Urbanistica

A Carate Brianza in arrivo un garden center con ristorante

In dirittura d’arrivo il progetto dell’ambito di trasformazione (AT6) che la società «Viridea» realizzerà in fregio a via Nuova Vallassina.

A Carate Brianza in arrivo un garden center con ristorante
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Dopo il fast food di McDonald’s, a Carate Brianza ecco il garden center firmato «Viridea».

La nota catena con sede a Cusago nel Milanese, con già dieci punti vendita distribuiti nel Nord Italia fra Lombardia, Veneto e Piemonte e oltre 800 dipendenti, aprirà presto in città un nuovo centro dedicato alla vendita di piante, prodotti per la casa e per gli animali.

«L’iter della proposta progettuale - fa sapere il sindaco, Luca Veggian che ha la delega all’Urbanistica - è praticamente ormai in dirittura d’arrivo».

Sorgerà a Carate a margine della Statale 36

L’area sulla quale sorgerà la nuova struttura commerciale è quella di 48.262 metri quadrati ricompresa nel Pgt nell’ambito di trasformazione denominato AT6, in fregio a via Nuova Vallassina, sulle tre porzioni di terreno della zona produttiva e industriale che «Viridea» ha acquistato tra l’azienda di bici «Mandelli» e il «Polaris Studio’s».

In attesa di conoscere i dettagli del Piano attuativo proposto dall’operatore privato, il nuovo garden center - secondo quella che ormai è una filosofia di accoglienza per la clientela di «Viridea» - ospiterà anche un ristorante con bistrot in stile green e un laghetto artificiale, che accoglierà i futuri visitatori del garden.

L’ambito AT6, già ricompreso nel Pgt di Carate Brianza del 2018, è stato rideterminato con la nuova variante al Piano di governo del territorio approvata definitivamente dalla Giunta di centrodestra alla fine di dicembre dello scorso anno.

Previsti un accurato  studio del traffico e compensazioni

La società milanese, in una delle osservazioni presentate dopo l’adozione, aveva chiesto e ottenuto per l’area, la non esclusione di quella «agricola», tra le destinazioni d’uso ammesse proprio per potere dare corso all’insediamento commerciale che svolgerà «prevalentemente attività connesse al settore agricolo, inerenti la coltivazione di prodotti di coltura e la messa a dimora di piante».
L’attuazione dell’ambito previsto dalla variante al Pgt dovrà prevedere però una compensazione. Fra le prescrizioni imposte nella scheda tecnica dell’ambito AT6 c’è, ad esempio, l’obbligo di una cessione al Comune di non meno di 9.453 metri quadrati da adibire a verde permanente quale contributo per la realizzazione della rete ecologica comunale.

La variante ha richiesto inoltre che, nel caso in cui accesso e uscita dall’ambito siano proposte da quelli esistenti sulla rampa di uscita della Statale 36, la soluzione viabilistica e le relative opere dovranno «essere autorizzate dagli enti preposti al rilascio dei permessi».

Sul progetto è stato richiesto anche un accurato studio del traffico, che possa garantire insomma un adeguato inserimento dell’intervento nel contesto viabilistico della zona già di per sé abbastanza complicata.

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