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StMicroelectronics, istituto un tavolo permanente presso il Mimit

La Cisl: "Sulla questione degli esuberi e sulla questione degli investimenti dobbiamo segnalare un risultato non ancora soddisfacente". Intanto ieri si è tornati a parlare dell'azienda anche in Regione

StMicroelectronics, istituto un tavolo permanente presso il Mimit
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Da una parte l'azienda ha confermato gli esuberi, parlando di un processo di transizione in cui vi sarebbero 1490 lavoratori "in eccedenza" ad Agrate e 206 lavoratori a Catania e prospettando l'avvio di un confronto per gestire la “fase di transizione occupazionale”, ricorrendo a strumenti di natura conservativa. E poi c'è la richiesta, accolta, da parte dei sindacati di istituire un “tavolo permanente ministeriale” per la discussione della modifica del piano industriale 2027.

StMicroelectronics, istituto un tavolo permanente presso il Mimit

Queste le principali novità emerse sul caso StMicroelctronics, dopo l'incontro del 29 luglio al Mimit, alla presenza del ministro Adolfo Urso e del ministro Giancarlo Giorgetti, dei rappresentanti delle Regioni Lombardia e Sicilia, l’incontro per la discussione per la revisione del piano Industriale 2027 aggiornato lo scorso ottobre e presentato al Capital Market il 20 novembre 2024.

Nel dettaglio la società, ripercorrendo quando illustrato lo scorso 10 aprile al primo incontro tenuto al Mimit ha confermato, nel corso del tavolo, che non è prevista la chiusura di alcun sito produttivo in Italia e che il sito di Catania rafforzerà la propria specializzazione nelle tecnologie di potenza, avviando anche attività di ricerca e sviluppo sul nitruro di gallio mentre il sito di Agrate manterrà il proprio ruolo di riferimento per la potenza intelligente, con un focus sulle tecnologie BCD e MEMS.

La società rispetto alla dimensione occupazionale ha esplicitato, come già detto, che in questo processo di transizione vi sarebbero 1.490 lavoratori in “eccedenza” ad Agrate e 206 lavoratori a Catania. A conclusione del suo intervento la direzione aziendale propone di avviare un confronto per gestire la “fase di transizione occupazionale”, ricorrendo a strumenti di natura conservativa. Inoltre, in caso di accordo con parti istituzionali e sindacali, vi sarebbe il completamento del Full Build Out con la produzione di 8.000 fette entro il dicembre 2027.

La Regione Lombardia ha espresso la propria indisponibilità a sottoscrivere un’intesa, ritenendo che dalle informazioni fornite non emerga in modo chiaro la strategicità del sito di Agrate, contrariamente a quanto più volte affermato dalla società. La Regione Sicilia ha ricordato di aver deliberato un cofinanziamento fino a 300 milioni di euro dell’accordo di programma sottoscritto lo scorso maggio e relativo al sito di Catania che sosterrà il piano Sic oltre il 2032.

A fronte della comunicazione aziendale la parte sindacale ha confermato che solo a fronte di un ritiro degli esuberi e alla sospensione dei trasferimenti di tecnologia verso altri siti produttivi, vi sarà la disponibilità per la discussione della “transizione industriale-occupazionale”.

La Cisl MB: "Risultato non ancora soddisfacente"

“Come FIM CISL Monza Brianza Lecco riteniamo positivo il fatto che, con l'incontro di ieri, il tavolo di ST sia diventato un tavolo permanente presso il Mimit e che sia stato prospettato un allungamento del piano fino al 2030-2032 - ha affermato Enrico Vacca, Segretario FIM CISL Monza Brianza Lecco. Ciò detto, per quanto riguarda invece le aspettative che avevamo rispetto all'intervento del Governo sulla questione degli esuberi e sulla questione degli investimenti dobbiamo segnalare un risultato non ancora soddisfacente, che a nostro modo di vedere ci mette nelle condizioni di dover continuare il percorso di lotta con le lavoratrici e i lavoratori e di confronto con le istituzioni a tutti i livelli, a partire da quelli locali fino a quelli regionali e nazionali, per portare avanti un piano che veda veramente il rilancio del sito ST Microelectronics di Agrate e la salvaguardia dei livelli occupazionali”.

