I giovani investono sull’agricoltura: aumentano del 14% gli imprenditori under 35

I giovani investono sull’agricoltura: aumentano del 14% gli imprenditori under 35
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L’agricoltura ha rappresentato uno dei pilastri portanti dell’economia italiana per decenni, ma poi è stata superata da nuovi mercati più attraenti. Oggi, invece, con il ritorno al biologico e la necessità di ristabilire un contatto più profondo con la natura, è di nuovo considerata uno dei business chiave in cui investire, soprattutto per i giovani. Si tratta di un argomento che merita di essere approfondito, fra dati e considerazioni.

I giovani italiani e le imprese agricole

La crisi ha spinto molti giovani imprenditori a riconsiderare la propria idea di business, e la maggiore attenzione nei confronti delle imprese agricole rientra proprio in questa nuova tendenza. Con le difficoltà economiche e numerosi mercati in calo verticale, ci sono alcuni beni di natura necessaria ai quali nessuno potrà mai fare a meno, come i prodotti della terra.

In quest’ottica, l’agricoltura è sicuramente uno dei comparti più importanti, soprattutto da quando ha accolto l’utilizzo delle nuove tecnologie e si è aperta all’innovazione. L’innovazione in questo settore nasce soprattutto da alcune idee brillanti, come quella degli orti a distanza, che consentono ai clienti di seguire le proprie coltivazioni prima di ricevere il prodotto fresco a casa.

Secondo le statistiche di settore, gli imprenditori under 35 impegnati in questo settore sono cresciuti del 14% nel 2020, superando quota 55 mila unità. I numeri come sempre sono lo specchio più veritiero della realtà: una realtà che oggi parla la lingua dell’agricoltura.

Costi e guadagni di un’azienda agricola

Naturalmente, al pari di qualsiasi impresa, anche le aziende agricole vanno avviate con cognizione di causa, stilando un business plan e dunque mettendo in conto i costi della fase di lancio. È chiaro che questi possono variare da caso a caso, ma è comunque possibile fare delle previsioni generiche.

Secondo gli esperti, l’avvio di un’azienda agricola prevede una spesa di circa 1.500 euro per i costi della burocrazia e per il commercialista, che si vanno ad aggiungere all’acquisto dei macchinari e a quello dei terreni, per una cifra che si aggira attorno ai 100 mila euro. Se non si dispone della liquidità necessaria per avviare l’impresa, è possibile rivolgersi a portali di banche che consentono di richiedere prestiti a tasso agevolato online, così da ottenere subito il capitale iniziale necessario per poter avviare l’intera attività.

Anche i guadagni sono difficili da stimare, specialmente all’inizio, dato che di norma la fase di start up non è molto florida da questo punto di vista. Il consiglio, come sempre, è di pianificare con attenzione le mosse da fare e la propria strategia, per poter andare in attivo. Ci sono naturalmente degli aspetti che possono favorire dei guadagni più alti, come l’identificazione di una determinata nicchia del mercato dove c’è spazio per inserirsi, insieme ad un corretto studio dei competitor e alle analisi del target: queste mosse produrranno più valore per il business e consentiranno di ottenere maggiori profitti.

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