Carate, un progetto per far rinascere la "conca" di Agliate
L’obiettivo è ripristinare un percorso del Mudic (Museo diffuso di Carate) con un intervento di mitigazione della stazione di rilancio dell’acquedotto comunale costruito negli anni Settanta, ma che versa in stato di abbandono.
Ripristinare l’integrità e la bellezza della Conca di Agliate a Carate Brianza per valorizzarne gli elementi naturali e storici.
L'acqua di Carate, fonte di bellezza e conoscenza
E’ l’obbiettivo del progetto «L’acqua di Carate Brianza, fonte di bellezza e conoscenza», che la Giunta ha candidato nella seduta di giovedì per partecipare al bando di Fondazione Cariplo «La bellezza ritrovata», che mette a disposizione un budget complessivo di oltre un milione di euro per sostenere interventi di mitigazione che puntino al recupero di contesti paesaggistici, urbani ed extraurbani, deteriorati da manufatti incoerenti, particolarmente invasivi o in stato di degrado.
Di 48.750 euro il costo del progetto presentato di cui il Comune è capofila insieme a due partner (il Consorzio Comunità Brianza e la Cooperativa sociale Il Ponte) e per il quale la Fondazione - secondo quanto definito dal bando - potrebbe mettere a disposizione un contributo dell’80 per cento fino a un massimo di 40 mila euro.
L’intervento interesserà, come detto, l’area della Conca di Agliate compresa tra via Pascoli, via Cavour, via Montello e il corso del Lambro. Un’area di pregio naturale caratterizzata da sentieri, prati e zone boschive di particolare bellezza percorsa da piccoli ruscelli che sgorgano dalle pendici di Costa Lambro e corrono verso il fiume, ma che è compromessa dalla presenza di una stazione di rilancio dell’acquedotto di circa 190 metri quadrati, costruita negli anni Settanta con lo scopo di pompare le acque provenienti da monte di proprietà comunale e gestita da Brianzacque e che, da tempo, versa in stato di abbandono.
La posizione dell'Amministrazione
«Il progetto punta a ripristinare una parte del percorso del Mudic (il Museo diffuso di Carate Brianza che l’Amministrazione comunale ha promosso nei mesi scorsi per valorizzare il patrimonio artistico culturale del territorio, ndr) intervenendo appunto sull’area della Fonte di Sant’Eustorgio di Agliate, una sorgente in grotticella che si inoltra nel ceppo, la cui acqua corrente alimentava un vecchio lavatoio, oggi purtroppo scomparso, utilizzato dagli abitanti della Rovella e che un antico culto riteneva che l’acqua lì raccolta nella notte di Natale fosse salvifica, almeno per gli animali domestici», ha spiegato l’assessore alle Identità e Culture locali, Giovanni Fumagalli (Lega).
Tre le azioni del progetto candidato per il bando della Fondazione Cariplo. In primis, un percorso di co-design - coordinato dal Consorzio Comunità Brianza - con il coinvolgimento delle scuole secondarie per individuare soluzioni naturali che portino alla mitigazione del manufatto esterno della stazione di rilancio dell’acquedotto di Agliate sul quale Brianzacque interverrà con una riqualificazione, però, solo della parte chiusa. Il secondo step di azione riguarderà una serie di interventi specifici da parte della Cooperativa Il Ponte sul manufatto esterno e la successiva promozione di occasioni di didattica e divulgazione con pannelli informativi in loco e, da ultimo, un percorso di condivisione del progetto con tutta la comunità.