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Arcore, la replica di due assessori e due consiglieri di Fratelli d'Italia al coordinatore cittadino Tozzi

Gli assessori Belotti e Travascio e i consiglieri Corsaro e Renzella hanno preso posizione sul voto contrario del consigliere Timpano durante la commissione Lavori Pubblici

Arcore, la replica di due assessori e due consiglieri di Fratelli d'Italia al coordinatore cittadino Tozzi
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Si fa sempre più incandescente il clima all'interno della sezione arcorese di Fratelli d'Italia per via della spaccatura che ha portato, in questi mesi, i due consiglieri comunali Fabio Varrecchia e Giovanni Timpano ad appoggiare incondizionatamente il coordinatore cittadino Pino Tozzi, cacciato dal sindaco Maurizio Bono la scorsa primavera dall'Esecutivo.

Oramai è un dato di fatto che i sette esponenti politici del partito di Giorgia Meloni vivono da separati in casa. Da una parte, dicevamo, il coordinatore Tozzi appoggiato da Timpano e Varrecchia. Dall'altra gli assessori Lorenzo Belotti, Luca Travascio e i consiglieri Marcello Renzella e Nuccia Perego.

Proprio questi ultimi hanno voluto replicare alle dichiarazioni del loro coordinatore Pino Tozzi che stamattina, sabato,  abbiamo riportato sul nostro sito e riguardanti la nuova spaccatura che si è creata nel partito a seguito del voto contario in commissione lavori pubblici sul piano triennale delle opere pubbliche da parte del consigliere Giovanni Timpano.

Nuova spaccatura sulla riqualificazione di piazza Pertini

Ad affossare il centrodestra è stato il consigliere di Fratelli d'Italia Giovanni Timpano che ha votato insieme ai consiglieri di opposizione Luca Monguzzi, Federico Bove e Michele Calloni. Invece per la maggioranza erano presenti e hanno votato a favore del piano presentato dall'assessore Lorenzo Belotti (anch'egli di Fratelli d'Italia) Valeria Di Tullio, Michele Bertani e Daniela Sperti.

Il pomo della discordia che ha convinto Timpano a voltare le spalle alla maggioranza è stata la riqualificazione di piazza Pertini per la quale l'Esecutivo ha previsto una spesa di poco inferiore al milione di euro.

Le dichiarazioni del coordinatore cittadino Tozzi

A spiegare le motivazioni che stanno alla base del voto contario di un membro del partito di maggioranza relativa ci ha pensato il coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia Pino Tozzi.

"Innanzitutto quello che contestiamo è il modus operandi dell'Esecutivo dato che il consigliere comunale Timpano non è stato informato preventivamente del progetto di riqualificazione di piazza Pertini se non un giorno prima, senza mai essere stato coinvolto nello sviluppo della nuova piazza  - ha sottolineato stizzito Tozzi - E poi, nel merito, Arcore in questo momento ha altre priorità da affrontare e sinceramente destinare un milione di euro per una piazza relativamente giovane sembra davvero eccessivo. Abbiamo anche contestato la presenza di un solo preventivo di spesa: ci saremmo aspettati almeno due o tre proposte progettuali diverse sulle quali fare delle considerazioni approfondite. Ovviamente il mio ruolo di coordinatore cittadino del partito mi impone di lanciare un appello alla riflessione, su questo progetto,  a tutti i consiglieri di Fratelli d'Italia che siedono in Assise, a partire da Marcello Renzella e Nuccia Perego".

La replica di Belotti, Travascio, Corsaro e Renzella

Le dichiarazioni di Tozzi hanno provocato la reazione degli altri membri di Fratelli d'Italia.

"Nessuno di noi vuole mettere in discussione il ruolo di Pino Tozzi come coordinatore arcorese di Fratelli d'Italia - hanno dichiarato Belotti, Travascio, Corsaro e Renzella - Però vogliamo sottolineare che dallo scorso 5 luglio, giorno della sua elezione a coordinatore, ad oggi non abbiamo mai fatto una riunione tutti insieme e non abbiamo mai discusso di alcun progetto. Sul voto espresso da Timpano in commissione Lavori Pubblici vogliamo ricordare al coordinatore che il voto di Timpano è ponderale e vale 4 punti, cioè per tutti e 4 i consiglieri. Ma nessuno di noi è mai stato contattato da Timpano o da Tozzi per avere anche il nostro parere sulla questione. In aggiunta a questo ci teniamo a rimarcare che in commissione non abbiamo discusso del progetto di piazza Pertini ma del piano triennale delle opere pubbliche tanto è vero che il progetto è ancora in fase di sviluppo, abbiamo solamente deciso la cifra da stanziare. Ci teniamo anche a sottolineare che la cifra prevista per la riqualificazione della piazza è stata invece approvata nella commissione bilancio...".

"Si tratta solo di una questione personale?"

I quattro esponenti hanno lanciato un ulteriore appello al loro coordinatore.

"Se Tozzi agisce così per una questione personale mai chiarita con il sindaco Maurizio Bono allora lo invitiamo a parlarne direttamente con il primo cittadino lasciando fuori il partito da queste vicende - hanno replicato Belotti, Travascio, Corsaro e Renzella - In questo momento è Tozzi che vuole creare dissidi all'interno del partito e della maggioranza stessa. E poi domandiamo: ma che mandato ha avuto Tozzi dal direttivo provinciale di Fratelli d'Italia? Di sostenere la maggioranza di centrodestra o di andare contro perchè a questo punto lo deve dire apertamente e noi lo vogliamo sapere. Se vuole uscire dalla compagine di governo che lo dica chiaramente. Infine ricordiamo al coordinatore che nelle linee programmatiche del centrodestra c'era la riqualificazione di piazza Pertini. Questione che era stata accettata dallo stesso Tozzi e noi non ci siamo inventati nulla ma abbiamo dato seguito a quanto avevamo messo nero su bianco tant'è che è stata data una specifica delega all'assessore Nicolò Malacrida per portare avanti questo progetto".

Cosa accadrà lunedì in Assise?

Come dicevamo il Piano Triennale delle opere pubbliche verrà discusso lunedì sera durante il Consiglio comunale. Dando quasi per scontato il voto contrario al provvedimento, in aula, da parte dei due consiglieri di Fratelli d'Italia Timpano e Varrecchia (ai quali si aggiungerebbero quelli dei consiglieri di minoranza), la maggioranza di centrodestra attualmente avrebbe un solo voto di vantaggio. Un margine risicato che, però, al momento non farebbe vacillare l'Esecutivo.

 

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