I nostri consigli

Il coriandolo, un'esotica pianta aromatica

Facile da coltivare, tutto dipende se utilizziamo le foglie o i semi.

Il coriandolo, un'esotica pianta aromatica
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Per la settima uscita di “Facciamo l’orto in casa” regaliamo i semi di una particolare erba aromatica: il coriandolo. Simile al prezzemolo e molto diffuso nella cucina mediorientale e del Sud-Est asiatico, infatti viene anche chiamato “prezzemolo cinese”. Semplice da coltivare e dall’aroma forte e particolare, il coriandolo negli ultimi anni si è diffuso molto anche da noi. Si possono utilizzare le foglie, per condire piatti e insalate, o i semi essiccati, soprattutto per aromatizzare le carni. Ecco i consigli per coltivare il coriandolo, i cui semi sono forniti come sempre dalla Franchi Sementi grazie al sostegno di Novatex Italia.

Il coriandolo: i nostri consigli

La semina

La tipologia di semina dipende dal tipo di utilizzo che vogliamo fare del nostro prodotto. Basta anche un vaso piccolo se puntiamo a raccogliere i mazzetti freschi, seminando a spaglio, cioè sparpagliando in modo uniforme i semi nel terriccio.
Se invece vogliamo portare a maturazione i semi, che in realtà sono i frutti, avremo bisogno di un vaso largo e alto almeno 50 cm, per permettere la crescita delle radici per sostenere la pianta, che diventerà altra tra i 40 e i 70 cm. E ovviamente utilizzare i semi singolarmente, o al massimo in coppia, lasciando una distanza tra le piante di circa 30 cm.
Comunque è una coltivazione semplice: la germinazione avviene in base alle temperature, la pianta necessita di caldo e sole, stando attenti ai ritorni di freddo; pertanto possiamo tenerla al riparo, in un luogo protetto o anche in casa se le temperature dovessero scendere. Così in soli 7-10 giorni vedremo germogliare la pianta.

La crescita

Soprattutto quando sarà avvenuta la germinazione dovremo stare attenti ai ritorni di freddo e tenere la pianta alla luce. Per quanto riguarda l’acqua e la concimazione non è particolarmente esigente, cerchiamo di non bagnare le foglie ma piuttosto di innaffiare direttamente il terreno, per evitare, soprattutto col caldo, che le foglie vengano “lessate”.

La raccolta

La raccolta potrà avvenire dopo circa 40 giorni se vogliamo i mazzetti freschi per utilizzare le foglie aromatiche, oppure dovremo aspettare 130 giorni per vedere i frutti maturi. Nel primo caso ricordiamo di fare un taglio netto e di non strappare la piantina, così potremo avere delle raccolte successive.

Ricco di benefici: foglie antiossidanti e frutti digestivi

Il coriandolo (Coriandrum sativum) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Apiaceae, la stessa del cumino, dell’aneto, del finocchio e del prezzemolo. Se ne utilizzano i frutti, di piccole dimensioni e duri e per questo impropriamente chiamati semi, e le foglie, molto simili a quelle del prezzemolo, pur avendo un aroma decisamente diverso. È importante mantenere i frutti interi e macinarli solo al momento del loro utilizzo perché tendono a perdere facilmente sia l’aroma che le loro proprietà.
Al di là del suo aroma particolare, il coriandolo è infatti ricco di benefici: contiene fino al 2% di oli essenziali, tra cui il linololo a cui deve la maggior parte delle sue proprietà, e il limonene, ed è inoltre ricco di flavonoidi, potenti antiossidanti. Grazie alle proprietà antisettiche degli oli essenziali, i frutti svolgono anche un’azione antifermentativa a livello intestinale. In generale, il coriandolo ha proprietà digestive e carminative, cioè è in grado di ridurre il gonfiore addominale, ha effetti positivi sul senso di pienezza e di pesantezza di stomaco, e trova impiego come coadiuvante nel trattamento di alcuni disturbi gastrointestinali come spasmi e meteorismo, prevenendo le coliche. Inoltre, le foglie sono ricche di beta-carotene e vitamina K e hanno un’azione antiossidante più efficace rispetto ai frutti.
Se volete sfruttare al meglio le proprietà del coriandolo, e i vostri gusti non sono affini ai sapori e profumi della cucina mediorientale, potete preparare un’ottima tisana digestiva utilizzando un’infusione di semi essiccati, macinati al momento.
Dottor Paolo Godina (Cab Polidiagnostico)

La Bergamina propone: Crusched potatoes al coriandolo e mirtilli, tomino fondente e asparagi verdi

Lo chef Vincenzo Ancona del ristorante “La Bergamina” ci propone una ricetta dove utilizzare i semi di coriandolo per dare un tocco di sapore particolare a un piatto comunque originale: Crusched potatoes al coriandolo e mirtilli, tomino fondente e asparagi verdi.
Ingredienti per 4 persone:
4 patate rosse da 150 g; 15 pezzi di bacche di coriandolo schiacciato per la cottura; 50 g di burro morbido; 10 g di mandorle; 20 g di mirtilli; sale, polvere di due bacche di cardamomo, 4 tomini, 20 g di olio Evo, 8 asparagi.
Procedimento
Mettete a bollire le patate in acqua salata con il coriandolo schiacciato per circa 20 minuti, nel frattempo insaporite il burro a temperatura ambiente con mirtilli pestati, sale, mandorle tritate e la polvere di bacche di cardamomo.
Questa preparazione può essere fatta il giorno prima riponendo il burro in frigorifero avvolto a caramella nella pellicola per alimenti.
Mettete a bollire gli asparagi in acqua salata per cinque minuti, raffreddateli poi in acqua ghiacciata, quando saranno ben freddi asciugateli e lasciateli da parte su un vassoio.
Pressate leggermente le patate con un batticarne o con il palmo della mano, trasferitele su di una placca ricoperta con carta da forno e insaporite con il burro aromatizzato. Mettete le patate in forno per 10 minuti a 180°.
In una padella antiaderente versate un filo d’olio facendo fondere il tomino su entrambi i lati.
Impiattamento
Infine su un piatto di portata mettete la patata schiacciata, adagiatevi il tomino e sopra gli asparagi, a vostro piacimento li potete scaldare nella stessa padella dove avete cotto il tomino, saranno ancora più saporiti.

La Bergamina Hotel & Ristorante
via Bergamina 64 - Arcore
tel. 039.6013610 - www.labergamina.it

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