Monza: molestie sessuali e risse in stazione
Un 24enne italo-marocchino in manette con l'accusa di violenze sessuali
Due ragazze molestate e una rissa. Il tutto in pieno giorno, a Monza, e a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro. Dopo i fatti di domenica sera – un regolamento di conti tra stranieri finito a bottigliate – la stazione è tornata a essere teatro di violenze.
Due ragazze molestate
Ieri pomeriggio, giovedì, un italiano di origini marocchine residente a Barzago, è finito in manette per aver molestato due ragazze.
La prima, che poi ha sporto regolare denuncia, è riuscita a scappare. La seconda, invece, è stata immobilizzata dal 24enne che, a torso nudo e coi pantaloni slacciati, l'ha molestata.
Ad accorgersi di quanto stava succedendo sono stati gli agenti della Polizia Locale che, durante il loro giro di perlustrazione del territorio, hanno sentito le grida della giovane.
Sono quindi corsi sul posto. Ma al tentativo di bloccare il 24enne, questi ha reagito impugnando una bottiglia rotta minacciandoli.
Ne è scaturita una colluttazione durante la quale l'aggressore ha tentato di appropriarsi dell'arma d'ordinanza di uno dei due agenti. Poi, lo ha colpito in testa e ha cercato di strangolarlo con la cravatta.
Una volta immobilizzato, ha urlato agli agenti "Quando esco vi ammazzo, ormai so chi siete”. Dai controlli è poi emerso come il 24enne fosse una vecchia conoscenza delle Forze dell'Ordine.
A novembre aveva infatti devastato le vetrate della stazione armato di spranga. L'italo-marocchino dovrà rispondere di tentata violenza sessuale, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e di tentato furto per aver cercato di sottrarre la pistola all'agente.
L'ennesima rissa
E sempre ieri pomeriggio la Polizia di Stato è intervenuta su un'ennesima rissa. La chiamata in Commissariato è arrivata poco dopo le 16. Nei giardini di via Arosio, ha spiegato il passante, ci sono degli stranieri che stanno litigando.
La volante si è precipitata sul posto ma, nel frattempo, molti dei coinvolti erano scappati.
Gli agenti hanno però trovato uno di loro, sanguinante, seduto su una panchina. Completamente ubriaco ha tentato di spiegare l'accaduto. Dal suo racconto, tuttavia, non è chiaro se sia stato colpito da una bottiglia o da una pietra.
L'uomo, un richiedente asilo di 33 anni proveniente dalla Nuova Guinea, è stato portato in Commissariato e, una volta negli uffici di viale Romagna, ha dato in escandescenze.
E' stato indagato per resistenza a pubblico ufficiale, per porto abusivo di oggetti atti a offendere (in tasca, durante la perquisizione, gli è stato trovato un coltellino a serramanico) ed è stato multato per ubriachezza molesta.
E' stato infine portato in Questura a Milano, all'Ufficio immigrazione.