I nostri consigli

Tris di peperoni: verdi, gialli e rossi sono sempre buoni

Anche questa pianta necessita di caldo e acqua in modo costante.

Tris di peperoni: verdi, gialli e rossi sono sempre buoni
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Cari ortisti, con la sesta uscita di “Facciamo l’orto in casa” regaliamo una bustina di sementi per coltivare un bel tris di peperoni: frutti saporiti che possono essere verdi, gialli e rossi.
Come al solito ecco alcuni consigli pratici per seminare, curare e raccogliere i nostri ortaggi, forniti da Franchi Sementi e grazie al sostegno di Novatex Italia.

Tris di peperoni: i nostri consigli

La semina

Il peperone è una pianta rustica, quindi facile da coltivare, ma ha bisogno di un ambiente caldo. La condizione ideale per favorire la nascita e la crescita vorrebbe una temperatura di almeno 25 gradi, anche 30 gradi per uno sviluppo più rapido. Dobbiamo perciò scegliere bene il periodo della semina e stare attenti ai ritorni di freddo, è necessario che le temperature siano costanti: sotto i 15 gradi la crescita della pianta tenderà a fermarsi e a non fruttificare. Se il clima non è ottimale avremo più difficoltà nel farla partire. Quindi il periodo ideale sarebbe tra maggio e giugno, con la possibilità di raccogliere frutti fino a ottobre, se tenuta bene la pianta.
Scegliamo un vaso grande, almeno 40-50 cm di diametro e alto 50 cm. In questo caso metteremo un paio di semi e come al solito lasceremo crescere quella che si presenta meglio. Se invece utilizziamo una vasiera lunga un metro e mezzo possiamo far crescere anche 4-5 piante.

La crescita

Il peperone ha bisogno di acqua, ma senza creare eccessiva umidità. E’ necessario essere più equilibrati possibile nell’innaffiare, cioè dare sempre la stessa quantità di acqua senza eccedere, perché lo squilibrio idrico può causare problemi alla pianta. Quindi meglio poca acqua tutti i giorni.
Il fusto è abbastanza legnoso, quindi la pianta potrebbe sostenersi da sola, ma non avendo molto spazio per le radici conviene comunque accompagnare la crescita con un tutore, legandola con attenzione. La pianta può raggiungere i 40-60 cm di altezza e se non sostenuta potrebbe cadere verso il basso per il peso dei frutti.
La pianta ama il caldo e anche il sole diretto. Unica accortezza è stare attenti ai frutti che crescono nelle parti più basse della pianta, che potrebbero bruciarsi per il riflesso sul terriccio, facendo cambiare colore al frutto: possiamo quindi coprire la terra con un telo.
La pianta è un po’ lenta nella partenza, ci vorranno 15-21 giorni per vederla germinare, e poi i frutti saranno pronti tra i 70 e gli 80 giorni.

La raccolta

Dopo, appunto, circa due mesi e mezzo, avremo i nostri frutti ben formati.
Dobbiamo sapere che all’inizio tutti i peperoni saranno verdi, la colorazione gialla e rossa arriverà successivamente con la maturazione: alcuni resteranno verdi, altri, tendenzialmente quelli più scuri, diventeranno rossi, mentre quelli più chiari diventeranno gialli. Ma anche quando saranno ancora verdi potremo coglierli e mangiarli.
Facendo passare più tempo, il frutto tende ad asciugarsi, avrà più semi e un sapore più forte. Ma non dobbiamo preoccuparci per la sovramaturazione: essendo vuoto al suo interno e quindi privo di acqua, il peperone non tende a marcire come il pomodoro. Pertanto, non facciamoci prendere dalla fretta nel raccoglierli.
Una pianta ben tenuta potrà darci 4-5 peperoni di buone dimensioni e tagliando nettamente i frutti potremo averne di nuovi anche per i successivi due mesi.

