti che supereranno la selezione accederanno alla seconda fase, dedicata alla negoziazione e alla definizione del Piano strategico definitivo. Con il supporto della Regione verranno individuate le azioni concrete da realizzare con una prospettiva temporale che arriva fino al 2050, lavorando sulla creazione di spazi attrezzati, infrastrutture digitali e percorsi formativi. Sarà inoltre predisposto un sistema di indicatori per monitorare risultati e impatto delle attività. La Regione ha stanziato un milione di euro per la prima fase, con contributi fino a 100.000 euro per coprire il 50% delle spese di consulenza. Ulteriori risorse saranno destinate alla fase successiva. Per ogni provincia potranno essere istituite al massimo due ZIS, senza limiti invece per le candidature interprovinciali.
“Cambiamo per innovare” ha sottolineato l’assessore Guidesi.
“Le ZIS saranno il connettore dei valori aggiunti di cui già disponiamo e che metteremo a sistema, ecosistemi settoriali che innovano in squadra tra aziende, ricerca, formazione, istituzioni e credito. Guardiamo al futuro difendendo il nostro sistema produttivo con l’obiettivo di consegnare opportunità ai giovani”.

Il sostegno degli stakeholder
L’iniziativa ha raccolto il consenso degli stakeholder lombardi intervenuti alla presentazione. “Applaudiamo all’iniziativa di Regione Lombardia” ha detto il presidente di Confindustria Lombardia e Feralpi Group, Giuseppe Pasini.
“Perché attraverso le ZIS si intensifica il lavoro a favore delle imprese e dei territori. Apprezziamo la capacità di visione e la volontà di puntare sui giovani: la Lombardia è il motore dell’Italia, incarna l’eccellenza in tanti comparti e continua a ottenere riconoscimenti internazionali, come dimostra l’andamento delle esportazioni. Le ZIS vanno nella direzione di proseguire su questa strada aiutando i territori a crescere”.
Claudia Sorlini, vicepresidente di Fondazione Cariplo, ha definito positivo:
“lavorare a una prospettiva di sviluppo basata sugli ecosistemi, valorizzando le vocazioni diversificate dei territori lombardi”.
Marco Emilio Orlandi, rettore dell’Università Bicocca e rappresentante del Coordinamento delle Università Lombarde, ha parlato di:
“un’iniziativa ottima che potrà dare risultati importanti intervenendo sul tema della regia e della ‘messa a sistema’ delle eccellenze e dei punti di forza che caratterizzano la Lombardia”.
All’incontro hanno partecipato anche il vicepresidente Marco Alparone e l’assessore regionale all’Università ricerca e innovazione Alessandro Fermi.