L'evento

All’Istituto Dehon una serata per parlare di politica con l’ex governatore Roberto Formigoni

Presentato il libro "Movimento Popolare - Materiali per una storia". L'ex governatore: «Fare politica vuol dire studiare, ascoltare i cittadini e dare risposte concrete per la libertà degli uomini»

All’Istituto Dehon una serata per parlare di politica con l’ex governatore Roberto Formigoni

Una serata per parlare di politica facendo memoria del passato, ma guardando al futuro. Si potrebbe sintetizzare così l’evento promosso dall’associazione “Territori e Sussidiarietà” nella Sala Bella dell’istituto Leone Dehon di Monza.

All’Istituto Dehon una serata per parlare di politica con l’ex governatore Roberto Formigoni

L’evento che si è tenuto venerdì 17 ottobre e che ha visto la presentazione del libro “Movimento Popolare – Materiali per una storia” alla presenza degli autori Roberto Formigoni, Rodolfo Casadei e Gianfranco Lucini.

A introdurre l’incontro davanti a oltre un centinaio di spettatori  è stato Jacopo Dozio consigliere regionale di Forza Italia e presidente del sodalizio.

«Siamo in una fase dove c’è un distacco dalla politica da parte dei cittadini, l’astensionismo in Toscana è l’ennesima dimostrazione. Per noi la politica non è tra i palazzi, ma per la gente e tra la gente, dobbiamo ridare forza e senso a quello che facciamo per il bene comune».

L’ex governatore Formigoni “Se la politica non fa più breccia tra le persone, perché manca l’ascolto delle esigenze dei cittadini”

Sulla questione è intervenuto proprio l’ex governatore della Lombardia che ha raccontato come cattolici insieme a non cattolici, che si erano aggregati, avevano creato il Movimento Popolare nel lontano 1975 per «fronteggiare il comunismo marxista dell’epoca. Oggi ciò che conta è l’unità dei cristiani e se la politica non fa più breccia tra le persone perché manca l’ascolto delle esigenze dei cittadini e bisogna studiare e formarsi per fare politica perché non ci si può improvvisare. Un tempo c’erano gli oratori e i circoli dove si parlava di politica, ora non ci sono più e anche se è complicato bisogna ricreare quegli spazi se vogliamo essere migliori. Bisogna dare risposte ai cittadini, ricordo che quando ero presidente ho risposto a migliaia di lettere di lombardi che mi sottoponevano domande e problemi. Questa è la strada mettendo al centro la libertà dell’individuo».

Diverse anche le domande tra il pubblico coordinate da Pierfranco Maffè vicepresidente e Mario Pennacchioni segretario di “Territori e Sussidiarietà” per capire come stimolare i giovani a impegnarsi in politica. Per Formigoni non c’è dubbio:«bisogna stare addosso ai ragazzi chiedendo loro se hanno tempo da dedicare oltre alla famiglia e al lavoro anche al bene comune».