St Microelectronics, quali sono le novità dopo l'incontro in Regione con il ministro Urso
Viene confermata la necessità per l’azienda della chiusura del reparto a 200 mm. Enrico Vacca, Segretario Generale FIM CISL Monza Brianza: "Inevitabile un incremento dello stato di mobilitazione dell’impianto di Agrate Brianza"

La conferma del piano presentato lo scorso 22 aprile, con un solo passo avanti - definito "insufficiente" - che riguarda una "timida accelerazione sugli investimenti" ma senza alcun aumento degli stessi.
St Microelectronics, quali sono le novità dopo l'incontro in Regione con il ministro Urso
Questo in sostanza il bilancio dell'incontro su St Microelectronics avvenuto oggi presso Regione Lombardia alla presenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
A fornire un primo resoconto del vertice di oggi è stato Enrico Vacca, Segretario Generale FIM CISL Monza Brianza Lecco, presente all'incontro.
"Nell’incontro di oggi presso Regione Lombardia alla presenza del ministro Urso l'azienda ha confermato sostanzialmente il piano presentato lo scorso 22 aprile. Unico passo avanti - del tutto insufficiente - una timida accelerazione degli investimenti, peraltro senza alcun aumento degli stessi. Viene confermata la necessità per l’azienda della chiusura del reparto a 200 mm con ovvie gravissime conseguenze dal punto di vista occupazionale".

Queste le parole del Segretario Generle della FIM Cisl, che ribadisce:
"A fronte di questa situazione rimane per noi inevitabile un incremento dello stato di mobilitazione dell’impianto di Agrate Brianza. Prendiamo atto positivamente delle posizioni di critica costruttiva espresse da Regione Lombardia e chiediamo al Governo un intervento urgente per modificare radicalmente l’impianto di un piano che non può essere accettato".
La Cgil "Confermati i nostri timori"

"Le uniche novità annunciate sono l’anticipazione di una parte degli investimenti dal 2027 al 2026 e l’introduzione ad Agrate della produzione di V.I. Power (Vertical Intelligent Power) a 12 pollici. Interventi limitati, che non modificano l’impianto generale del piano e risultano assolutamente insufficienti rispetto alla portata del problema.Come Fiom Cgil Brianza, ribadiamo che non è possibile intervenire dentro l’attuale schema aziendale: servono cambiamenti strutturali, non semplici aggiustamenti cosmetici. L’attuale piano non garantisce né occupazione né prospettiva industriale al sito di Agrate.In questo quadro, chiediamo con forza che ogni azione di trasferimento produttivo venga immediatamente sospesa. Fino a quando non ci sarà un nuovo piano industriale condiviso, è necessario interrompere ogni iniziativa unilaterale che possa compromettere ulteriormente l’integrità del sito. Il rispetto delle sedi di confronto passa anche da questo.Chiediamo al Ministro Urso di assumersi pienamente le sue responsabilità: non basta prendere atto del problema, è necessario creare le condizioni affinché l’azienda sia chiamata a rivedere radicalmente il piano.La Fiom continuerà a insistere, a mobilitarsi e a portare proposte: Agrate merita una vera strategia di rilancio, non l’illusione di piccoli correttivi. L’industria del futuro ha bisogno di visione, di tecnologia e di lavoro stabile.”
La posizione delle Rsu
Intanto, lo ricordiamo, martedì e mercoledì 20 e 21 maggio, le Rsu della sede di via Olivetti ad Agrate Brianza della multinazionale italo-francese Stmicroelectronics, hanno proclamato otto ore di sciopero per dire no ai tagli e difendere il futuro del sito.
"Nelle ultime settimane in tanti abbiamo assistito al deprimente spettacolo della presentazione di un piano industriale definito con un eufemismo “strategico”, ma che per il sito di Agrate si traduce in tagli occupazionali e zero investimenti - hanno fatto sapere neglii ultimi giorni le rappresentanze sindacali unitarie che fanno il punto anche sui vari reparti - I risultati disastrosi dell'attuale top management vengono fatti pagare tutti al sito di Agrate: verranno trasferiti molti dei nostri prodotti in altri siti dell’azienda ma anche infoundries cinesi con la chiusura di AG8 e EWS. Alla luce di questi trasferimenti si prevedono per il nostro sito 1.500 esuberi nonostante le "rassicurazioni" di ridurli a 800. Non si prevede nessuna strategia di ripresa, dato che non si investe in R&D di prodotto o di processo e non c’è l’ambizione di sviluppare nuove tecnologie. Per R3 si prospetta la saturazione di solo metà della sua capacità produttiva entro il 2027, con il rischio serio di vedere i nostri prodotti spostati nel fab Crolles300 avviato danni e in espansione con investimenti certi e sostanziosi".
"Di fronte a queste scelte, miopi sul futuro e irriconoscenti rispetto a tutti gli sforzi fatti fino ad ora dai lavoratori e dalle lavoratrici (i prodotti principali di Agrate, non hanno sofferto come tutti gli altri prodotti corporate in questi ultimi due anni!) - prosegue la nota - rigettiamo completamente il piano industriale proposto dal management e, soprattutto, le sue ricadute occupazionali; chiediamo al Governo italiano, in quanto azionista di ST, di fermare questo piano e di pretenderne uno nuovo che garantisca lo sviluppo di Agrate contribuendovi con investimenti pubblici; non vogliamo discutere un piano che pare l’eutanasia del sito di Agrate!".
L'appello alla mobilitazione per il 20 e 21 maggio
"Mobilitiamoci e lottiamo per difendere i posti di lavoro e il futuro del sito di Agrate". Lo sciopero incomincerà martedì 20 maggio con il secondo turno, di notte, per poi proseguire mercoledì 21 maggio, dalle 5.30 alle 14.30 con un presidio davanti ai tornelli di via Olivetti.
La smentita dell'azienda
Dal canto suo l'azienda nel pomeriggio di oggi, venerdì 16 maggio, ha diffuso una nota per smentire i sindacati in merito allo spostamento di macchinari dalla sede di Agrate.
"A proposito di quanto affermato da alcune fonti sindacali - si legge nel comunicato - STMicroelectronics smentisce lo spostamento di macchine dai propri siti italiani nell’ambito del programma di ridisegno della propria struttura manifatturiera in Italia. Lo ha dichiarato oggi la Società nel corso dell'incontro in Regione Lombardia convocato per venerdì 16 maggio dall’assessore Guido Guidesi alla presenza del ministro Adolfo Urso. I trasferimenti di singole macchine avvengono fra siti europei nell’ambito delle ordinarie attività manifatturiere di routine.”