Carate, oltre duecento firme contro il posteggio a pagamento
L’iniziativa online del bar con panetteria e pasticceria di via Cusani sulla piattaforma Change.org contesta la scelta dell’Amministrazione comunale. Ma l'associazione Commercianti (per ora) si chiama fuori.
Ha già raccolto 203 firme la petizione online che dice «no» al posteggio a pagamento in piazza Martiri delle Foibe a Carate Brianza.
A dar voce alla protesta sulla piattaforma Change.Org l’iniziativa di una commerciante Giulia Scaccabarozzi, de «Il Fornaio» di via Cusani la cui famiglia, dal 2012, ha aperto anche il bar con panetteria e pasticceria «Sweet Bakery» antistante l’area pubblica che l’Amministrazione comunale ha deciso di trasformare in parcheggio a pagamento mandando in pensione la sosta a tempo con il disco orario.
Da lunedì 25 novembre, infatti, l’accesso al posteggio è regolato da sbarre automatizzate in ingresso e all’uscita attivabili con il ticket. Il primo quarto d’ora di sosta è gratuito, con tariffa minima di 30 centesimi e tariffa massima di un euro e 20 centesimi all’ora, con successivi addebiti calcolati per frazioni di tempo e minuti effettivi di sosta.
La petizione: "Si lavora meno, un danno per le attività"
Poche le righe che accompagnano la petizione online a spiegazione della raccolta firme:
«Tutti i commercianti, ma soprattutto i cittadini caratesi non vogliono il parcheggio a pagamento. Il parcheggio a pagamento sta danneggiando tutte le attività del territorio che si ritrovano a lavorare molto meno... Inoltre il Comune ha chiesto alla stampa cittadina di scrivere un articolo in cui dire che tutti i commercianti hanno aderito all’iniziativa. Cosa assolutamente falsa! Quindi proponiamo di riportare il parcheggio a disco orario come era prima...».
Nella legittimità della protesta e della petizione, a onor del vero ci corre l’obbligo però di precisare che la stampa non ha assolutamente mai ricevuto nessuna richiesta da parte dell’Amministrazione comunale. Il nostro settimanale, per primo, nel numero in edicola martedì 2 gennaio 2024 aveva dato conto dell’approvazione in Giunta del progetto esecutivo per trasformare il parcheggio di piazza Martiri delle Foibe, a fianco della sede della Polizia locale, da area a disco orario ad area a pagamento.
Nel riferire della novità avevamo allora intervistato il sindaco che dava conto della decisione dell’Esecutivo spiegando le ragioni della scelta - legate alla necessità di «garantire una migliore rotazione» - maturata anche a seguito di confronti e incontri con la delegazione di Confcommercio Alta Brianza e raccogliendo anche le richieste di diversi cittadini. A questo articolo sul numero della settimana successiva era stata ospitata poi una lunga lettera dell’associazione Commercianti che prendeva le distanze dalla dichiarazione del sindaco, con una serie di distinguo.
L'associazione Commercianti di Carate si chiama fuori
Sulla petizione avviata a inizio della scorsa settimana l’associazione Commercianti, peraltro, si è chiamata fuori: «E’ l’iniziativa legittima di una commerciante. Non però dell’associazione o di tutti i commercianti. Questo lo dobbiamo precisare, pur ribadendo quella che era stata a suo tempo la nostra presa di posizione ovvero che sia stata una forzatura aver fatto riferimento ad una condivisione reale di questa scelta di trasformare il posteggio a pagamento, senza con questo non riconoscere all'Amministrazione la facoltà di decidere liberamente», ha spiegato Maura Isimbaldi, caratese vicepresidente di Confcommercio Alta Brianza.
«Ritengo sia una petizione pretestuosa, nei toni, nei modi e nei tempi - ha invece commentato il sindaco, Luca Veggian - La ricognizione dei posteggi e della sosta in città fa parte del programma di mandato con il quale nel maggio dello scorso anno oltre il 75 per cento dei cittadini ci ha riconfermato alla guida della città. Non era insomma un segreto che avevamo intenzione di mettere mano ad una razionalizzazione per potere garantire quella rotazione che in più occasioni i caratesi ci hanno chiesto. Non è stata certo una decisione presa per fare cassa, come qualcuno va dicendo, dal momento che il costo della sosta è davvero irrisorio rispetto a quanto si paga in altre città qui vicine. Una petizione avviata il giorno stesso dell’apertura dell’area a pagamento? Mi pare francamente eccessiva, così come eccessivo è leggere che si sia già in grado di dichiarare un danno economico alle attività: avrei potuto comprenderla magari fra quattro o cinque mesi... Voglio anche ricordare - ha concluso - che siamo stati l’unica Amministrazione che sui posteggi si è adoperata e ha investito: prima in via San Martino, dietro la caserma dei pompieri, con la realizzazione di un parcheggio pubblico e ora con l’intervento nell’area ex Telecom tra via Pellico e via Alberto Da Carate che, a breve, metterà a disposizione oltre venti stalli per chi arriva in centro...».