Bagarre sul nuovo regolamento, la minoranza se ne va
SìAmo Varedo e Movimento 5 Stelle hanno abbandonato l’Aula per protesta: «Modifiche che penalizzano il diritto di iniziativa dei consiglieri e limitano lo spazio di confronto»

Bagarre in Aula per il nuovo regolamento del Consiglio comunale a Varedo. Con le modifiche approvate dalla maggioranza (l’opposizione ha abbandonato la seduta) sono state cancellate le interpellanze e gli ordini del giorno, esclusi i temi di rilevanza nazionale e internazionale dal dibattito consiliare e ridotto il tempo a disposizione dei consiglieri per gli interventi in Aula.
Bagarre sul nuovo regolamento, la minoranza se ne va
Le nuove disposizioni hanno sollevato le accese contestazioni dell’opposizione, tanto che al momento del voto, al termine di una discussione infuocata, gli esponenti di SìAmo Varedo e Movimento 5 Stelle hanno abbandonato l’assise cittadina per protesta.
Nelle intenzione dell’Amministrazione, le modifiche sono dettate dalla volontà di snellire le procedure e rendere più scorrevoli le assemblee consiliari, oltre ad adeguare il regolamento alle nuove normative.
Per le minoranze però, il risultato raggiunto è stato tutt’altro. «Queste modifiche sono espressione di una volontà politica per creare restrizioni alla libertà, alle possibilità espressive e alle prerogative del Consiglio comunale» ha lamentato Mariacristina Zanata di Sìamo Varedo.
Critiche anche da Giancarlo Porelli del Movimento 5 Stelle: «Si tratta di interventi che non solo penalizzano il diritto di iniziativa dei singoli consiglieri – e in particolare dei gruppi composti da un solo rappresentante, come il nostro – ma che, nel complesso, limitano in modo preoccupante lo spazio del confronto democratico».
La minoranza auspicava un documento condiviso e ha chiesto di rinviare il punto a data da destinarsi, in modo anche da avere più tempo per esaminare la proposta di modifiche, ma l’idea è stata bocciata dalla maggioranza. Secondo il Centrodestra i tempi per documentarsi c’erano, dato che la prima commissione Statuto è stata quasi un mese e mezzo fa.
Quanto al merito delle modifiche, il sindaco Filippo Vergani, già nel precedente Consiglio comunale aveva ritenuto che le interpellanze siano sostanzialmente dei sinonimi delle interrogazioni e che in tanti anni in Consiglio non ne ha mai vista un’interpellanza, quindi la decisione di lasciare solo le interrogazioni.
«Le interpellanze chiedono all’Amministrazione cosa vuole fare riguardo una determinata cosa e le interrogazioni chiedono cosa è stato fatto - ha puntualizzato Sandro Vitiello di SìAmo Varedo - quindi è importante conservare anche l’istituto delle interpellanze».
Giulia Vernani (Lega), presidente della commissione Statuto ha ritenuto inappropriato l’atteggiamento dall’opposizione: «Non si può chiedere collaborazione e poi ogni volta cercare il marcio e il sotterfugio, anche di fronte al segretario comunale. Non è stata fatta una sola considerazione sul testo».
SìAmo Varedo e M5S hanno presentato 28 emendamenti che sono stati tutti bocciati, tranne uno.
«Chi esce dall’aula perde sempre, ora abbiamo un regolamento più chiaro e di facile interpretazione» ha concluso Paolo Bonafè.