Carate, la Giunta approva: il fast food può aprire
Dopo l’adozione a febbraio, l’Esecutivo ha deliberato giovedì sul progetto del privato che potrà dare avvio al cantiere per la realizzazione.
E’ stato approvato definitivamente il progetto per la realizzazione del nuovo fast food a marchio Mc Donald’s a Carate Brianza sull’area di proprietà privata in corrispondenza della rotatoria tra via Mosé Bianchi e viale Brianza.
Il McDonald's sorgerà a Carate Brianza
L’adozione in Giunta del relativo Piano attuativo (Pac 2), conforme alla variante generale al Pgt, era arrivata il 22 febbraio scorso, mentre il 29 marzo - dopo il deposito degli atti - scadevano i termini per la presentazione delle osservazioni.
Da allora, sono trascorsi due mesi prima che l’Esecutivo di centrodestra a Carate Brianza deliberasse sull’approvazione definitiva che è arrivata lo scorso giovedì.
Di certo a rallentarne l’iter è stato l’esame tecnico dei tre rilievi presentati al piano del nuovo fast food, che sono stati tutti respinti con le puntuali controdeduzioni nell’atto di Giunta. Sul progetto, come si ricorderà, si era costituito un comitato spontaneo di cittadini della zona che aveva dato vita ad una petizione online con la raccolta di più di 1.600 firme contrarie.
Respinte le osservazioni
Ma anche la minoranza in Consiglio, in occasione della commissione durante la quale era stato illustrato pubblicamente il progetto del ristorante di Mc Donald’s, aveva avuto modo di far rilevare una serie di perplessità urbanistiche sulla proposta di piano attuativo avanzata dall’operatore e varata dalla Giunta. Quelle perplessità sono state poi messe nero su bianco in un testo con sette osservazioni recapitate agli uffici comunali a firma del consigliere del Partito democratico, Marino Valtorta. L’ex assessore all’Urbanistica della Giunta Paoletti ha fatto rilevare carenze sullo studio del traffico allegato alla delibera di adozione del fast food ritenendolo di fatto costruito con valutazioni poco attendibili alla luce del fatto che gli assi della viabilità nella zona in questione sarebbero stati già segnalati in passato come fra «i più trafficati della città».
I rilievi più consistenti protocollati in Municipio però sono stati gli stessi che il consigliere Valtorta aveva già in qualche modo anticipato nella commissione aperta al pubblico di metà marzo. Dalla dotazione dei parcheggi pubblici prevista e ritenuta «molto carente», a giudizio dell’esponente di minoranza, che ha chiesto di incrementarli considerata la portata della struttura ricettiva, fino alla famosa «fascia di salvaguardia» ritenuta non correttamente posizionata e all’interno della quale sono stati previsti dei parcheggi e la corsia in uscita delle auto dal drive, il servizio di asporto al volante di cui potranno servirsi i futuri clienti del fast food, in contrasto con le previsioni del Piano di governo del territorio che - a giudizio del consigliere dem - ne prescrive invece unicamente la destinazione a verde.
Un’osservazione, quest’ultima, che faceva perno nel respingimento unanime dell’osservazione numero 31 avanzata nel 2018 dalla società proprietaria dell’area. In fase di approvazione del Pgt il Consiglio votò allora compatto (in Aula sedevano all’epoca in minoranza l’attuale sindaco Luca Veggian, l’attuale assessore Ian Farina e l’attuale capogruppo di Forza Italia, Luigi Nava con Giovanni Fumagalli, oggi presidente del Consiglio comunale) contro la richiesta della proprietà che «chiedeva di realizzare posteggi a raso nella fascia di rispetto stradale». Un «no» motivato all’epoca dal fatto che la richiesta «era contrastante con la previsione della fascia verde».
Tale fascia di salvaguardia, insomma, per il consigliere del Partito democratico, non avrebbe però mutato le sue finalità nella nuova variante al Piano di governo del territorio dal momento che, nelle prescrizioni urbanistiche, verrebbe - a suo dire - di fatto confermata.