Bilancio in ritardo, la minoranza scrive al prefetto

Ancora polemica con la maggioranza di Brugherio sui documenti finanziari: la scorsa volta le opposizioni avevano lasciato il consiglio sul previsionale, questa volta una lista chiama in causa il rappresentante del Governo.

Bilancio in ritardo, la minoranza scrive al prefetto
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Bilancio in ritardo a Brugherio. E così la lista di minoranza Assi sindaco ha deciso di prendere carta e penna e rivolgersi al rappresentante del Governo per denunciare quello che ritengono essere un caso di cattiva amministrazione.

Bilancio in ritardo

Si parla di consuntivo, ovvero la chiusura dell’esercizio del 2018. Il termine era fissato per il 30 aprile, ma ancora il documento non è arrivato all’attenzione del Consiglio comunale. Anzi, nella lettera che Roberto Assi e Mariele Benzi hanno inviato a corso Monforte a Milano viene anche segnalato che il 24 aprile, a esplicita richiesta, veniva dichiarato dall’Amministrazione che i documenti non erano ancora disponibili.

Previsionale

Un ritardo aveva riguardato anche il bilancio di previsione, approvato oltre la metà di aprile, contro in limite di legge che ne fissava il passaggio in Consiglio comunale entro il 31 marzo. “È evidente il mancato rispetto dei termini in riferimento all’approvazione da parte del Consiglio comunale del bilancio pluriennale di previsione 2019-2021 – sostengono Benzi e Assi – È altresì evidente il mancato rispetto dei termini in riferimento alla discussione e alla approvazione da parte del Consiglio comunale del rendiconto 2018”.

Limitata l’azione dei consiglieri comunali

I due esponenti dell’opposizione sostengono che la mancata messa a disposizione della documentazione e la tempistica abbiano fortemente limitato la possibilità dei consiglieri di svolgere il proprio lavoro. Per esempio, nel caso del bilancio di previsione, hanno incontrato notevoli vincoli per la proposta di emendamenti. Va rammentato in proposito che in tale occasione tutte le liste di minoranza avevano abbandonato l’aula per protesta durante una delle sedute dedicate all’argomento. In quella circostanza la polemica riguardava anche la vicepresidenza della commissione Bilancio, conferita dalla presidente (la stessa Benzi) a un esponente di opposizione (Michele Bulzomì), scatenando l’ira della maggioranza.

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