Referendum Lombardia ecco i risultati

Oltre il 95,64% per cento di coloro che hanno votato si è espresso per il si’. Solo il 3,61% per il no

Referendum Lombardia ecco i risultati
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Referendum Lombardia verso la vittoria del sì

Oltre il 95,64% per cento di coloro che hanno votato si è espresso per il si’. Solo il 3,61% per il no. "Non esulto, sono felice”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, durante la conferenza stampa post referendum per l’autonomia della Lombardia.

Referendum Lombardia

Il governatore Maroni

"Grazie ai 3 milioni di cittadini lombardi che sono andati a votare e al 95 per cento di coloro che hanno votato Si'" - ha detto Maroni. "Avevo posto come dato ambizioso la soglia del 34%, lo stesso risultato che ebbe nel 2001 il Referendum confermativo per la modifica del Titolo V, riforma epocale della Costituzione, in senso federale, che noi ora noi applichiamo dopo questo referendum. Questa soglia è stata ampiamente superata, la proiezione è superiore al 40 per cento". "La percentuale mi interessa però fino a un certo punto - ha precisato- : sono felice che Luca Zaia sia al 60 per cento, che spero superi, e che abbia superato il dato della Lombardia, perchè ora uniremo le forze. I 3 milioni di Lombardi uniti a quelli del Veneto fanno una forza straordinaria, che ora metteremo sul tavolo delle trattative".

Da domani al via le procedure per avviare il tavolo

"Da domani partiranno le procedure per avviare il tavolo, cominciando in Consiglio regionale, sentiti gli anti locali, come prevede la Costituzione, e nei prossimi giorni convocheremo tutti gli stakeholder per poi arrivare a presentare la richiesta al Governo che poi avrà 60 giorni di tempo per convocarci. Intendo costituire una squadra che tratti con il Governo e in questa squadra vorrei ci fossero anche i sindaci del Pd che hanno detto si' al referendum. A partire da Gori, con cui ho già parlato ieri. Sala invece non è andato a votare".

Voto elettronico alle prossime regionali?

“Chiederò che il nostro sistema di voto possa essere utilizzato in futuro, magari già per le prossime elezioni regionali - ha proseguito Maroni. "Manderò una relazione dettagliata al ministro Minniti che ho già sentito al telefono” ha aggiunto il Governatore. “Adesso ho un compito che dovrò svolgere. Ottenere dal Governo più competenze, le risorse connesse a queste competenze ma anche il riconoscimento di Regione”.  speciale.

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"La macchina ha retto bene"

"La macchina ha retto e il sistema di voto ha funzionando bene e tutte le sezioni sono state messe nelle condizioni di operare senza problemi". Lo  ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura e coordinatore dell'azione di Regione Lombardia per il Referendum dell'Autonomia Gianni Fava.
"Abbiamo affrontato la più grande tornata elettorale non gestita dallo Stato della storia, con oltre 7 milioni di potenziali elettori votanti - ha detto l'assessore - una prova non di poco conto, stante anche il fatto che abbiamo scelto una modalita' di voto innovativa che sta dimostrando di essere un grande elemento di modernita'".
"L'esperimento è riuscito" - ha concluso.

Alfieri del Pd: "la via istituzionale proposta dal PD era quella giusta"

"Il flop di Maroni è evidente. Con tutti soldi spesi e gli sforzi comunicativi, sfociati in vere e proprie forzature, l'affluenza è al di sotto del 40%. Se poi si fa il paragone con l'affluenza in Veneto, che stacca la Lombardia di oltre venti punti percentuali, il fallimento leghista è ancora più evidente. Maroni ha svilito una battaglia importante come quella sulla maggiore autonomia per farsi la campagna elettorale.Tutto questo a spese dei lombardi: 55 milioni di euro, una cifra esorbitante. La proposta del PD di seguire la via istituzionale per avere più competenze e risorse resta la migliore e su questo continueremo a batterci". Lo ha detto Alessandro Alfieri, segretario regionale PD, commentando il voto sul referendum a urne chiuse. Domani alle 10.30 il segretario regionale del Pd e il capogruppo regionale Enrico Brambilla terranno una conferenza stampa per commentare i dati del referendum consultivo.
Commenti
L.I.F.E. FEDERALE

Essendo un Referendum Consultivo non è impegnativo per l'attuale governo, per di più conoscendo iil centralismo partitocratrico esistente.Ci vuole ben altro per ottenere un federalismo solidale, che deve ridurre i costi accorpando le regioni al massimo dodici come previsto dalla Fondazione Agnelli dal 1997,diversamente nulla cambierà e i Presidenti Maroni e Zaia si saranno assicurati il rinnovo per altri cinque anni,questo sarà il risultato !

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