Nel corso dell'ncontro i sindacati hanno ribadito che con questo piano industriale lo stabilimento di Agrate rischia un forte ridimensionamento strategico. È indispensabile rivedere il piano con una prospettiva che superi il 2027 e traguardi almeno il 2032. Rispetto allo stabilimento di Catania è necessario, per mantenere la competitività del sito, dare continuità agli investimenti per arrivare alla produzione delle 5.000 fette di Sic nei tempi definiti.

A termine dell’incontro il Ministero ha accolto la richiesta dei sindacati di istituire un “tavolo permanente ministeriale” per la discussione della modifica del piano industriale 2027. Necessaria la presenza del Mef che in qualità di azionista di Stm potrà sostenere nel Board di Stm un piano industriale che possa traguardare anche per Agrate il 2032, sottolneano le sigle sindacali.

Il prossimo incontro è stato convocato al Mimit il 12 settembre.

Ieri la riunione della Commissione regionale attività produttive

Del caso St si è occupata ieri la IV Commissione regionale attività produttive alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi.

Per Jacopo Dozio, consigliere di Forza Italia, presente all'incontro in Regione:

«Presentare un piano industriale di 1,4 miliardi di euro per il prossimo triennio e allo stesso tempo annunciare una ristrutturazione del personale non ha alcun senso, anzi è una contraddizione totale - ha aggiunto l’esponente azzurro membro della IV Commissione Attività Produttive -. Nel sito brianzolo di via Olivetti sono a rischio ben oltre un migliaio  dipendenti. Non possiamo permetterlo in un settore così strategico come quello dei semiconduttori per il nostro territorio e per l’Italia, dopo che sia il Governo che Regione Lombardia negli anni hanno messo a disposizione risorse economiche per rendere competitiva ST». «Le mie perplessità e le mie preoccupazioni sotto il profilo occupazionale rimangono invariate e spero che grazie all’impegno di Ministeri e Regione Lombardia che sta tenendo il punto con la società si possa arrivare a una soluzione che tuteli la forza lavoro. Intanto il tavolo di confronto tra le parti coinvolte è diventato permanente segno che gli organi politici vogliono continuare a dialogare per risolvere il problema».

Su questa linea anche il commento del consigliere brianzolo Alessandro Corbetta:

“Nell’audizione odierna (di ieri ndr) l’Assessore Guidesi ha relazionato in merito all’incontro di ieri a Roma e lo ringraziamo per aver seguito con grande determinazione quanto stabilito in Consiglio Regionale con la mozione approvata all’unanimità a fine maggio”, dichiara il capogruppo della Lega in Regione Lombardia, eletto nella provincia di Monza e della Brianza.

“Alcune conferme sono positive: il sito di Agrate Brianza è e resta vitale nella propria operatività, con nuove commesse in corso e la conferma che non verranno spostate tecnologie o macchinari della produzione, mentre il tavolo di confronto diventa strutturale con la partecipazione del Ministero dell’Economia e quello delle Imprese e del Made in Italy, a testimonianza della centralità del sito” spiega Corbetta

“E’ tuttavia innegabile che l’incontro di ieri si sia dimostrato interlocutorio e insoddisfacente a causa della mancanza di garanzie prodotte dall’azienda sul tema delle risorse, dei volumi produttivi, dell’occupazione e di un nuovo piano industriale che sancisca, nero su bianco, la strategicità del sito di Agrate, oltre a recuperare il ritardo accumulato sulla tabella di marcia degli investimenti già previsti” aggiunge Corbetta.

“Per questo il pressing sull’azienda e la sinergia istituzionale tra i Ministeri interessati e Regione Lombardia proseguono, con la massima disponibilità a creare le migliori condizioni per lo sviluppo; l’azienda ora deve fare la sua parte con atti concreti. Il prossimo appuntamento al tavolo di Roma sarà a settembre (presumibilmente il giorno 12) ed in quella sede verrà ribadito che Regione Lombardia non intende arretrare nell‘interesse dei lavoratori e del tessuto produttivo di tutto il distretto lombardo della microelettronica” conclude Corbetta.

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