Un apporto eccezionale di vitamina c

Il peperone dolce è una pianta appartenente alle Solanacee, la grande famiglia botanica dove troviamo anche pomodoro e melanzana.
Il peperone come verdura è un ottimo alleato di una sana alimentazione, in particolare grazie alla combinazione di basso apporto calorico e alto potere saziante. Un peperone di medie dimensioni di 200 g apporta infatti 40 kcal, molta acqua e molte fibre.
Ma cosa cambia da verde/giallo/rosso?
Il peperone verde non è altro che la versione non ancora matura di quelli gialli o rossi. Se non venisse raccolto dalla pianta il verde scomparirebbe per lasciare posto ai pigmenti più caldi. La caratteristica di essere acerbo gli dona un sapore pungente e meno dolce. Il colore giallo o rosso va a coprire con la maturazione il verde della clorofilla mediante una classe di molecole chiamate carotenoidi. In base alla quantità e alla qualità dei carotenoidi un peperone cambierà colore: poca capsantina, molta luteina e beta-carotene ad esempio per un peperone rosso vivo.
Dal punto di vista nutrizionale, oltre alla presenza di queste sostanza con valore pre-vitaminico, antiossidante e anche colorante, il peperone ha un contenuto eccezionale di vitamina C. Si conta una dose addirittura doppia rispetto a kiwi e tripla rispetto ad arance, che copre abbondantemente il nostro fabbisogno giornaliero.
Una eventuale pesantezza di digestione non dovrebbe escludere sempre questa verdura dalla nostra alimentazione, poiché ci si può aiutare togliendo la pelle o cuocendo il peperone così da aumentarne la digeribilità a soggetti sensibili.
Il peperone (di qualunque colore) è quindi un alimento che si può consumare con buona frequenza in una dieta, sia crudo che cotto.
Dottor Carlo Stefanoni (Cab Polidiagnostico)

La Bergamina propone: Sella di maialino arrosto con dadolata di peperoni e mela verde all’agro

Ecco la proposta dello chef Vincenzo Ancona del ristorante “La Bergamina” per questa settimana.
Ingredienti per 8 persone:
1,2 kg di sella di maialino; sale; pepe in grani; trito di timo, maggiorana rosmarino e salvia; uno spicchio di aglio facoltativo; 1 mazzo di mirto; tre foglie di alloro; olio evo; 200 gr di sedano, carote e cipolla; 300 gr di vino bianco; 100 gr di miele d’arancio; 5 peperoni misti; 4 mele verdi; succo di mezzo limone; 50 gr di cipolla rossa tritata; 70 gr zucchero di canna; 100 gr di aceto rosso; basilico.
Procedimento
Sulla cotenna del maialino con la punta di un coltello fare delle striscioline oblique prima in un verso e poi nell’altro fino a creare dei rombetti. Aggiungere l’olio, salare e pepare, cospargere il trito di erbe aromatiche e massaggiare la carne in modo da distribuire il tutto uniformemente. Ricoprire tutta la superficie con i rametti di mirto e passare la sella in una placca da forno.
Aggiungere sedano, carote e cipolla tagliati a cubetti, alloro, aglio e vino bianco e coprire la placca con pellicola d’alluminio.
Mettere in forno a 150° per un’ora e mezza. Successivamente, dopo aver tolto le erbe in superficie, spennellare tutta la cotenna con il miele e rimettere in forno a 190° per 10 minuti per la caramellizzazione.
Recuperare il fondo di cottura con le verdure, versarlo in un pentolino e frullarlo con un mixer riducendolo a densità voluta, aggiustandone il gusto.
Per la dadolata
Tagliare i peperoni e le mele a cubetti tenendoli separati e aggiungendo mezzo succo di limone nelle mele come antiossidante. In un padella aggiungere olio, cipolla rossa e fare rosolare. A fuoco vivace mettere i peperoni e poco dopo le mele a cubetti. Aggiungere sale, zucchero di canna e aceto di mele, lasciare insaporire per pochi minuti. Lasciar raffreddare e aggiungere il basilico.
Impiattamento
Sistemare la dadolata calda o fredda su di un piatto di servizio, posizionare le fette di maialino e ricoprire con la salsa ottenuta.
La Bergamina Hotel & Ristorante
via Bergamina 64 - Arcore
tel. 039.6013610 - www.labergamina.it

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