Appicca l'incendio in casa e muore con i suoi quattro bambini

Una bimba è sopravvissuta: si tratta di una piccola di 5 anni, che è stata soccorsa e ora si trova al Buzzi di Milano

Appicca l'incendio in casa e muore con i suoi quattro bambini
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Incendio Como: il padre avrebbe appiccato le fiamme. La famiglia era seguita dai servizi sociali

Incendio Como: 5 morti

Sarebbe confermata l’ipotesi di omicidio suicidio nella vicenda dell’incendio a Como che questa mattina ha sconvolto il capoluogo.

Infatti, sarebbe stato il padre, Faycal Haitot, classe 1968, ad appiccare le fiamme all’interno della propria casa. Un gesto che lo ha portato alla morte trascinando con sé i suoi quattro figli: le piccole di 3 e 7 anni e il bambino di 11 anni. La bimba di 5 anni soccorsa stamani aveva dato segni di ripresa, ma è morta in serata all'ospedale Buzzi di Milano: ogni cura è stata inutile.

Si tratta di omicidio suicidio

Dopo che i vicini di casa hanno dato l’allarme sentendo odore di fumo nella palazzina di via per San Fermo a Como, sono arrivati in massa i Vigili del Fuoco. Da quanto accertato però il loro ingresso nell’appartamento all’ultimo piano sarebbe stato difficoltoso ed è stato necessario sfondare la porta per accedervi. Una volta entrati i pompieri si sono ritrovati in una casa satura di fumo.

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La testimonianza di un’amica

In lacrime di fronte alla palazzina in via per San Fermo della Battaglia c’è una donna straniera. E’ amica della famiglia rimasta vittima dell’incendio, le sue bambine andavano all’asilo con una delle bimbe della tragedia familiare. “Lui era in grande difficoltà, sua moglie è ricoverata in ospedale per problemi psichiatrici e lui non riusciva a lavorare dovendosi occupare dei bambini – ha raccontato la donna – Ce la metteva tutta, aveva chiesto aiuto ai servizi sociali ma non so cosa gli avessero risposto”.

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Il sindaco dalla moglie

Appresa la tragica notizia, il sindaco Mario Landriscina e l’assessore ai servizi sociali Alessandra Locatelli si sono recati in ospedale per esprimere vicinanza alla madre che non viveva nella stessa casa. “E’ stata una tragedia – commenta il sindaco – e siamo particolarmente vicini alla mamma, che continueremo a seguire attraverso i nostri servizi garantendole tutto il sostegno necessario. Inoltre l’amministrazione è vicina agli operatori del servizio di tutela dei minori che con dedizione e professionalità ogni giorno seguono nuclei fragili e casi difficili e che oggi si trovano a condividere questo immenso dolore”.

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