Fibra ottica, l’Italia inizia a ridurre il gap con l’Europa

Si lavora per centrare gli obiettivi UE sulla Gigabit Society entro il 2025. E in arrivo ci sono fondi europei per famiglie, imprese e PA.

Fibra ottica, l’Italia inizia a ridurre il gap con l’Europa
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Tutti vogliono la fibra ottica, ma in Italia c’è ancora tanta strada da fare. Il piano per la digitalizzazione del nostro paese prosegue, e lo fa con una tabella di marcia precisa. Ad indicare gli obiettivi è la Comunicazione UE sulla Gigabit Society. Secondo l’Europa entro il 2025 il 100% delle imprese, delle PA, degli aeroporti e delle stazioni ferroviarie italiane dovrà essere raggiunto da una rete in fibra con velocità di 1 Gbps. E non solo, da qui a cinque anni anche il 100% delle abitazioni private dovrà essere coperto da una rete con velocità fino a 100 Mbps (con possibili upgrade fino a 1 Gbps). In sostanza il 2020 si pone come l’anno in cui la corsa per iniziare a colmare il gap col resto del Vecchio Continente cambierà decisamente passo.

Fibra ottica, quello che è stato fatto

Sono stati fatti passi in avanti verso uno scopo comune: dotare i comuni di un’infrastruttura di rete a banda larga. Il principale attore è Open Fiber: alla fine del 2019 erano 8 milioni le abitazioni raggiunte dalla tecnologia FTTH. In particolare 5,7 milioni appartengono alle cosiddette aree grigie (le zone urbane), contro i 2,3 milioni di abitazioni delle aree bianche, zone maggiormente complicate da raggiungere o con abitazioni isolate. Può essere interessante, e curioso, scoprire a che velocità ciascuno di noi naviga a casa con la fibra o con ADSL. Per fare ciò è possibile utilizzare lo speed test Vodafone, valido per qualsiasi operatore. Va ricordato che la multinazionale di telefonia ha rinnovato a luglio la partnership con Open Fiber. Rilanciando dunque il piano di diffusione di servizi a banda larga nei 7mila comuni appartenenti alle aree bianche.

E quello che ancora c’è da fare

I lavori di cablaggio e la posa dei cavi in fibra ottica si muovono senza sosta. E un ulteriore stimolo per la transizione alla fibra dovrebbe arrivare entro la fine del 2020 dai voucher europei. L’Europa ha infatti stanziato 1,3 miliardi di euro da erogare nell'arco di tre anni e rivolti a famiglie, piccole e medie imprese e pubbliche amministrazioni. Nello specifico, seppur i dettagli siano ancora in fase di definizione dal governo italiano, si parla di un contributo massimo di 300 euro per famiglia, naturalmente secondo ISEE. Ecco poi un aiuto fino a 2mila euro per le PMI e fino a 5mila per scuole e centri per l’impiego. Si viaggia uniti verso la generazione di vantaggi, sia per il settore pubblico che per il privato. Grazie alle tecnologie digitali si parla di e-government, industria 4.0, intelligenza artificiale, telemedicina e internet of things.

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