Capitanio accosta la piazza contro Salvini agli assassini di Marco Biagi, l'ira del Pd
Il post di Massimiliano Capitanio: "Questa è la città che ieri non avrebbe voluto farci manifestare". Poi precisa: "Mai accostata al terrorismo"

E' scontro, e che scontro, tra l'onorevole leghista Massimiliano Capitanio e lo stato maggiore del Partito Democratico. Un duro botta e risposta che è iniziato questa mattina, venerdì, quando il deputato del Carroccio ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook riferito alla manifestazione di ieri sera, giovedì, di piazza Maggiore a Bologna in contrapposizione all'evento leghista del PalaDozza.
"Questa è la Bologna di chi ieri (invano) non avrebbe voluto farci manifestare. Dopo il 26 gennaio questa Bologna sparirà del tutto". Ad accompagnare il messaggio una foto della prima pagina del Corriere della sera del 20 marzo 2002 con la notizia dell'assassinio a Bologna di Marco Biagi.
La replica del Pd
Fra i commenti, non numerosissimi in realtà, si legge quello dell'assessore arcorese Roberto Mollica Bisci: "Questo post è delirante. Associare una manifestazione di persone libere con un evento di terrorismo è indegno, specie da chi siede in parlamento"
Dello stesso tenore della dichiarazione di Romano, quella del presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci per cui "una piazza piena di persone pacifiche come quella di ieri a #bologna paragonata agli infami terroristi che uccisero Marco Biagi. Questa è la Lega della vergogna che vorrebbe governare l’Emilia Romagna".
La reazione di Simona Malpezzi
Sulla medesima linea il commento della senatrice Pd Simona Malpezzi, sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento: "Davvero questo è il modo – sottolinea – in cui la Lega intende proporsi agli italiani? Rifiutando di applaudire una superstite dell’Olocausto, tollerando i movimenti neofascisti e, nel frattempo, accostando in modo strumentale manifestazioni di piazza di dissenso al terrorismo?".