Uscita infelice

Bufera sulla consigliera del Pd a Desio dopo un commento su Salvini sui social

Dopo qualche giorno la consigliera ha cancellato, ma i leghisti non hanno mancato di salvare l’uscita infelice.

Bufera sulla consigliera del Pd a Desio dopo un commento su Salvini sui social
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Desio, augura la morte a Salvini, è bufera sulla consigliera del Pd, partito di maggioranza, Marta Sicurello. Sotto accusa il suo commento sul social.

Augura la morte a Salvini, è bufera sulla consigliera del Pd a Desio

L’esponente del centrosinistra qualche giorno fa aveva usato toni pesanti nei confronti del leader del Carroccio. In un post su Facebook di Sinapsi satiriche a firma di Massimo Schiavo, veniva evidenziato: "4.800 positivi in Lombardia, 1.800 solo a Milano, per il noto scienziato Salvini non è il caso di parlare di coprifuoco nella sua regione".

Tra i commenti anche quello di Marta Sicurello, che ha scritto: «Almeno morisse lui...».

Dopo qualche giorno la consigliera ha cancellato, ma i leghisti non hanno mancato di salvare l’uscita infelice e l'augurio indirizzato al numero uno dei lumbard.

"Apprendiamo che sui social network, il consigliere comunale del Partito democratico Marta Sicurello, con un'esternazione davvero inconcepibile per chiunque, ma ancor più per chi ricopre un incarico pubblico ed elettivo, arriva ad auspicare la morte del segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini - la reazione dei leghisti desiani. È un fatto gravissimo che, ad una posizione politica differente di un avversario politico, un consigliere eletto risponda con toni tanto violenti e meschini".

Le scuse

Sempre attraverso il social sono arrivate anche le scuse della consigliera: "Volevo pubblicamente scusarmi per un’espressione scorretta che ho usato nei confronti di un noto leader politico. L’ho cancellata nei giorni scorsi consapevole dell’errore fatto, ma qualcuno se ne è accorto prima e ora mi chiede le dimissioni" dice, facendo riferimento alla Lega. "E’ capitato di scriverlo in giornate psicologicamente molto pesanti per me, per situazioni personali e private legate proprio al coronavirus, di cui non voglio dire di più, tuttavia non lo giustifico nemmeno io. Chi mi conosce sa che persona sono. Spero che le mie sentite scuse vengano accettate, senza tritacarne mediatico però".

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